Angelo Bonfrisco ospite a Casa Serie A e Casa Napoli TV
L’intervento di Angelo Bonfrisco in diretta TV
L’ex arbitro Angelo Bonfrisco è stato ospite a Casa Serie A e Casa Napoli TV. Di seguito l’intervento dell’ospite nella seconda puntata della trasmissione condotta da Max Viggiani. Queste le domande per l’ex arbitro, che ha parlato della lotta scudetto e del momento del Napoli. Focus anche sulla rappresentanza degli arbitri in Europa e su alcune modifiche al regolamento.
Angelo Bonfrisco sulla Serie A
La Juve ha battuto l’Inter e riprende la vetta della classifica ed i pronostici favorevoli. L’Inter è stata ridimensionata dalla sconfitta?
“Abbiamo assistito ad una bellissima partita. Match ben arbitrato. Rocchi ha gestito bene, arbitrando un po’ per sé ma nello stesso tempo ha dato un ottimo servizio alla gara. Non a caso non ci sono state polemiche, anche se in Italia è difficile che non ci siamo. A me sono piaciute entrambe le squadre. Pensavo che l’Inter fosse più vicina alla Juve, ma mi è venuto il dubbio che ripercorreremo un po’ quello che è successo negli anni scorsi. Da sportivo e soprattutto da arbitro spero che sia combattuto fino alla fine e che vinca il migliore. Che non si arrivi tra qualche mese con il campionato già chiuso. Inter ridimensionata? Secondo me no. Anche se la Juve è ancora la squadra più forte e lo dimostra quel goal dopo 27 tocchi. E’ quello che Sarri prospettava e che i tifosi si aspettavano da lui”.
Episodio dell’arbitro Massa a Roma. Condividi che il VAR debba essere usato per correggere gli errori?
“C’è ancora un po’ di confusione sull’utilizzo del VAR. Gli arbitri devono prendere le misure giuste ed evidentemente qualche volta il VAR ha bisogno di qualche correzione. Di solito quando c’è un cambiamento dobbiamo tutti abituarci. Tieni presente che l’episodio in questione si verifica a fine partita, che avrebbe cambiato il risultato e fa perdere la testa ai primi attori. Cosa che non dovrebbe mai succedere perché poi arrivano le squalifiche. Soprattutto si vedono delle riprese antipatiche, perché arbitri ed attori in campo sono dalla stessa parte e non dovrebbero vedersi queste cose”.
Panchina del Genoa a rischio. Quanto tempo diamo ad Andreazzoli?
“Mi dispiace questa partenza negativa degli allenatori, che sono bravi e su cui tutti puntavano. La ricerca del risultato a tutti costi fa la differenza. E’ un aspetto non bello del nostro campionato. Poi si sa, quando si perde la colpa è dell’arbitro o dell’allenatore: se l’arbitro ha arbitrato bene chi paga è l’allenatore. Noi siamo in pole position! (ride)“.
A livello internazionale com’è messa l’Italia degli arbitri?
“L’AIA ha problemi a lanciare gli arbitri tra i giovanissimi. Vuoi per mancanza di vocazione o per altri motivi oggi fare l’arbitro è difficile ed i giovani cercano altre opportunità. Rocchi dovrebbe lasciare a dicembre per la fine del mandato ma vorrebbero trattenerlo. Anche a livello europeo non abbiamo dei grandissimi campioni. E’ un momento di stasi per il movimento”.
Cosa non va nel Napoli?
“Bisogna capire qual è la partita sbagliata dal Napoli. C’è tanta differenza tra la partita del Liverpool e quelle in campionato. Torino-Napoli è stata una partita inguardabile. Abbiamo anche in mente il Napoli degli ultimi anni e credo che si riprenderà. Confido nelle qualità di Carlo Ancelotti“.
Insigne può essere considerato un pilastro? Influisce il cambio di procuratore?
“Soffre la responsabilità di essere napoletano, ne sente il peso. Aspettiamo che anche lui si riprenda. Lorenzo ispira simpatia e credo che meriti la fiducia dei tifosi”.
“Il procuratore deve essere un valore aggiunto. Anche nei momenti di difficoltà dovrebbe aiutare il calciatore ad alzare il livello di prestazione. L’attenzione solo sull’aspetto economico fa male al procuratore, al giocatore ed alla squadra stessa”.
Angelo Bonfrisco e le novità di regolamento: qualcosa che ti ha colpito?
“Gli arbitri non modificano ma subiscono le modifiche del regolamento. Spesso le modifiche vengono pensate solo per la Serie A non tenendo conto le categorie minori, dove spesso gli arbitri sono da soli. Le modifiche sono tante quest’anno”.
“Calcio di rinvio: la palla non deve uscire obbligatoriamente dall’area, così cambiano i tempi di gioco ed i posizionamenti dei calciatori.
Sostituzioni: il giocatore esce nel punto più vicino al bordo campo, rischiando sanzioni se non lo fa. Questo velocizza il gioco ed evita le perdite di tempo.
Cartellini in panchina: giallo e rosso anche per allenatori e dirigenti.
Fallo di mano: questo creerà più problemi perché è soggetto a varie interpretazioni, anche se si è cercato di ridurre sempre di più la soggettività nella decisione”.
Può darsi che Ancelotti non abbia più stimoli? Rischia l’esonero?
“Tutti gli allenatori passati da Napoli si sono lamentati del carattere del Presidente. Ancelotti è troppo serio e professionista. Probabilmente ha un po’ di confusione sul confezionare l’attacco o interpretare le situazioni di gioco. Credo sia questione di tempo. Il campionato ha bisogno della ripresa del Napoli per far si che sia più bello”.
“Esonero? No, l’unico dubbio è che possa terminare il suo mandato a fine stagione, in anticipo. Vedremo a fine anno”.
Voi arbitri riconoscete un leader in campo oltre al capitano?
“Diamo anche un indirizzo regolamentare. Il capitano ha il compito di instaurare un rapporto con l’arbitro, e dovrebbe essere l’unico a parlargli. Un conto è dialogare, un altro è protestare. Nel tempo il rispetto che si crea fa si che l’arbitro parli anche con gli altri; se poi il dialogo è costruttivo ben venga”.
Nato e cresciuto nella periferia est di Napoli, da sempre tifoso ed appassionato
Vive in Trentino, dove si è formato e lavora come Infermiere