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Riscatto Mertens, il record di Hamsik è ad un passo

Juventus Napoli

L’uomo della Champions è lui, Dries Mertens. Il giorno dopo il pareggio del Napoli sul campo del Liverpool, il Corriere dello Sport dedica ampio spazio al calciatore del Napoli

L’uomo della Champions è lui, Dries Mertens. Il giorno dopo il pareggio del Napoli sul campo del Liverpool, il Corriere dello Sport dedica ampio spazio al calciatore del Napoli.

In silenzio in campionato dalla partita con il Brescia, sette giornate e sessanta giorni oggi, ma in Champions è una sentenza. E sono 117, vostro onore: sì, complessivamente è questo il computo dei gol azzurri del pittore fiammingo con la faccia da scugnizzo.

Sono 117 le reti complessive in azzurro, l’ultimo al cospetto di quel gigante di Alisson che gli ha permesso di scalare ancora un po’ la classifica dei cannonieri di sempre del Napoli in tutte le competizioni.

Ora sono 4, le reti che lo dividono da Hamsik e dal record: 117 lui, dicevamo, e 121 Marek. Che tra una decina di giorni sarà al San Paolo, in occasione dell’ultima della fase a gruppi con il Genk in programma il 10 dicembre, per il grande saluto mai consumato.

La notte di Mertens

E allora, la notte di Mertens: 1-1, una gran bella risposta della squadra e anche del signore in questione. E al diavolo le polemiche collettive e la questione del contratto, in scadenza a giugno 2020, come chiunque si muova nei meandri del calcio sa perfettamente.

Ieri a Liverpool, nel tempio di Anfield, hanno detto tutti così: presente. Di grande personalità sia la prestazione sia la risposta della squadra.

Proprio come l’urlo di Dries, il numero 14 in Champions con il Napoli: uno squillo, un acuto degno dei Tenori del tempo che fu. Proprio nel giorno dell’addio al calcio di Lavezzi, grande protagonista di altre notti di coppa.

Ottavi e contratto

Magari è proprio lui che Lovren brucia di testa sul pareggio dei Reds, ma non è che al futuro recordman si possa chiedere anche di contrastare un gigante di 188 centimetri in difesa.

La qualificazione agli ottavi, sebbene fosse anche l’ultimo regalo prima di un eventuale addio, però sì: il Napoli ha bisogno come la manna dei suoi gol, delle sue idee, dei suoi stralci di genialità. Ma anche del cuore ammirato ieri: al servizio della squadra, al servizio dei compagni.

Non resta che giocare con il Genk. Non resta che passare il turno. E abbracciare Hamsik: magari con la corona.

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