Pardo, Pedullà, Compagnoni, Quarto e De Caro a Radio Marte sul presente e futuro del Napoli
Pardo: c’è da programmare una nuova stagione e il bilancio sano del Napoli permette anche di fare investimenti, quanto meno me lo auguro. Il Napoli della prima parte della stagione è squadra diversa da quella vista ieri, più coraggiosa e meno prevedibile e per questo credo che le risorse per fare bene ci siano
A Radio Marte, nella trasmissione “Si gonfia la rete”, sono intervenuti intervenuti Pardo, Pedullà, Compagnoni, Quarto e De Caro per parlare del presente e futuro del Napoli dopo l’eliminazione della squadra azzurra dalla Europa League.
Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:
Pierluigi Pardo, giornalista: “La partita di ieri è lo spartiacque della stagione e il dato di fatto è che in 180 minuti contro l’Arsenal il Napoli non è riuscito a segnare e ciò che emerge è che la condizione fisica non è più quella di inizio stagione.
La stagione disputata non è stata all’altezza delle speranze e delle premesse perchè nei momenti importanti, il Napoli ha fallito: non si è qualificato in Champions, quando c’era da avvicinarsi alla Juve non ci è riuscita e l’Europa League che era alla portata è stata fallita. C’è un calo generale: di fiducia, fisico e anche ambientale e nella seconda parte della stagione il Napoli si è un po’ afflosciato.
Sono un grande fan di Ancelotti, ma l’allenatore nel bene e nel male ha sempre una sorta di responsabilità oggettiva e Ancelotti non è riuscito a dare quella forza e quell’intensità di cui il Napoli aveva bisogno.
C’è da programmare una nuova stagione e il bilancio sano del Napoli permette anche di fare investimenti, quanto meno me lo auguro. Il Napoli della prima parte della stagione è squadra diversa da quella vista ieri: più coraggiosa e meno prevedibile e per questo credo che le risorse per fare bene ci siano.
C’è il rischio di perdere i big, ma se andranno via, le casse del Napoli si riempiranno e ci sarà la possibilità anche di reinvestire l’incasso”.
Alfredo Pedullà, giornalista: “Non si può mettere il segno + nella stagione di Ancelotti e non mi è piaciuta affatto la spiegazione del tecnico a fine partita ieri. Il Napoli si è qualificato in Champions, ma non aveva bisogno di Ancelotti per farlo.
Si può anche uscire dall’Europa League, come ha fatto il City contro il Tottenham, ma se perdi entrambe le gare e non segni neanche un gol come ha fatto il Napoli non può passare in cavalleria solo perchè c’è un big in panchina.
Per la prima volta, Ancelotti è andato in una squadra senza chiedere nulla in chiave mercato, ma ripeto al di là della mancata qualificazione, la spiegazione del tecnico non l’ho gradita.
Nella vita, se devi sparare sulla croce rossa non ti fai problemi, ma se c’è da prendere una posizione diversa per uscire dal coro, è difficile, ma bisogna avere l’onestà intellettuale per dire che se esci in quel modo dall’Europa League, devi poi fare un’autocritica diversa e questa autocritica doveva farla Ancelotti”.
Maurizio Compagnoni, giornalista: “Credevo di commentare una partita diversa ieri perchè sapevo che all’Emirates sarebbe stata difficile, ma ero convinto che al San Paolo il Napoli avrebbe fatto una buona partita, ma così non è stato.
C’era un’atmosfera che non mi piaceva perchè ho vissuto vigilie importanti a Napoli in cui c’era un’atmosfera diversa. Le curve hanno fatte coreografie bellissime, ma ho avuto l’impressione che la squadra e l’ambiente non ci credessero davvero.
Ho visto un Napoli impaurito ieri e non riuscivo a decifrare la prestazione. Le due partite con l’Arsenl possono rappresentare un punto importante per il futuro e da cui ripartire perchè ora i limiti sono sotto gli occhi.
Tutti: squadra, allenatore e dirigenza hanno commesso degli errori e bisognerà farne tesoro. Il Napoli ha bisogno di un leader in ogni reparto perchè ha solo Koulibaly e la base è buona.
Ora, il pubblico si aspetta degli interventi mirati e devo dire che Benitez come allenatore non mi ha mai fatto impazzire a Napoli, ma sul mercato ha fatto cose egregie e i Napoli ancora sta campando di rendita.
Per la piega che sta prendendo la situazione Insigne, forse è un bene lasciarlo partire. A patto che lo si venda bene e lo sostituisca adeguatamente e, fossi nel Napoli, andrei su Icardi”.
Giuseppe Quarto, urologo, “Il Napoli quest’anno non mi diverte come invece mi divertiva con Sarri. Lo scorso anno pensavo che il Napoli giocasse un altro sport perchè era proprio bello, quest’anno invece fa lo stesso sport degli altri.
Numericamente parlando è arrivato il secondo posto come lo scorso anno, ma è mancato il bel gioco, la cattiveria, l’aggressività.Il campionato italiano è mediocre e il Napoli è arrivato secondo col minimo sforzo per cui il secondo posto di quest’anno non è neanche paragonabile a quello dello scorso anno”.
Fabio De Caro, attore napoletano: “Sono arrabbiato, ma ho deciso di stare calmo perchè sono un semplice tifoso e da tifoso del Napoli spesso mi lascio andare a commenti non troppo piacevoli.
Ci può stare uscire con l’Arsenal, il Napoli ha dei limiti e devo prenderne atto: non posso litigare con tutti dando la colpa alla società. Il calcio è anche business e devo imparare ad accontentarmi anche se non mi riesce semplice.
Faccio fatica a vedere la mia squadra sempre lì ad un passo, ma quel passo non lo fa mai e penso che un top player si possa prendere”.
CASANAPOLI.NET