La Champions del Napoli dalla A alla Z – L’urlo del San Paolo annienta il Liverpool, applausi per epicMeret ed un incredibile Mario Rui
The Champions! L’urlo del San Paolo travolge i campioni d’Europa del Liverpool in una gara stupenda all’esordio della blasonata competizione internazionale per club. Un ruolo da protagonista quello degli azzurri, così come da volontà di Ancelotti alla vigilia, che con le reti di Mertens e Llorente regalano ai propri tifosi una notte davvero indimenticabile a Fuorigrotta.
E non solo: la super prestazione del migliore in campo Mario Rui, il secondo clean sheet consecutivo tra campionato ed Europa, un importantissimo Lozano, una fase difensiva attenta ma a tratti al cardiopalma, la parata di campioni al San Paolo fino ai complimenti del presidentissimo De Laurentiis: questo e molto altro nel primo nuovo appuntamento della Champions del Napoli dalla A alla Z!
A come Allan
Non potevamo iniziare al meglio questa Champions del Napoli dalla A alla Z: il nostro guerriero è tornato! Uomo davvero ovunque, Allan Marques Loureiro si conferma tra le bestie nere dei reds dispensando una prestazione importante, di quantità e carattere. Che sia particolarmente carico e motivato lo si intuisce già al 5′ quando strappa applausi anticipando Sir Salah in contropiede. Persino al 71′ stremato per i crampi, stringe i denti e posticipa il cambio di quattro minuti, lasciando subentrare Elmas. Stoico!
B come Barca
Cari amici della Champions del Napoli dalla A alla Z, siete iscritti su Instagram? Se no, fatelo subito (e seguiteci, mi raccomando! ndr) perchè se ne vedono e se ne leggono proprio delle belle. In primis sono stupende le foto postate dagli azzurri nel post partita del San Paolo: la gioia dell’esordio per Meret, il gol e l’affetto del pubblico di Llorente, la calma e la gioia firmata Di Lorenzo, la carica di Kalidou Koulibaly…e gli sfottò di Mertens! E’ proprio questa una costante del rapporto con i social del 14 belga, che ultimamente si sta dilettando a spiegare le sue esultanze. Questa volta, è stata dedicata al golfo di Napoli ed alle sue bellezze. Ancor più epica la risposta di Koulibaly: “Anch’io mi sono sentito nel golf di Napoli! Chi sa perchè?!” Saranno state le ondate di Salah, Firmino e Manè? Per la serie, la quiete dopo la tempesta…
C come Che partita
Emozionante, imprevedibile, tambureggiante, epica, storica. In realtà c’è un metodo molto più rapido per commentare Napoli-Liverpool: che partita! Impossibile da pronosticare, forse anche da sognare, un turbine di sensazioni dall’inizio alla fine. Il verdetto del campo è chiaro: il Liverpool è una grandissima squadra, tra le più forti d’Europa ma il Napoli, questo Napoli, ha carattere da vendere e quando è concentrato ed in forma può dar fastidio davvero a chiunque. Un ottimo nuovo punto di partenza sia per il presente che per il futuro, con un campionato che si prospetta ad ogni giornata una vera e propria battaglia. Per ora ci si gode il plauso di addetti ai lavori e tifosi, lasciando ben impressa nella storia una notte davvero magica (LEGGI IL COMMENTO DELLA SSC NAPOLI).
D come DoppioK2
Un Koulibaly formato internazionale si è palesato sotto le stelle d’Europa in un caldissimo martedì sera di fine estate. E’ solo un vago e lontano ricordo ormai lo sfortunato errore dell’Allianz Stadium: il centrale azzurro è un vero fiume in piena e si prende anche responsabilità importanti contro i colossi del calcio europeo. Non solo fondamentale per le dinamiche del reparto più arretrato ma in formissima anche in fase propositiva, quando lascia la sua zona di competenza per farsi trovare al centro dell’area piccola al 62′ tutto solo davanti Adrian. Ancor più da applausi l’anticipo all’11 salva risultato su Mane. Nel post gara tanta emozione, soddisfazione (LEGGI LE PAROLE DI KOULIBALY NEL POST GARA) ed ancora una volta la palma di uno dei migliori giocatori del panorama internazionale. Chapeau.
E come EsordioEpico
In questa Champions del Napoli dalla A alla Z non potevamo esimerci dal complimentarci con lui per un esordio in Europa davvero indimenticabile. Sguardo attento ed occhi vispi, grande autorità nel guidare i compagni di reparto, costante attenzione in ogni fase della gara ed una serie di parate da far invidia ai grandi di sempre. Alex Meret è un vero talento e non lo scopriamo di certo in questo turno di Champions ma siamo proprio certi che il battesimo del campo in Champions sia stato per lui proprio al di là di ogni aspettativa.
F come Facciamo la doccia
Spogliatoi sì, spogliatoi no, spogliatoi nì. Abbiamo già appurato lo scorso sabato sempre al San Paolo ma contro la Samp che il problema fosse già stato risolto e splendidamente, con un restyling importante. Qualche dubbio a Klopp però era rimasto, è vero, però da domanda indotta (LEGGI LE SUE DICHIARAZIONI IN CONFERENZA STAMPA). “Spero di poter almeno fare la doccia da qualche parte” ha scherzato e noi lo adoriamo anche per la sua semplicità e la sua spiccata ironia. Fatto sta però, che la doccia fredda il Liverpool l’ha subìta in campo. Chissà se dopo poi, si sia consolato con quella calda delle nuove docce del San Paolo…
G come Giallo
Ahhh Alex Meret. Sei così tenero, bravo, pronto, attento, sistemato. Ma quella maglia gialla spicca proprio un po’ troppo, a metà tra un limone ed un pulcino. Perdonami per questo giudizio così senza peli sulla lingua ma sovrastavi persino la fisicità e gli occhi azzurri i Fernandone, abbiamo detto tutto. Questione di marketing, di vendite, di strategie, è indubbio. Anche di abbinamento e matching (come dicono le fashion blogger, quelle brave alla moda… ndr) con il nuovo San Paolo. O forse un segnale forte e chiaro ai compagni di reparto su quale sia la porta da gonfiare ed il portiere da superare. Furbo.
H come Ho il tempo
Grande gara non solo del Napoli ma anche di Carlo Ancelotti, che dà alla sua squadra una precisa identità ed impostazione tattica, schierando il miglior undici, limandolo poi nella ripresa con i consueti cambi. Il vero capolavoro però, sono le dichiarazioni post gara, che proiettano un Napoli sempre più in crescita, con i piedi per terra ma ovviamente, fortemente ambizioso (LEGGI ANCELOTTI IN CONFERENZA STAMPA): “Queste partite si giocano da sè, io ho il tempo per assemblarli e motivare per giocare sempre al meglio”. Per la serie chi ben comincia è a metà dell’opera…
I come In casa
Quattro giorni di vere emozioni al San Paolo tra la gara contro la Samp, la prima tra le mura amiche in campionato, fino al big match di ieri sera contro i campioni d’Europa del Liverpool. Un’ottima risposta anche da parte del pubblico azzurro e dei tantissimi appassionati che sono giunti a Fuorigrotta da tutta Italia, anche se il Tempio del calcio partenopeo non è ancora stato sold out. Ci sarà tempo per farlo scoppiare nuovamente perchè, vi assicuriamo, ieri sera era davvero caldissimo e dal tifo travolgente. Dodicesimo uomo, il caso è chiuso.
L come LLorenteeeeeeee
Un atleta non si giudica mai solo per età, curriculum, nome e soprattutto prima dell’inizio del campionato senza mai aver giocato. C’è tanto dietro ad un allenamento, una scelta, una motivazione. Una condizione fisica e mentale. Tempo al tempo, pazienza, obiettività e parola sempre e solo al campo… ed anche questa volta il verdetto di Fernando LLorente è più che chiaro: promosso ed a voti altissimi. Lo spagnolo è subentrato al 69′ ancora sullo zero a zero: mossa più che giusta di Ancelotti che lo ha sentito pronto, motivato e gettato su un palcoscenico, quello europeo che ben conosce e che ha subito fatto suo con un gran gol allo scadere, in condominio con Mertens e Fabian. Bellissime le sue parole in conferenza ed una storia d’amore con l’azzurro destinata ad essere tra le più belle e romantiche di sempre (LEGGI LE PAROLE DI LLORENTE NEL POST GARA). Predestinato.
M come Marcatura
Chucky Lozano, gioia e delizia dei tifosi partenopei, tra i protagonisti dell’avvio di stagione azzurro ed anche di questo nuovo appuntamento della Champions del Napoli dalla A alla Z. Ordinato, imprevedibile, versatile, preciso, la cui vita tra le strette maglie del Liverpool non è proprio stata facile, ancor più perchè in particolar modo nel primo tempo ha subito la marcatura strettissima di tale Virgil Van Dijk, solo il miglior giocatore della Champions dello scorso anno ed il miglior difensore d’Europa. Il suo però lo fa, così come liberare spesso Mertens e mettere Adrian costantemente in difficoltà. E scusate se è poco.
N come Non è possibile
Prima del doppio vantaggio del Napoli la situazione è stata a tratti complessa, la gara proprio non voleva sbloccarsi. Bene dal punto di vista difensivo azzurro, un po’ meno da quello offensivo poichè sarebbe stato un vero peccato non violare la porta e conquistare i meritati tre punti. In più occasioni però, la porta di Adrian sembrava davvero stregata: piccolo riassunto nella ripresa quando Insigne innesca Mario Rui e Mertens sfiora la porta di un soffio ed ancor di più quando al 6′ il Napoli va in vantaggio con un’azione tambureggiante ma la rete viene annullata per fuorigioco. Poi, il rigore e l’apoteosi. Da impazzire!
O come Ovunque
Caro MarioRui (sempre tutta una parola… ndr), ormai ci conosciamo. Sono sempre Alessia e ti riscrivo, anche in questa nuova Champions del Napoli dalla A alla Z. Ora però, che siamo intimi, devi spiegarmi il tuo segreto, i tuoi occhi da brace, i tuoi polmoni ringiovaniti… per caso era previsto anche per loro il restyling delle Universiadi? Non so, forse si tratta di scaramanzia, bibite, energizzanti, video di Grava guardati ripetizione. Ti prego, voglio diventare anche io una scheggia impazzita come te, giocare ovunque, a tutto campo, ribaltare ogni pronostico e conquistare la palma del migliore in campo nel big match contro i campioni in carica d’Europa. Scherzi a parte, bravo, bravo davvero: siamo orgogliosi di te!
P come Panteco
Napoli-Liverpool non poteva essere una partita serena, tranquilla, ce lo aspettavamo e lo avevamo già scritto due giorni fa nel consueto lunedì del Napoli dalla A alla Z sempre a firma della sottoscritta (LEGGI QUI LA RUBRICA). Eppure, c’è stato un momento in cui tutti abbiamo pensato di non arrivare alla fine della gara, con un’impennata di extrasistole e tachicardia. E’ il 65′ quando si sta per consumare la tragedia: Koulibaly tutto solo innesca Manolas che, inspiegabilmente al volo, chiama in causa Meret. Sulla traiettoria c’è super Momo Salah che costringe il portiere azzurro alla super parata. Danni limitati ma un panteco per tutti. Non sapete cosa vuol dire? Dizionario napoletano per tutti, su.
Q come Questo Napoli…
“Questo Napoli può vincere la Champions”. Ok è già assurda così, si potrebbe anche non ampliare, commentare, motivare. E forse potrebbe farlo solo chi queste parole le ha pronunciate, Jurgen Klopp (LEGGI QUI L’INTEGRALE). Proprio per questa ragione non le roviniamo nella Champions del Napoli dalla A alla Z e le lasciamo così, oniriche, platoniche, forse anche diplomatiche ma al contempo assurdamente belle solo nel leggerle o ad ascoltarle.
R come Ripartenza
Caro Napoli, ti ho elogiato, ti ho idolatrato ma ora arriva il momento delle bacchettate. E’ ovvio che abbiamo un problema, è ovvio che sia sui calci d’angolo a favore. Sì, avete letto bene, a favore: puntualmente ci si sbilancia e si subisce il contropiede avversario che, in pochi passaggi, rischia di essere letale. A volte lo è anche stato mortifero, basti rivedere la gara dello Stadium di Torino. C’è da lavorare, da limare, da trovare la giusta quadratura del cerchio, poi davvero si potrà parlare di perfezione.
S come Sul dischetto
Solo undici metri. Solo un obiettivo: la porta. Solo un avversario: il portiere nemico. Solo un leader: Dries Mertens. E non poteva essere altrimenti, anzi, proprio non ha lasciato scelta: all’82’ quando l’arbitro Brych ha fischiato il penalty, il 14 più belganapoletano che ci sia ha preso la sfera e se l’è messa sotto braccio, senza appello, pennellando forse il calcio di rigore più bello della sua carriera. Ed anche pesante ed anche emozionante. Una vera apoteosi al San Paolo, esultanza dedicata all’azzurro del San Paolo ed al golfo di Napoli e via, verso nuovi record e bellissime avventure. Ciro The Best.
T come Tweet
Un occhio al San Paolo ed uno attento anche ai social, che ha visto tantissimi protagonisti celebrare un Napoli stellare e la sua grandissima partita. E’ stato proprio questo il commento del presidentissimo azzurro Aurelio De Laurentiis che, al San Paolo con la sua dolce metà Jaqueline, si è lasciato andare ad un bellissimo tweet subito dopo il termine del big match: “Sono orgoglioso di essere il vostro presidente” si legge nel finale, per una notte davvero indimenticabile e che è andata al di là di ogni aspettativa.
U come Urlo
Vale già da solo il prezzo del biglietto. Hanno provato a limitarlo, imitarlo ma nulla è come quel rimbombo azzurro che, all’unisono, suona insieme ai battiti dei 50.000 del San Paolo. Nulla ha la stessa potenza, la stessa voglia di scrivere a storia. Nulla ha all’interno la stessa forza dei ricordi che passano da Maradona agli scudetti, fino alla Coppa Uefa, al fallimento, alla A, alla B, alla C, alle coppe. Al presente ed al futuro. Se non l’avete mai urlato quel THE CHAMPIONS al San Paolo, proponetevi di farlo. Vi tremeranno le orecchie, le braccia, le gambe ma vi assicuro che proprio non ve lo scorderete mai più.
V come Volevi solo soldi, soldi
Ahhh Maurito Icardi, non ci siamo dimenticati di te, giuro. Vorrei tanto dire che stai bene, benissimo a Parigi ma ahimè non è propriamente così. All’inizio eri sorridente, come si fa con un giocattolo nuovo, poi i problemi di formazione, spogliatoio, adattamento…insomma, tutto molto complesso. Ancora le parole di Wanda che ha aperto nuovamente al Napoli, svelando numerosi retroscena di una trattativa, mai decollata per tua volontà, poichè i soldi sul piatto della bilancia partenopea c’erano. A gennaio si vedrà, forse sì… o forse anche no.
Z come Zanzare
Eh beh, ce ne sono ancora tante in questo scorcio di fine estate…e mi pungono tutte. Ronzanti, fastidiose, svolazzanti, moleste. Con il pungiglione che le contraddistingue e la testa da gufo, lì, pronte a portar sfortuna ed a sperare che le cosa vadano male. Zanzare silenti e silenziose, che sperano di emergere solo quando è buio, perchè la luce altrui irradiata le spegne, le sconfigge, peggio dell’insetticida. Eppure, ieri si è visto un bellissimo bruco che da farfalla ha spiccato il volo, rubando la scena ai suoi colleghi volanti portatori di invidie e negatività: e quando si prova a fare i conti con la bellezza di una crisalide e di chi la sostiene con la sua unicità e le sue fragilità, non ce n’è davvero per nessuno.
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.