Il lunedì del Napoli – BomberRui sorprende tutti e si regala la vittoria, Allan bacia la maglia tra un super Meret e l’esordio di Gaetano
Il lunedì del Napoli inizia ad essere tinto dei sorrisi di una vittoria fortemente voluta e conquistata al fotofinish e dell’amara consapevolezza che il campionato sta davvero per finire. Ci sarà tempo per parlare della crisi d’astinenza estiva da calcio: nel frattempo, ci si gode gli ultimi sprazzi del gioco Ancelottiano, che in quel di Ferrara contro la Spal mischia nuovamente le carte in tavola, ritrovandosi due bomber d’eccezione, Allan e Mario Rui. Applausi per Meret e felicità per l’ingresso in campo del giovane Gaetano, classe 2000 talentuoso e dalle bellissime prospettive. Tutto questo e molto altro è stata Spal-Napoli e come ogni lunedì ve la raccontiamo in sei punti.
P come Pioggia
Ormai è diventata una consuetudine, anche nel nostro lunedì del Napoli: la pioggia battente. Spesso, un vero e proprio temporale accompagna le imprese di Callejon e compagni, costretti a giocare in condizioni atmosferiche davvero singolari. Colpa dell’estate che proprio non vuole arrivare, degli imprevisti che intercorrono sempre sul cammino azzurro, eppure il meteo non sorride spesso ai partenopei ed ai suoi tifosi, che nonostante ciò non si lasciano assolutamente fermare nella voglia di seguire, in casa ed in trasferta, la propria squadra del cuore. Encomiabili come sempre, anche con un surplus di difficoltà: non è semplicissimo infatti esprimere un calcio tecnico e preciso con un terreno di gioco molto scivoloso, così come scrive Koulibaly sui social con un tempestoso “Rain, Rain, Rain”. E meno male che ci ha pensato Mario Rui…
D come Defezioni
Una formazione azzurra alquanto atipica ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco di Ferrara: tra Insigne e Mertens defezioni di lusso e fermi per infortunio, out anche Ospina per motivi familiari, Ounas, Chiriches, Maksimovic e persino Diawara. Qualcuno a disposizione per fortuna è rimasto ed è stata l’occasione giusta per rivedere all’opera Malcuit, Luperto, Fabian Ruiz e Younes. Nella ripresa sono stati chiamati in causa anche Verdi, Ghoulam ed il giovanissimo Gaetano, rispolverando come bomber d’occasione persino Allan e Mario Rui, con due reti peraltro da standing ovation. La giornata delle sorprese insomma, che riecheggiano ancora in questo ancor nuvoloso lunedì del Napoli: ma il calcio è bello proprio perchè non è mai scontato, fantalcio docet.
A come AllanShow
E’ quasi il 49′ e Spal-Napoli è ferma ormai da un tempo sul pari a reti inviolate. Qualche occasione da ambo le parti ha smosso una domenica pomeriggio troppo tranquilla rispetto alle abitudini dei tifosi azzurri, nella quale ha persino preso il sopravvento la delicata festa della mamma. Ma ecco lì, che quando meno te l’aspetti arriva il lampo di genio: assist del solito dribblatore Amin Younes e palla ad Allan che dopo essersi sbarazzato di qualche avversario trova la rete del vantaggio azzurro. Esplosione di gioia del numero 5 partenopeo che corre, urla, bacia con passione la maglia e dedica la rete con tanto di cuoricino e ti amo. Un vero e proprio show, più che meritato e doveroso, un segnale importante anche in vista del futuro e che ha scaldato i cuori dei tifosi partenopei: è questo l’Allan che ci ha fatto innamorare, è questo l’Allan che vogliamo sempre in campo e lo confermiamo anche in questo lunedì del Napoli.
S come SuperMeret
Come ogni settimana, il lunedì del Napoli ci riporta alla mente novità, insolite sorprese, dettagli da limare ma soprattutto rinnovate certezze. Tra queste ce n’è una che ormai da mesi è tra i punti di forza del progetto Ancelottiano all’ombra del Vesuvio: Alex Meret. Iniziamo con un corollario: erano anni, forse persino decenni, che il Napoli non aveva in rosa tre portieri forti, affidabili e dall’indiscusso talento. Chiunque venga schierato non dà mai la sensazione di essere lì per caso o un ripiego, di non saper dare indicazioni alla difesa o gestire impegno e situazione. Bravissimo il Napoli a sceglierli, Ancelotti a gestirli, Nista ad allenarli. Alex Meret però, per età, ledership e carriera ha proprio le stimmate del predestinato. Classe ’97, è un professionista come pochi, con la testa sulle spalle, umile ma ambizioso, stakanovista dentro e fuori dal campo, che vive la sua vita con semplicità e serietà. Abilissimo sia tra i pali che nelle uscite, ha un’intelligenza tattica ed un senso della posizione spiccato, guida la difesa e sa essere decisivo anche nei momenti più delicati di un match. Per semplificare il discorso, riavvolgere il nastro di Spal-Napoli nel finale di match, quando intercetta il rigore calciato da Petagna e salva il risultato in ben altre due occasioni. Magistrale, strepitoso. Chapeau.
B come BomberRui
Il bomber che non ti aspetti, rifà breccia nei pensieri e nei sorrisi di questo lunedì del Napoli. Se già Allan in rete era quasi impossibile da pronosticare, lo splendido gol vittoria di Mario Rui nel finale sarebbe andato ben oltre al di là anche di qualsiasi sogno premonitore. Non ci ha forse creduto neanche lui quando all’88’ ha trovato quella traiettoria che morbida e precisa si è insaccata lì dove Viviano non è potuto arrivare. Un’esultanza composta, quasi glaciale con l’abbraccio dei compagni, quasi a scaricare tutte le tensioni della partita. MarioRui (impossibile chiamarlo staccando nome e cognome ndr…) è un istintivo, uno che agisce di pancia e che quando gli partono i proverbiali “tre minuti” non ce n’è per nessuno. Si arrabbia per i cartellini gialli, arriccia il baffetto, scaccia gli avversari, sente il peso della partita. Un napoletano acquisito doc, insomma: bomber per un giorno, furia per sempre. Grazie Mario!
L come LargoAiGiovani
Spesso si dice che il calcio stia diventando “vecchio”. Che la serie A spesso non ha tempo, modo e voglia di aspettare la crescita dei giovani talenti nostrani a discapito così della Nazionale italiana, che non si dà lustro ai settori giovanili ed alle cantere perchè non portano alcun ritorno economico alle prime squadre. Tutto completamente sbagliato. Il nostro Paese, la nostra terra, la nostra città e la nostra Regione continuano a pullulare di campioni da coccolare, instradare, valorizzare e non bruciare. Un conto è fare esperienza in categorie minori: un altro, ben diverso, è guardare sempre e soltanto all’estero per attingere ad un mercato saturo, sopravvalutato ed esoso, di calciatori che spesso fanno fatica ad ambientarsi ed entrare nei meccanismi del nostro campionato. Vinciamole queste scommesse, sforniamo più Donnarumma, più Insigne, più Meret, più Pellegrini, più Cutrone, più Totti, Del Piero, Maldini e Nesta. Puntiamo su chi la maglia ce l’ha cucita addosso e vuole intraprendere un cammino importante con la squadra della propria città, non scegliendone per ripiego un’altra lontano da casa e dalle proprie origini. Che ci siano più momenti dove un talentuosissimo classe 2000, Gianluca Gaetano, entri in campo e faccia il suo esordio in A rilevando persino un calciatore eccezionale e capitano di giornata come Josè Maria Callejon. “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”. E non l’ha detto Mario Rui a Ferrara, giuro.
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