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Il lunedì del Napoli dalla A alla Z – Baby Balotelli incanta il San Paolo, Manolas leader e goleador mata il Brescia

Lunedì del Napoli

Lunedì del Napoli- rubrica

Il lunedì del Napoli dalla A alla Z ha quella smania pignola del classico fine settembre, misto all’ansia di chi sa che ormai il relax è alle spalle e bisogna iniziare a sudare davvero. Napoli-Brescia ne è stata la sintesi perfetta: una vittoria conquistata con merito ma non scontata, non senza fatica, battagliando fino all’ultimo secondo con innata sofferenza

Se nel primo tempo il doppio vantaggio Mertens-Manolas sembrava aver messo il match sul binario giusto, l’inizio ripresa ed un evidente calo di concentrazione da parte della squadra di Ancelotti ha mischiato le carte in tavola, riaprendo virtualmente persino la gara al 67′ con la bella rete siglata da Balotelli. Sopracciglia inarcate, insolite urla, tante sorprese e bei momenti (LEGGI LE NOSTRE PAGELLE), così come qualche cambio forzato per doppio infortunio: al centro tre punti in cassaforte e via, verso un mercoledì di Champions. Questo e molto altro nel consueto lunedì del Napoli dalla A alla Z!

A come Adirato

Non provate a farlo arrabbiare. Kostas Manolas è un vulcano in eruzione e senza Kalidou Koulibaly squalificato sa che tocca a lui alzare la voce e guidare i compagni di reparto nella delicatissima sfida del San Paolo contro il Brescia. Coadiuvato anche da Allan che gli dà una notevole mano a centrocampo in quanto a garra e decibel, si nota subito quanto il greco sia concentrato e ben focalizzato sull’obiettivo. Ma l’arrabbiatura è una condizione di tanti azzurri che nonostante le tante occasioni create, non riescono a siglare gol quanto vorrebbero. Il prontuario della rabbia da inesperienza ce lo regala però sempre il numero 44 azzurro al 96′ quando corre dalla panchina per richiamare Elmas che perde tempo. Al 96′, ripeto. Tutto poi perfettamente schematizzato nelle sue parole post gara (LEGGI L’ANALISI DI MANOLAS). Semplicemente unico.

B come BabyBalotelli

Cari amici del lunedì del Napoli dalla A alla Z, spazio come sempre al romanticismo ed ad uno dei momenti più belli ed emozionali vissuti fino ad ora allo stadio San Paolo. Al momento dell’ingresso in campo, Mario Balotelli ha calcato il terreno di gioco con un’accompagnatrice speciale, in maglia azzurrissima: sua figlia Pia. “Un sogno avverato” ha scritto sui social, ma le immagini sono state ancor più forti delle già bellissime parole. Lo sguardo dolce della piccola e l’aria protettiva dell’attaccante del Brescia ci hanno ricordato ancora una volta quanto questo sport possa regalare, quanto possa unire e costruire, quanto a volte ci sia un lieto fine anche per le storie più complesse. Complimenti, siete davvero stupendi!

C come Cooling Break (parte II)

Sotto il caldissimo sole di Fuorigrotta e di una Napoli che per fortuna non vuole proprio saperne di cedere il passo all’autunno, il cooling break è quasi un obbligo per non svenire. E pensavo, proprio ieri mentre i giocatori di Napoli e Brescia si dissetavano, che sarebbe bellissimo avere una pausa rinfrescante obbligatoria anche nella nostra tremenda quotidianità. Il capo a lavoro ti stressa e non sai più come uscirtene da mille scartoffie? Si fischia, c’è il cooling break. La fidanzata ti esaurisce con mille chiamate e messaggi al secondo su cose completamente inutili mentre ci sono le partite? Non si risponde, c’è il cooling break. Senza eccedere però, concesse solo due pause in 90′ mi raccomando…ma a patto che la temperatura superi i 32 gradi, eh.

D come Disfattismo

Notizie socialmente utili per i nostri lettori del lunedì del Napoli dalla A alla Z. Attenzione: c’è una strana sindrome che si sta propagando all’ombra del Vesuvio e che ad intervalli irregolari si irradia a macchia d’olio in persone di sesso maschile e femminile di ogni età. Unico segno distintivo che li accomuna: il sangue azzurro. I sintomi sono molteplici: tendenza alla critica poco obiettiva e costruttiva, visione apocalittica di 90′ disputati da 11 ragazzi terribili in maglia partenopea, propensione alla distruzione totale fino persino all’offesa totalizzante. Dall’America dicono si tratti di disfattismo cronico. La cura? Una bella camomilla unita ad un lungo respiro potrebbe bastare già a migliore la condizione psicofisica del malato ed evitare la pandemia, il cui picco potrebbe esser previsto per la prossima primavera. Work in progress.

E come Entusiasmo

Per fortuna, se una parte di sostenitori all’ombra del Vesuvio si ritiene già insoddisfatta per aver sofferto contro il Brescia ed aver perso alquanto sfortunosamente solo contro Juve e Cagliari, c’è chi continua a riempire di sogni, entusiasmo, amore e calore lo Stadio San Paolo. Anche contro il Brescia, nonostante il lunch match di una domenica ancora estiva, le presenze erano davvero tantissime, sfiorando il sold out. Altro dato da non sottovalutare, un mese di settembre davvero ricco di importanti gare interne, che hanno visto tutte una media di almeno 35.000 spettatori, Champions ovviamente inclusa. Bene, molto bene, da trasformare ancora in meglio: che questo entusiasmo non scemi mai, anzi, trascini sempre il Napoli a nuove importanti vittorie ancor più quando è normale che si soffra.

F come Fine Gara

Questo agitato (ma neanche troppo ndr) lunedì del Napoli rispecchia cosa è successo al termine del match di ieri mattina contro il Brescia. L’approccio morbido al secondo tempo con il rischio di veder capovolgere il risultato infatti, non è piaciuto a tanti veterani azzurri ma soprattutto a mister Ancelotti che nello spogliatoio si sarebbe fatto sentire con i suoi, sottolineando gli errori e ciò che non deve più essere commesso (LEGGI QUI LO SFOGO DI ANCELOTTI). Bravi a vincere nonostante la sofferenza, questo è ovvio, così come è palese che ultimamente ci si complichi un po’ troppo la vita da soli. Un elemento sul quale lavorare e riflettere, per limarlo sin da subito per l’imminente tour de force. Rimandati.

G come Gol

Siamo stati un po’ profetici. Nello scorso giovedì del Napoli dalla A alla Z infatti, avevamo dedicato la lettera P a Sandro Tonali (LEGGI QUI LA RUBRICA), talento puro del Brescia, pupillo di Ancelotti e nel mirino di tutte le big di serie A. Anche al San Paolo si è confermato tra i migliori in campo inserendosi tra le linee, impostando il gioco e dando vita inoltre ad una prestazione di qualità e carattere nonostante la prima stagione in serie A ed i soli 19 anni. E non è tutto: al 50′ persino la stupenda rete, smorzata però dal giusto intervento del Var che l’annulla per un fallo di Bisoli su Maksimovic. Tutto bellissimo ma sarà per la prossima.

H come Ho mangiato le lasagne

Dopo la stupendissima Baby Balotelli Pia, è stata questa la cosa più bella della domenica al San Paolo e del nostro lunedì del Napoli dalla A alla Z. Nel settore popolare dei Distinti, durante il match contro il Brescia sono spuntate delle teglie di lasagne, rigorosamente divorate live da tutti i commensali presenti. E non solo: terminate le proprie porzioni, hanno offerto il succulento bottino anche a tutti i vicini i posto, ovviamente sconosciuti, per un pranzo allargato tutto made in Napoli. Forse, quando le tifoserie avversarie cantano “Noi non siamo napoletani” intendono proprio questo…e non sapete cosa vi perdete!!!

I come Inamovibili

Semplicemente fantastici, semplicemente in formissima, ancor di più inamovibili. Mertens-Llorente sembra essere al momento il tandem d’attacco del Napoli più prolifico, cinico e di garanzia sia in campionato che in Champions. Complementari e già fortemente sinergici, assicurano talento, esperienza, qualità e quantità oltre che ad una sana dose di imprevedibilità e versatilità, con le difese avversarie che fanno davvero fatica a contenerli. Ma non solo: un costante atteggiamento da leader in campo per entrambi ed in particolar modo per Mertens che come sempre prende per mano la squadra strigliandola anche all’occorrenza (LEGGI LE PAROLE DI MERTENS) ed andando in rete anche nei momenti più complessi. Provvidenziali.

L come Leader

Negli scorsi anni è stata spesso mossa al Napoli una critica particolare: la mancanza di leadership. Si è accusato Marek Hamsik di essere un capitano troppo silenzioso, Lorenzo Insigne di esser ancora immaturo, che mancasse un giocatore di carattere pronto ad alzare la voce in campo ed ad avere un particolare peso specifico anche agli occhi degli avversari. Questione più di indole e di identità, forse. Dopo le prime sei giornate di campionato ed una di Champions, possiamo affermare con sicurezza che il Napoli 2.0 targato Ancelotti di grinta ne ha da vendere: forse da migliorare, in alcuni frangenti persino troppa. Ed anche di cazzimma. Contro il Brescia abbiamo visto un grandissimo Allan, quello dei “vecchi tempi” dare indicazioni ai compagni e sbracciarsi per tutta la gara. Ancora il solito Manolas ha le stimmate da leader, così come un carattere di indole forte e inscalfibile. Ma ancora Mertens, Llorente, ancora Koulibaly, Insigne e Callejon hanno dimostrato di essere maturati ancora di più in azzurro, dando quel quid che forse mancava. E che è il momento di mettere tutto in campo per fare la differenza.

M come Memoria

C’è un altro dato emerso dalla gara contro il Brescia e che bisogna assolutamente sottolineare in questo nuovo lunedì del Napoli dalla A alla Z: gli azzurri per moltissimi tratti giocano bene e soprattutto a memoria. Ovviamente questa bellissima e divertente condizione si verifica in particolar modo tra pedine abituate a giocare insieme o di estrema sinergia ma è un’impostazione che Ancelotti ha dato e sta dando a tutta la sua versatile rosa. Il miglior esempio è la stupenda azione al 13′ che ha portato al bellissimo gol di Mertens: Fabian-Callejon no look verso il belga che sapeva già perfettamente dove lo spagnolo gli avrebbe passato la palla per l’inserimento. E la rete poi, è un gioco da ragazzi. Chapeau.

N come Neopromossa

Cari amici del lunedì del Napoli dalla A alla Z, ora devo essere dura. Lo sapete che sono sempre schietta, senza peli sulla lingua ed a qualcuno devo un po’ tirare le orecchie. Se pensavate davvero che contro il Brescia sarebbe stata una passeggiata, vuol dire che non osservate la serie A, che non divorate ogni partita, che non siete degli analisti precisi ed obiettivi. Passi l’idea dei valori completamente diversa tra il Napoli e la sua avversaria di domenica ma tra le neopromosse, la squadra di Corini è con il Lecce quella che ha palesato un miglior gioco e tante individualità convincenti. Oltre ad aver fatto un’ottima gara anche contro la Juventus, il Milan ed anche nelle partite in cui ha perso. E Corini ha persino ragione nel dire che, comunque sia andata, le big le hanno fatte correre…ed anche preoccupare (LEGGI CORINI IN CONFERENZA STAMPA).

O come Out

In una calda domenica di fine settembre, il San Paolo si è trasformato in un vero e proprio campo di guerra. Con Koulibaly squalificato, contro il Brescia mister Ancelotti ha nuovamente chiamato in causa Maksimovic già non al top della forma, in coppia centrale con ringhio Manolas. Tranne qualche patema dovuto ad un visto calo di tutta la squadra ad inizio ripresa, gli esperimenti sono riusciti, così come Di Lorenzo adattato nel momento del cambio proprio per l’infortunato Maksimovic, out al 76′. Solo dieci minuti prima però, aveva dato forfait anche il compagno di reparto Manolas, chiamando in causa Luperto. Insomma, c’è una vera e propria emergenza in difesa (LEGGI IL BOLLETTINO MEDICO) che si fa preoccupante per la gara di Champions mercoledì pomeriggio contro il Genk. Ai posteri l’ardua sentenza, insieme ad un po’ di acqua di Lourdes.

P come Partite da chiudere

Parola di Callejon tra il primo ed il secondo tempo di Napoli-Brescia e di Ancelotti in conferenza stampa (LEGGI LE SUE PAROLE). Nonostante il Napoli avesse dato un forte presentimento di tenere la gara in pugno e poterla persino chiudere con il terzo gol, ha sofferto fino ai minuti finali, non riuscendo ad arrotondare il risultato complici anche i due infortuni occorsi in difesa con i cambi obbligati. Doppia strigliata nel post partita, che diventa quadrupla con le parole di Mertens e Manolas e via, ad imparare ancora dai propri errori(ni).

Q come QI

In questo lunedì del Napoli dalla A alla Z abbiamo l’ennesima certezza: nella prima parte di stagione azzurra Di Lorenzo sta veramente superando ogni aspettativa. Anche contro il Brescia ha dato vita ad una prestazione molto importante, di sacrificio, quantità, precisione, attenzione e qualità ma soprattutto si è fatto trovare pronto persino in fase di emergenza vestendo i panni del difensore centrale. Anche Ancelotti ha speso ancora una volta parole importanti per lui: “Giovanni è un ragazzo molto intelligente, lavora tanto e con sacrificio. Credo sia una grande sorpresa, è molto affidabile ed è uno dei pochi giocatori a cui non devi spiegare molto le cose” (LEGGI ANCELOTTI SU DI LORENZO). Tanti applausi e l’ennesimo gran voto in pagella.

R come Rincorsa

Dodici punti in classifica, sei gare vinte, tre gare vinte, una nulla e due perse, quindici gol siglati e dieci subiti. Questo è il ruolino di marcia del Napoli in campionato, distaccata un punto dall’Atalanta, quattro dalla Juve e sei dall’Inter. E domenica ci sarà proprio lo scontro diretto tra nerazzurri e bianconeri a San Siro. Un avvio di stagione con un calendario sicuramente impegnativo, inclusa la Champions, ancora tanto lavoro da effettuare e più di qualcosa da limare, con due ko giunti in maniera rocambolesca, definiti da episodi evitabili. Insomma, le carte in regola per la rincorsa ai primissimi posti ci sono tutte per un Napoli nettamente migliorato e perfettibile rispetto lo scorso anno. Basta solo aver pazienza, tanta pazienza, testa bassa, lavorare… e tifare.

S come Sorprese

Facciamo un passo indietro in questo lunedì del Napoli dalla A alla Z e soffermiamoci sulla formazione titolare di Napoli-Brescia. Ormai, il buon Carletto si diverte a sorprendere puntualmente tifosi ed addetti ai lavori con il toto titolari, sempre più difficile da “indovinare” in pieno. Merito ovviamente di una rosa versatile, competitiva e di tante alternative in tutti i ruoli, in particolar modo in attacco. Delusi chi avrebbero voluto vedere Insigne e Lozano dal primo minuto, Elmas a centrocampo così come Meret in porta: nuovo turn over e risultato che come sempre ripaga le scelte. Ma non ne avevamo dubbi.

T come Tweet

Sono certa ormai sia questione di scaramanzia: è sempre più una consuetudine il tweet pre partita del presidentissimo Aurelio De Laurentiis che, tramite le sue pagine social, incita il Napoli a suon di caratteri e frasi ad effetto. Pre Brescia poche e significative parole: Forza ragazzi! Rialziamoci subito con l’aiuto dei nostri tifosi e con tutto il furore agonistico che avete dentro di voi! #ADL“, con tanto di hashtag ormai trendsetter. E come deluderlo?!

U come Ulcera

Momento informativo parte II. A fine agosto, ogni tifoso del Napoli che si rispetti riceve la telefonata accorata del suo medico di base per un checkup stagionale doveroso. Un po’ come timbrare il cartellino. Se non si passano le visite, niente ingresso al San Paolo. Persino viene preclusa la possibilità di birra e divano dal martedì alla domenica sera, ad eccezione del posticipo del monday night che tanto è sempre soporifero. Elettrocardiogramma, esame audiometrico, visita a stomaco e fegato: insomma, tutto deve essere apposto perchè essere tifoso del Napoli è tanto bello ma anche tanto faticoso. Riguardare Napoli-Brescia per crederci.

V come Verità

Kostas, ti voglio bene, tu lo sai. Ho un predilezione per i giocatori di carattere, che non hanno mai paura di metterci la faccia, arcigni, che alzano la voce. Tra noi c’è empatia, sinergia, ci capiamo al volo. Ed ho perfettamente compreso quando dopo la tua prima rete siglata al 19′, prima del controllo del Var, hai messo la mano davanti alla bocca ed hai detto qualcosa ai compagni…semplicemente la verità, ossia che quella traiettoria l’avessi involontariamente viziata con il braccio. Perchè tu sei così, senza filtri…ed il Var l’ha confermato. Un po’ troppo cattivo invece il cartellino giallo conseguente ma c’est la vie. La mano de Kostàs.

Z come Zig Zag

Chiudiamo questa edizione del lunedì del Napoli dalla A alla Z con una domanda…ed anche una risposta. Cosa manca al Napoli Ancelotti 2.0 per arrivare lì in cima? Numeri ed incroci a parte, manca un po’ di continuità. Non tanto di prestazioni ma di risultati, con qualche vittoria inanellata che darebbe agli azzurri la giusta spinta per il prosieguo di stagione prima della sosta di ottobre. Ancora, maggiore solidità in difesa: meno gol subiti rispetto all’inizio della stagione, è vero, ma si ha sempre la sensazione di vacillare in contropiede o sui calci da fermo degli avversari. Infine, serenità: all’interno del gruppo e dello spogliatoio ce n’è tantissima e la stessa deve trapelare anche dall’esterno, senza malumori inutili, senza critiche poco costruttive, senza disfattismi o distruzioni: siamo solo all’inizio di un magnifico percorso ed il meglio deve ancora venire!

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