Casanapoli in TV – Rizzoli ammette l’errore, per Bonfrisco sono piccoli passi nella giusta direzione
Si è svolto oggi l’incontro organizzato tra i club di Serie A e arbitri per parlare di VAR e chiarire i vari regolamenti dopo il caos delle ultime settimane. Tra le numerose situazioni prese in analisi dal designatore Nicola Rizzoli ci sono anche alcuni episodi lamentati dal Napoli.
Questa la risposta di Rizzoli ai giornalisti che gli chiedevano se Giacomelli avesse sbagliato durante Napoli Atalanta.
“Certamente l’arbitro doveva fermare il gioco perché hanno ravvisato insieme, con la collaborazione dell’assistente, un eventuale fallo dell’attaccante con il braccio. Dal punto di vista delle opportunità dà un vantaggio e poi in quella zona del campo non è molto opportuno e allo stesso tempo, nel momento in cui avviene la punizione dell’assistente la palla sul campo era in mano al portiere e l’arbitro in quel momento ha preferito dare il vantaggio. e questo è sicuramente un errore, indubbiamente. Il Var ha verificato quanto visto in campo in sede di gara: cioé che il braccio fosse andato a sbattere sul viso. Da regolamento quando il braccio tocca o colpisce il viso, addirittura con eccessiva forza sul viso, può essere fallo giallo o rosso. Quello è un episodio che poteva essere valutato ma sicuramente doveva essere fermato il gioco”.
In questa fase di rodaggio delle nuove regole, ci sono stati più errori del previsto da parte vostra?
“Più errori del previsto senza dubbi ci sono stati più errori che si potevano evitare. E’ parte del cambiamento, e anche del fatto che quando si cambiano le cose ci vuole il tempo per metabolizzarle e riuscire ad interpretare nella maniera più giusta. La decisione di un arbitro viene presa in meno di un secondo e quindi deve essere un processo meccanico e quindi per chi arriva da tanti anni di esperienza non è facile”.
Il Mister Ancelotti è stato estremamente deciso nel suo intervento durante l’incontro, come ripreso dalle telecamere de “Il Corriere dello Sport”
Ancelotti: Hanno sbagliato in Napoli – Atalanta?
Rizzoli: Si il gioco andava fermato sicuramente.
Ancelotti: Bene, dopo questo potrei fermarmi e andare via perchè sono contento di sentirvi dire che avete sbagliato. Il problema secondo me è solo uno: abbiamo parlato di regolamento e il regolamento è abbastanza chiaro. Quello che è difforme diventa l’interpretazione, quindi l’arbitro può dare un’interpretazione, noi tante volte siamo di parte e possiamo dare un’altra interpretazione”.
Ma il problema principale è chi arbitra le partite.
“Questo vogliamo sapere. Perchè la mia impressione è che a volte le partite le decida il Var, infatti in alcuni commenti si legge che il Var dice “per me era rigore”. No, secondo me non deve essere. E’ l’arbitro che deve decidere le partite e ti dirò di più : nelle designazioni, tanto per fare i nomi, Rocchi arbitra la partita, Orsato arbitra la partita… altri arbitri con meno esperienza sono più condizionati dal Var. Allora può essere pure che un A-Var con esperienza, decida lui come arbitrare la partita e questo è sbagliato perchè altrimenti gli arbitri non crescono. Io voglio essere sicuro che è l’arbitro sul campo a decidere la partita. E allora se c’è un episodio controverso, il Var non può dire “per me era rigore”. Sulle situazioni oggettive, si: avete detto “il fallo in attacco è sempre mano, allora non c’è bisogno che l’arbitro vada a rivedere. Ma con episodio controverso dentro l’area; un gomito che sia in una posizione o un’altra, non lo può decidere il Var. Il Var deve essere uno strumento di supporto della decisione dell’arbitro.
Entrambi gli interventi danno degli spunti interessanti: il primo è un’ammissione di errore da parte di Rizzoli. Angelo Bonfrisco, in qualità di ex – arbitro cosa ne pensa?
“Intanto, vorrei fare un’analisi generale: l’azienda calcio non può arrivare alla dodicesima giornata con dei dubbi sull’utilizzo del Var, su chi decide in campo (var o arbitro) e non si ha chiarezza sui tocchi di mano. Credo sia importante che quando ci sono tante cose che non vanno bene dal punto di vista della comunicazione e un regolamento che va digerito per quello che è… io sfrutterei le domeniche di campionato proprio per fare in modo più frequente questi incontri. Dopodichè sulla costruzione degli episodi, incontrandosi magari anche una volta al mese si capisce esattamente qual’è l’interpretazione degli arbitri. Questo per dare più distensione e per dare un servizio migliore agli allenatori e a tutti quelli che oggi sono intervenuti. Perchè i dubbi sono tanti e grande è la confusione. Non è da Serie A, non è professionale e sicuramente non è per un campionato come il nostro.
Detto questo, tornando sugli episodi, ho visto molta disponibilità nel darei particolari anche se a volte Rizzoli ha un po’ sviato il problema.
Ancelotti ha sollevato due problemi: una è l’importanza del Varista che se più esperto può condizionare l’arbitro in campo, e questo non è previsto dal protocollo, non piace a nessuno e io sono dell’idea che il Varista debba essere uno che fa un mestiere a se e non uno che poi possa anche arbitrare una partita. Magari col tempo ci arriveremo, già abbiamo arbitri dismessi dall’arbitraggio in campo che se ne occupano.
Mentre invece, sul caso specifico del fallo/rigore di Napoli – Atalanta, Rizzoli non si esprime in maniera tecnicamente precisa. Lui dice “l’arbitro commette un errore, doveva fermare il gioco“; in questo modo Rizzoli salva la decisione dell’arbitro nell’interpretazione. Con le sue parole fa capire che la decisione di Giacomelli doveva essere o di fermare il gioco per il fallo di Llorente o dare il rigore per il fallo sul napoletano. L’unico errore che ha ammesso da parte dell’arbitro è che non ha preso una di queste due decisioni: quindi che non ha fermato il gioco.
In ogni caso è importante che il designatore Rizzoli abbia fatto un’ammissione di errore, sono dei piccoli passi nella giusta direzione.