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ESCLUSIVA Casa Napoli – Bellinazzo: “Il mercato del Napoli è stato importante ma l’Inter ha fatto di più perché…”

La Redazione di CasaNapoli.Net ha intervistato in esclusiva Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore esperto di economia e finanza. Con lui abbiamo discusso di tanti argomenti, tra i quali: le considerazioni sul calciomercato del Napoli, il bilancio economico attuale del club partenopeo e tanto altro ancora

Di seguito vi riportiamo l’intervista completa rilasciata in esclusiva alla redazione di CasaNapoli.Net:

Cosa ne pensi del calciomercato del Napoli?
“E’ stato un calciomercato importante quello del Napoli -spiega Marco Bellinazzo-. I dati ci dicono che sia in entrata che in uscita la società ha fatto numeri di rilievo. Le uscite hanno finanziato bene le entrate per quanto riguarda i nuovi acquisti che hanno potenziato l’organico. Sono arrivati i calciatori che voleva Ancelotti. Certo, James Rodriguez poteva essere un buon colpo ma non è stato fatto per diverse incognite, tra le quali anche quelle sul suo stato fisico”.

Secondo te, tra Napoli e Inter chi delle due si è rinforzata di più in ottica lotta scudetto con la Juventus?
Credo che l’Inter abbia fatto di più perchè doveva fare di più rispetto al Napoli che già partiva da una buona base. I nerazzurri hanno fatto un mercato difficile ma coraggioso rinunciando ai tre pilastri come Perisic, Nainggolan e Icardi acquistando calciatori top come Godin, Lukaku e Sanchez. Tra due tre anni saranno la vera antagonista della Juventus”.

Quanto fattura la SSC Napoli con i diritti di immagine?
“Le cifre sui diritti d’immagine che vengono indicate nel bilancio sono veramente molto basse. Si parla di 2 o 3 milioni di euro e anche di meno. Non c’è una specifica su come sono state le entrate in base ai diritti d’immagine. Se il Napoli facesse trasparenza su questa cosa non sarebbe male, in modo da capire se il gioco vale la candela”.

Le tue personali considerazioni sull’importanza economica dell’acquisto di un giocatore come Lozano…
“E’ un operazione molto importante, la più esosa dell’era De Laurentiis che si aggira sui 50 milioni di euro. Bisognerà capire se il calciatore manterrà le aspettative, anche se tecnicamente ha fatto vedere ottime cosa. Questo potrebbe essere un ottimo volano per il brand del Napoli anche in Messico. Lozano potrebbe diventare un simbolo anche per una certa area calcistica. Il Napoli deve affrettarsi a sfruttare questo tipo di calciatore per la linea commerciante, allo scopo di generare risorse economiche”.

I tifosi del Napoli sono divisi tra chi sostiene che la società ha chiuso il bilancio in passivo e chi in attivo. Spiegaci come stanno le cose dettagliatamente…
“E’ semplicemente legato al fatto che molte operazioni relative alle cessioni sono state fatte con prestito oneroso e successivamente con diritto di riscatto. Quindi è evidente che quando i calciatori saranno riscattati, il Napoli avrebbe entrate molto importanti. C’è equilibrio tra entrate e uscite sostanzialmente ma tutto dipenderà da quanti giocatori saranno poi riscattati a titolo definitivo. Il discorso si sposterà all’anno prossimo. Le entrate e le uscite non devono essere confuse col bilancio stagionale, sia chiaro. In questo senso tra entrate e uscite, il Napoli non ha fatto bene solo quest’anno ma da anni”.

Aurelio De Laurentiis aveva promesso ai tifosi una punta da 30 gol ma alla fine è arrivato Fernando Llorente a parametro zero. Quanto può essere utile al Napoli questo calciatore e se, considerando il bilancio, il presidente veramente poteva permettersi un bomber costoso.
“Dal punto di vista tecnico, Llorente è un calciatore che ci può stare benissimo nella rosa del Napoli. Lui va a raccogliere e finalizzare il lavoro fatto dalle mezze punte e poi ha esperienza importante. L’investimento esoso per una punta di gran livello avrebbe stressato senz’altro i conti del club e non sarebbe stato un colpo in linea coi parametri societari. Se fosse arrivato un top player si doveva necessariamente far fronte alla spesa con cessioni importanti. Il Napoli è una società che si muove bene ma il suo tallone d’Achille resta sempre quello degli investimenti sulle infrastrutture conclude Marco Bellinazzo.

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