Social e tifosi – Spopola l’hashtag #Ancelottiout
La rabbia dei tifosi partenopei monta sui social e il colpevole oggi è il Mister.
Dalle stelle alle stalle, risultati che non arrivano, i social sono invasi dalle proteste dei tifosi. Oggi il mezzo di comunicazione più veloce e più efficace, il polso della situazione in tempo reale, i social ci raccontano di una tifoseria davvero esasperata. Il mister Ancelotti ha fatto proclami, ci ha raccontato che il secondo posto non bastava più e che si sarebbe lottato per lo scudetto.
Invece oggi il Napoli si ritrova a -11 dalla vetta e non dovrebbe essere là. Perché la rosa del Napoli è forte, la società è stabile e perché, seppure le dirette avversarie sono forti, il Napoli non è scarso. “Ciò che non è accettabile è come questa squadra non riesca a gestir palla nonostante i tanti interpreti di qualità, non è accettabile che il Napoli conceda tanto campo agli avversari ad ogni loro avanzata, non è accettabile che non ci siano sincronismo ed intensità in una fase difensiva anche nelle letture più banali, come nel caso del gol di Zaniolo, nato da un lancio di 50 metri e con il Napoli terribilmente impreparato“. Ecco cosa dice Calciomercato.com parlando della situazione Napoli.
Ed ecco che riecheggia ovunque l’hashtag: #Ancelottiout.
La soluzione portata da un vento malevolo e disfattista, spira forte e arriva dalle vedove di Sarri, dai tifosi mai contenti. Ma al momento una decisione di pancia sarebbe la peggiore. Non si può buttare tutto all’aria sull’onda emotiva dei risultati negativi, serve serenità e volontà di salvare quello che resta di una campagna acquisti onerosa. Ma soprattutto di un importante impegno profuso da società e tifosi nel sostegno alla squadra.
Non basta più fermarsi a fine partita a ragionare sugli errori arbitrali, sulle dichiarazioni dei singoli e sugli eventuali torti subiti direttamente e indirettamente. Il Napoli ieri ha sbagliato tanto, due traverse e un palo possono essere sintomo di sfortuna ma anche di imprecisione.
A questo punto deve essere forte la società e deve chiedere una svolta all’allenatore. Solo De Laurentiis può prendersi la responsabilità e sapere se effettivamente il tempo di Ancelotti al Napoli è finito. Se la squadra non segue più chi dovrebbe guidarla al meglio delle sue possibilità e conoscenze. Se esistono ancora margini per continuare occorre unirsi e ricominciare da quanto di buono si è visto nel gioco azzurro. Altrimenti occorre davvero prendere una dolorosa decisione. Solo con la chiarezza si può salvare una stagione che al 3 novembre appare sempre più compromessa