Al Napoli mancano alcuni tasselli. Dieci maggio, data indelebile. Juve non imbattibile
Iezzo: il Napoli ha giocatori di qualità, secondo me quello che manca è un centrocampista centrale di grande spessore e uno da affiancare a Milik come punta centrale. Manca uno che gestisca un po’ la partita
In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, sono inrtevenuti opinionisti e giornalisti per parlare del Napoli.
Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:
Joao Santos: “Jorginho sta benissimo. Speriamo di incontrare il Napoli in Champions”
Joao Santos, agente dell’ex centrocampista azzurro Jorginho: “A Londra stamattina va tutto bene, il Chelsea è già matematicamente in Champions League, ci aspetta una finale di Europa League tutta londinese contro l’Arsenal e speriamo per il meglio.
Jorginho sta bene, in pieno rigore fisico e mentale. E’ un calcio molto fisico e dinamico quello giocato qui in Premier, adesso lui sta facendo benissimo, anche ieri è stato elogiato per la prestazione ed è tutto meritato.
Aspettiamo la finale e le ultime due partite. Non so se ieri ha sentito qualcuno del Napoli ieri, peccato siano usciti, ma l’Arsenal è forte. Speriamo di incontrare gli azzurri l’anno prossimo in Champions League. Il primo anno è molto difficile per tutti gli allenatori, ma anche per i giocatori che devono adattarsi a nuove tattiche e moduli, la prossima stagione andrà meglio”.
Marrucco: “Premier altra velocità, dovremmo cominciare a riflettere in Italia”
Fulvio Marrucco, agente di Gianfranco Zola attualmente vice allenatore di Sarri al Chelsea ed ex Napoli: “Sicuramente è stata una grande gioia ieri, i rigori sono una lotteria. C’è rammarico da una parte per non sfidare il Napoli in finale, dall’altra contentezza, il calcio inglese adesso sta trionfando e questo dovrebbe farci riflettere. E’ stata una partita molto fisica, stupenda in quanto intensità.
I tifosi tedeschi sono stati uno spettacolo fino alla fine, hanno ringraziato i giocatori nonostante la sconfitta. L’intensità è una questione di mentalità, noi in Italia, dall’alto delle nostre quattro coppe del mondo, pensiamo di essere ancora i maestri del calcio. Da un lato è vero, ma se non cambiamo la cultura della crescita, dell’equilibrio tra calciatori-arbitri-tifosi, non cambierà mai nulla.
Il calcio è lo specchio del nostro paese, siamo rinchiusi nelle nostre convinzioni ataviche. Come può migliorare il Napoli? Prima di tutto, quello visto contro l’Arsenal, non è il Napoli che abbiamo visto nel primo periodo, per questioni mentali e fisiche.
Il Napoli è difronte ad una campagna d’acquisti difficilissima, a Luglio sapremo quale sarà la nostra sorte come tifosi, nel senso che avremo degli obiettivi definiti in quel periodo. Si stanno cercando terzini, ma bisogna cambiare qualcosa anche nel modulo. Insigne in quel ruolo mi ricorda molto lo Zola del Parma, che poi lasciò perché non riuscì ad adattarsi ed andò al Chelsea.
Sarebbe importante non perdere i top player che abbiamo già. Nel campionato inglese, Koulibaly sarebbe un ottimo giocatore, vorrei vederlo giocare con Van Dijk. So perfettamente che le partite che giocano le top 5 inglesi, contro squadre di bassa classifica, divertono. Le nuove generazioni si annoiano a vedere la Serie A, stiamo perdendo in potenziali clienti, appassionati. Io, che sono un avvocato, quando vado al San Paolo vengo perquisito, mi tolgono l’ombrello, anche se piove. Si dovrebbe avere una nuova mentalità”.
Iezzo: “Al Napoli mancano alcuni tasselli, ecco quali”
Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli: “Tutte le squadre hanno bisogno di un’alternativa tattica, oggi ci si studia tanto e avere un’alternativa è importante per regalare sorprese agli avversari. Le squadre matematiche, stancano.
Penso che nel calcio ci sia bisogno di equilibrio, nel senso che ogni giocatore ha caratteristiche diverse, ci sono fasi di non possesso, marcature, bisogna curare i vari ruoli per ogni tipo di gioco.
Il Napoli ha giocatori di qualità, secondo me quello che manca è un centrocampista centrale di grande spessore e uno da affiancare a Milik come punta centrale. Manca uno che gestisca un po’ la partita”.
Renica: “Dieci maggio, data indelebile. Napoli, trattieni i big se vuoi vincere”
Alessandro Renica, ex difensore del Napoli: “Il 10 Maggio è un ricordo indelebile, ma in realtà parlerei di un ciclo di belle giornate. La maglia azzurra ha dato un senso alla mia vita. Per come ragiono io, gli ostacoli sono sempre pronti a non far andare le cose nella giusta direzione.
A prescindere da Maradona che è un grande uomo, un grande amico ed il Dio del calcio, a Napoli non è semplice vincere. Abbiamo avuto una grossa crescita societaria, sotto Diego io ci metterei Allodi come colui che ha organizzato tutto e ci ha portati a certi livelli, con la costruzione di una squadra mattoncino dopo mattoncino.
Cosa manca a questa piazza per arrivare a quei livelli? Adesso ripeto le solite cose: manca il budget. Ai miei tempi il Napoli poteva competere con grandi club, quando hai giocatori forti fai fatica a mantenerli. Il Napoli in campo ha fatto benissimo, ma anno dopo anno si priva di giocatori importanti: Lavezzi, Cavani e Higuain, ad esempio. Bisogna costruire e mantenere giocatori forti, non puoi ricominciare sempre da capo. Il Liverpool ha perso la Champions League per colpa di Karius ed ha preso Allison ed è di nuovo in finale, il nuovo portiere è stato fondamentale per questo percorso”.
Cucchi: “Juve straordinaria in questi 8 anni, ma non imbattibile”
I Riccardo Cucchi, giornalista Rai: “Come si fa a dimenticare quel giorno? 10 Maggio 17:47, una giornata indimenticabile per tutto il calcio italiano. Perché scudetto difficilmente realizzabile? Per fortuna il calcio è uno sport imprevedibile. Servono progetti, capacità organizzative manageriali e il Napoli ha le qualità. Ancelotti è stata una grande scelta, è arrivato a gestire un Napoli che non era farina del suo sacco, quello che nascerà quest’estate sarà più vicino alle idee di Carlo. La Juventus è stata straordinaria in questi 8 anni, ma non è imbattibile e l’abbiamo visto in Europa.
Innanzitutto questo storico risultato ottenuto dal calcio inglese, è frutto di organizzazione manageriale, investimenti, paradossalmente il lato politico inglese ed con la Brexit, non rispecchia ciò che è il calcio inglese.
Guardiamo all’organizzazione manageriale in Premier, perché quest’esperimento ha avuto un grande successo. Sono convinto che il calcio italiano possa tornare ad essere protagonista, bisogna fare più attenzione all’organizzazione, al mercato. Il valore tecnico e culturale italiano è apprezzato anche all’estero, di fatti Sarri è l’allenatore del Chelsea. Forse il livello tecnico dei nostri calciatori, non è alla pari dei giocatori delle maggiori competizioni europee”.
Genta: “Buon mercato per tornare competitivi. Il Napoli e le milanesi possono rimettersi in carreggiata”
Carlo Genta, giornalista di Radio24: “La competitività è obbligatoria. Il Napoli deve rinnovarsi e continuare ad essere competitivo. E’ una questione di strategie, scelte competitive. E’ chiaro che la crescita avverrà con Ancelotti, che è un grande allenatore.
Le italiane torneranno in auge, ma è difficile stabilire quando. Il calcio delle coppe non è lo specchio di un movimento, ogni squadra rappresenta se stessa, le sue capacità, non rappresentano il proprio calcio. Magari l’anno prossimo toccherà alle tedesche, alle francesi o alle italiane. Tutto sommato la Juventus è arrivata in finale l’anno scorso. Speriamo che le nostre lavorino bene sul mercato.
Conte allenatore dell’Inter? Credo di sì, tutto porta a pensarlo. Sicuramente farà bene, ma bisogna allargare la rosa. Spalletti è un bravissimo allenatore, ma non è un allenatore di primissima fascia come Ancelotti, Guardiola, Conte. Quella dell’Ajax è una lezione che ti aiuta a crescere, devi passare per quei dolori, sconfitte, per arrivare da un’altra parte. Come un tutti gli sport, ogni vittoria è il risultato della crescita da precedenti sconfitte”.
Umberto Chiariello: “Basta con questi populisti da strapazzo”
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