Marelli: “Napoli-Cagliari, rigore giusto. L’AIA è ferma al Medioevo”
Marelli: Rizzoli non può far tutto da solo, va aiutato anche a livello comunicativo, perché non si può venir a sapere di questo strumento 3D solo dopo 7 mesi dall’introduzione. Il rigore di ieri concesso al Napoli c’era e il VAR ha lavorato bene. La palla non era mai uscita, ma c’era chiaro evidente errore, quindi giusto interrompere
In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione in onda su Radio CRC, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro per parlare del rigore concesso al Napoli contro il Cagliari, del VAR e di altro.
Queste le sue parole:
“Se c’era rigore in Napoli-Cagliari? Le braccia erano molto larghe, lì non ci sono dubbi, mentre restano sulla posizione, ovvero dentro e fuori area. Lascia perplessi che si sapeva poco sull’uso tecnologico del cursore 3D anche per episodi di questo genere.
Rizzoli non può far tutto da solo, va aiutato anche a livello comunicativo, perché non si può venir a sapere di questo strumento 3D solo dopo 7 mesi dall’introduzione. Il rigore di ieri c’era e il VAR ha lavorato bene.
La palla non era mai uscita, ma c’era chiaro evidente errore, quindi giusto interrompere. Chiffi mi è piaciuto, sta crescendo bene, anche se gli manca ancora tanta personalità.
L’AIA come la Massoneria? Non si rendono conto di quanto sia importante la comunicazione, tutto qui. E’ un’associazione ingessata da dieci anni, sempre con lo stesso presidente e con le stesse strutture.
L’AIA dovrebbe uscire dal Medioevo e aggiornarsi. Il VAR è una rivoluzione del calcio, non del nostro sistema arbitrale. L’AIA non ha interesse nel comunicare, forse”. Conclude Marelli.
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