San Paolo – Sediolini nuovi senza istruzioni all’uso!
Con l’anticipo delle 18 di ieri, il Napoli ĆØ stato accolto alla sua prima gara casalinga da un San Paolo rinnovato e tirato a lucido. Ma le vecchie abitudini sono dure a morire. Tifosi delusi dall’illusione di un cambiamento che non ĆØ avvenuto.
Dopo le Universiadi, si attendeva solo di poter vivere il tifo azzurro in un ambiente rinnovato, al centro dei riflettori ci sono sempre stati gli spogliatoi del San Paolo. Prima con le controverse immagini sui presunti furti dei faretti e negli ultimi giorni, con lo sfogo sociale di Carlo Ancelotti sui ritardi nell’allestimento. Ma mai nessuno aveva messo in dubbio l’esistenza di sediolini nuovi e colorati di bianco e azzurro: i colori della nostra squadra. Facciamo tanto parlare di difendere la cittĆ , di volere una casa nostra dignitosa e all’altezza degli altri stadi, insomma degna della nostra passione. Eppure all’indomani della prima partita casalinga le immagini che girano sui social sono di tifosi in piedi sui sediolini nuovi. E la scusa della visibilitĆ non regge piĆ¹!
A cosa sia servito cambiarli non ĆØ chiaro.
All’indignazione di parte dei tifosi segue l’indifferenza e la tracotanza di altri “Si ĆØ sempre fatto cosƬ“. CosƬ come gran parte dei possessori dei biglietti erano giĆ rassegnati a non poter occupare il posto prenotato anche perchĆ©, secondo indiscrezioni, le frange di tifo organizzato avevano giĆ fatto circolare la voce che sulle CurveĀ “Non esiste il numero sul biglietto, ti siedi dove trovi posto“, giĆ perchĆ© sembra che qualcuno si consideri piĆ¹ in diritto di altri di tifare il Napoli.
E allora qui deve cambiare la mentalitĆ dei tifosi! Occorre dare ragione a chi oggi lamenta l’assoluta mancanza degli steward sugli spalti la cui mancata assunzione dipende dalla societĆ . Da capire il perchĆ© non si sia provveduto per tempo ma anche quanta volontĆ ci sia nel voler cambiare queste radicate abitudini. Con la presenza di controllori non si vedrebbero persone in piedi a limitare la visibilitĆ del campo, leggenda da cui origina l’esigenza di alzarsi in piedi sui sediolini, come accade in moltissimi stadi italiani ed europei non solo privati.
L’estate ĆØ trascorsa nel controllo dell’avanzamento dei lavori, della scelta dei colori dei sediolini, con conseguenti critiche feroci sull’inutilitĆ di maxi schermiĀ “che tanto non ti fanno vedere la partita” e adesso che lo stadio ĆØ a disposizione si dovrebbe cominciare ad apprezzarlo e rispettarlo.Ā Dovranno capirlo prima o poi, anche se occorresse un’azione di forza da parte della SocietĆ .