“Liberi di tifare”: la Curva B non canta più
La Curva B lancia il messaggio “liberi di tifare”
In tutto questo periodo buio per il Napoli di De Laurentis c’è qualcuno che ha sempre brillato e vuole continuare a farlo: i gruppi della Curva B vogliono sentirsi “liberi di tifare”.
Annuncio del silenzio all’esterno dello Stadio San Paolo
La protesta è contro le multe e le diffide arrivate ai tifosi che guidano il tifo nello storico settore dello Stadio. Tantissimi volantini sono stati distribuiti ieri all’esterno del San Paolo prima dell’inizio del match. Questo è quanto viene riportato:
“I gruppi della Curva B vi scrivono con la speranza che questo non sia un “addio” ma un “arrivederci” alla nostra gradinata.
Con la scusa del regolamento d’uso, dopo anni, ci stanno multando se sventoliamo una bandiera con il piede poggiato alla balaustra, o peggio ancora, diffidando se col megafono cerchiamo di coordinare il tifo della Curva che ha fatto innamorare tanti bambini di questa maglia (forse anche di più dei risultati sportivi).
Sacrificare una vita per la nostra passione ed essere ripagati in questo modo è a dir poco assurdo!
Ci riteniamo una Curva sana, che senza mai chiedere contropartite ha fatto dell’amore per questi colori un motivo di vita, e pur avendo a cuore le sorti del Napoli, per la nostra dignità, siamo costretti, dalla partita col Genoa a fermarci affinché prevalga il buon senso e ci consentano di vivere la curva come piace a noi, con le bandiere, i cori e l’aggregazione, senza la quale non ha senso proseguire il nostro percorso!“.
Napoli-Salisburgo
Già nella partita contro il Salisburgo essere in Curva B è stato differente. Non una bandiera sventolante, nemmeno un coro. Solo silenzio. Non si erano mai sentiti i cori dei tifosi avversari dal settore ospiti arrivare fino a lì.
Nato e cresciuto nella periferia est di Napoli, da sempre tifoso ed appassionato
Vive in Trentino, dove si è formato e lavora come Infermiere