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Decreto Crescita, Ancelotti ed il mercato del Napoli a Radio Marte

Carlo Ancelotti lettera

Jacomuzzi: Ancelotti? Vediamo come andrà il mercato, cambieranno alcuni equilibri. Il Napoli dovrebbe parallelamente potenziare il settore giovanile, non è possibile vedere campani e napoletani fare le fortune di Inter e Milan

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’, sono intervenuti Jacomuzzi, Bellinazzo, Zazzaroni, Troise e Baiano per parlare del Decreto Crescita, di  Ancelotti ed il mercato del Napoli.

Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:

Carlo Jacomuzzi:  “La rimonta del Liverpool? Ci sta per chi ha frequentato Anfield, ti dà una carica nervosa inverosimile: il Liverpool è abituato a questi exploit. Il Barcellona pensava di ammortizzare i Reds solo con il palleggio. È una questione di mentalità, oltre che di preparazione alla partita, che l’Italia sogna. C’è bisogno di tempo per arrivarci.

Super Champions? Una follia togliere la bellezza del calcio alle piccole, come l’Atalanta: vuol dire tarpare le ali ai sogni di gloria delle realtà meno note dei campionati. Trovino altri modi per fare soldi, non si può speculare sul calcio di provincia dove esiste ancora la passione. De Laurentiis ha ragione sulla questione.

Ancelotti? Vediamo come andrà il mercato, cambieranno alcuni equilibri. Il Napoli dovrebbe parallelamente potenziare il settore giovanile, non è possibile vedere campani e napoletani fare le fortune di Inter e Milan.

La Juve continuerà a dominare, anche se dipende dalla situazione panchine: le gerarchie potrebbero modificarsi. I giocatori in Premier da poter prendere sono molti, ma gli va dato tempo di adattarsi. Origi? Se lo prendevi ieri, facevi un affare: i calciatori vanno visti prima. I calciatori non si bocciano dopo una partita, Gasperini e Semplici sono l’esempio più lampante. Trippier? Il Napoli può prenderlo, ha un bell’ambiente, soldi ed è un top club in Europa”.

Marco Bellinazzo, giornalista: “Il provvedimento racchiuso nel Decreto Crescita formalmente è già in vigore, ma dovrà passare a giorni per il Parlamento. Questa norma era già prevista da anni, ma con parametri diversi: oggi anche allenatori e calciatori rientrano nella nuova agevolazioni, con le società che dovranno pagare cioè il 30% di tasse sui loro ingaggi.

Al Nord e al Centro il regime di tassazione sarà più alto rispetto al Sud . Conte che dovrebbe percepire un ingaggio da 20 milioni lordi, se dovesse ingaggiarlo Inter o Roma il costo lordo scenderebbe a 12-13 milioni, al Sud 10-11.

Bisogna ragionare sul costo netto e trasportarlo al lordo. Il Napoli potrà permettersi giocatori da 7 milioni netti? Dipende dalla politica di spesa della società, di sicuro se Mertens e Insigne percepiscono 5 milioni annui, De Laurentiis potrebbe garantirgliene anche 7-8 senza che nulla cambi”.

Ivan Zazzaroni, giornalista: “Ha ragione Klopp, i giocatori del Liverpool sono incredibili e quelle emozioni mi hanno fatto amare il calcio. Tutto il resto sono schermaglie, interessi, tutte cose che a noi non piacciono.

Insigne? Credo ce la stiano raccontando. Nel senso che Insigne ad un certo punto della stagione ha anche avuto voglia di andarsene e la società è stata anche pronta ad ascoltare offerte che però non sono mai arrivate ecco perchè ora si è deciso di continuare insieme.

Forse farebbe bene entrambi una separazione ed è una valutazione personale, non tecnica anche perchè Insigne è forse il giocatore più forte che ha il Napoli. Nella prima parte della stagione Insigne è stato determinante, ma da gennaio in poi è crollato insieme al Napoli e questo rapporto lo vedo un po’ complicato”.

Ciro Troise, giornalista: “Nonostante le qualità di Tutino fossero note a tutti, ci ha messo qualche anno per esplodere, ma ce l’ha fatta.Insigne deve solo continuare a fare ciò che sa fare, poi è già un simbolo di Napoli.

Non vorrei che Insigne fosse il nuovo Hamsik perchè lo slovacco è andato via e lo stiamo rimpiangendo. Si diceva sempre che Hamsik non aveva carattere, ma adesso ce ne accorgiamo che era leader. Ecco, Insigne non sarà mai Reina, è una questione di carattere. Insigne ha un grandissimo carattere, è la sua forza e infatti sfido chiunque a calciare quel rigore”.

Ciccio Baiano, ex calciatore: “I giovani devono avere la possibilità di maturare e mentre all’estero si da spazio ai giovani, in Italia devono maturare guardando i grandi giocare. Senza fare esperienza, è difficile riuscire a migliorare.

Tutino e Palmiero ad esempio sono bravissimi, del secondo ne sentiremo molto parlare, ma spero gli si dia la possibilità di farsi vedere anche in serie A.Cosa manca ad Insigne per essere un simbolo? Non gli manca nulla.

Il suo nervosismo deriva dal fatto che sente la responsabilità di essere napoletano e vuole dare sempre di più. Quella fascia da capitano poi, gli ha messo ulteriore pressione, ma non gli manca assolutamente nulla per essere un simbolo di Napoli, lo è”. 

 

 

 

 

 

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