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Schiffo, Imparato e Piscopo a Radio Marte sul Napoli, Ancelotti, Sarri ed Insigne

Ancelotti

Imparato: la prossima stagione capiremo chi è davvero Ancelotti e lo capiremo nel mercato, se metterà in campo anche il suo carisma, potranno arrivare grandi calciatori al Napoli

A Radio Marte, nella trasmissione “Si gonfia la rete”, sono intervenuti Schiffo, Imparato e Piscopo per parlare del  Napoli, Ancelotti, Sarri ed Insigne.

Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:

Luigi Schiffo, giornalista:  “Che Allegri possa andar via è un’ipotesi concreta e ci sono nomi in in ballo come Guardiola e Conte. Ancelotti alla Juve lo vedrei difficile anche per una questione ambientale perché quando andò via, il tecnico ruppe con i tifosi, poi se non è da escludere che la società decida di puntare su di lui, ma al momento è un’ipotesi concreta.

Non tutti gli anni la Juve può comprare un Cristiano Ronaldo e la domanda è: la Juve punterà ancora su Allegri per provare a vincere la Champions League il prossimo anno? La società si è data anche la risposta e la conosceremo a breve”.

Gaetano Imparato, giornalista: “Il Napoli deve colmare il gap con chi sta davanti e chi fa paragoni tra Sarri e Ancelotti sbaglia. Bisogna guardare l’obiettivo e anche quest’anno il Napoli raggiungerà il secondo posto.

La prossima stagione capiremo chi è davvero Ancelotti e lo capiremo nel mercato: se metterà in campo anche il suo carisma, potranno arrivare grandi calciatori.

Ancelotti è stato bravo a valorizzare la rosa: Zielinski è migliorato e la fiducia data a Milik è stata ripagata. I tecnico deve capire che Napoli è bella, ma sa dare tanto e anche togliere.

Il Napoli deve tenersi stretto Insigne anche perchè se vuole rinforzarsi non può prescindere da un napoletano come lui”.

Fabio Piscopo, promotore di Sarrismo Gioia e Rivoluzione: “Lo striscione esposto al San Paolo “Sarri uno di noi” credo sia riferito a quanto accadeva un anno fa: il Napli che vinceva a casa della Juve con il gol di Koulibaly allo Stadium. S

arri è una figura aggregante: attorno a lui si è stretta una tifoseria e va ricordato, è giusto farlo, ma chiedere un suo ritorno non credo sia realizzabile e non bisogna alimentare illusioni.

Ricordo le parole di De Laurentiis quando disse che cercava la progressione in Europa più che tanti punti in classifica e quindi credo che Ancelotti abbia centrato l’obiettivo della società. Non si può parlare di fallimento e non è giusto fare riferimenti al passato.

Piuttosto, si può paragonare il primo Ancelotti con il secondo perchè tra la prima e la seconda parte della stagione c’è stata una regressione”. 

 

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