Napolitudine: Il “Corno portafortuna”, leggenda e credenza popolare napoletana e non solo
Il corno portafortuna, più comunemente chiamato ‘Curniciello’, è un amuleto tradizionale, utilizzato prevalentemente al sud Italia per scacciare i malocchi.
La forma di questo corno portafortuna ricorda molto quella di un peperoncino, a volte può essere metallico, ma per lo più è fatto di corallo ed ha una colorazione rossa intensa.
Colore rosso appunto perché identifica il sangue ed il fuoco, ottimi per allontanare le sventure.
Oltre al colore deve avere anche la caratteristica di essere stato prodotto a mano, poiché l’ artigiano lavorandolo sprigiona tutta la sua influenza positiva nell’ oggetto.
Come ben sappiamo la superstizione oramai fa parte del nostro essere, in tutta Italia, ma con prevalenza al sud, ben oltre il 50% dichiara di essere superstizioso e di portare con sé un oggetto antisfortuna.
La Storia
Il corno è ritenuto simbolo di buono auspicio nel neolitico, per la sua forma fallica, emblema di fertilità e forza fisica.
Anche nel mondo animale le corna rappresentano forza e autodifesa.
C’ è anche un mito su questo amleto, infatti ricordiamo la figura mitologica di AMALTEA, colei che allevò il Dio supremo Zeus.
Si narra che questa fosse una capra, che allattò Zeus neonato, in una grotta sul monte Ida situata nell ‘ isola di Creta. Alla sua morte il Dio per venerarla la pose tra gli astri del cielo, con la sua pelle si creò uno scudo e con le sue corna una cornucopia ( simbolo di abbondanza).
Il detto “Non è vero ma ci credo” pronunciato da tutti almeno una volta nella vita, chi di noi non ha mai una volta esitato di attraversare la strada dopo aver visto un gatto nero, oppure chi di noi non ha implorato dopo la rottura di uno specchio.
Piccole credenze che hanno preso sempre più spazio nella nostra vita quotidiana.
“Essere superstiziosi è da ignorante, ma non esserlo porta male” citava questo aforisma il grande Eduardo De Filippo.
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