Ranieri in conferenza stampa: “Voglio una risposta dai ragazzi”
Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli.
Alla vigilia del match con il Napoli, l’allenatore della Roma Claudio Ranieri ha parlato cosi in conferenza stampa: “Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno. Li ho visti belli propositivi, ed è la cosa più importante. Tutti vorrebbero giocare e mi fa piacere, ma devo fare delle scelte in base alla condizione fisica. Stanno tornando tutti, ma non sono al 100%. Devo valutare bene le risorse a disposizione, a me non piace rischiare di perdere un giocatore per 3-4 partite, meglio fargliene saltare una. Valuterò bene ogni scelta, sperando di non portarli ad una fase critica. In ogni caso, ritrovare Ancelotti è sempre un piacere, ma spero che sarà una partita positiva per noi. Il Napoli è cambiato con Carlo, è molto più verticale e vanno subito al dunque mettendo la palla agli attaccanti. Dobbiamo essere molto attenti alle linee. Pressare sì, ma si fa pressing quando hai 90 e passa minuti di pressing offensivo. Sennò bisogna stare attenti”.
A Ferrara subito dopo la sconfitta con la Spal, il tecnico era stato abbastanza duro con i suoi: “Ho usato una comunicazione forte e mi aspetto una risposta forte, un allenatore non fa nulla per nulla. Mi aspetto cose importanti dai giocatori che giocano nella Roma, risposte di carattere e personalità”.
Per quanto riguarda invece la scelta del portiere: “Per me Robin è un buonissimo portiere, non sto mettendo in discussione la sua titolarità. Lo seguivo prima che venisse alla Roma. Ha la mia fiducia“.
Chiosa finale sulla lite tra El Shaarawi e Dzeko al termine di Spal Roma: “È stato uno scazzo normale che avviene in ogni famiglia, ora è tutto a posto. Va tutto bene. Perché ho cambiato solo Stephan? E’ stata una riflessione tattica, loro sono abituati a giocare col 4-3-3, in cui gli esterni fanno un lavoro diverso rispetto al 4-4-2. Avevo parlato con El Shaarawy prima, gli avevo chiesto determinate cose come quarto di sinistra, non facendole, e avendo avuto in mente di mettere Perotti, ho fatto questo cambio. Solo un cambio tattico”.
Pentimenti per aver scelto di tornare a Roma comunque il tecnico non ne ha: “Mai detto “Chi me l’ha fatto fare”. La Roma l’ho sempre seguita, anche da lontano. Sapevo dove venivo, sapevo che era una situazione eccezionale, per cui mi sono messo al lavoro. Per cui spero che il mio lavoro dia i frutti”.
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