Napoli,caso multe:”I Giocatori rifiutano l’arbitro designato”
Napoli – I giocatori rifiutano l’arbitro designato
Il Napoli non sta vivendo di certo uno dei suoi periodi migliori.
Una vittoria in campionato che manca da circa due mesi ormai ed un’armonia che non riesce più a ritrovarsi. Ma il Napoli è impegnato anche fuori dal terreno di gioco, nelle aule di un tribunale.
Si tratta del caso legato alle multe dovute all’ammutinamento post Salisburgo.
C’è una vertenza in corso e l’edizione di Tuttosport rivela nuovi aggiornamenti circa la situazione:
in particolare alcuni legali hanno rifiutato Piacci come arbitrato designato dal Napoli.
Una ricusazione che porterà ad allungare i tempi di risoluzione del caso legato alle multe ai giocatori. Ciò comunque non esclude la possibilità di una conciliazione tra le parti; il quotidiano però riporta che ciò allungherà i tempi per una decisione.
Tuttosport pertanto riferisce che la ratio della richiesta ha come fondamento le linee guida dell’arbitrato internazionale; linee che prevedono che l’arbitro non può avere più di tre incarichi negli ultimi due anni; Piacci, l’arbitrato scelto, ha già ricevuto la nomina per 25 incarichi, compreso quello relativo a Higuain.
Nel caso relativo al Napoli, sarebbe sintomatica una stretta vicinanza ma il giudice deve essere indipendente e l’arbitro di parte deve comportarsi come un giudice. Da ciò la ricusazione, che allunga i tempi.
Ecco testualmente quanto riportato da Tuttosport
“Ma può bastare solo il lavoro sul campo? No, fino a quando la squadra dovrà parlare quotidianamente con gli avvocati. Una conciliazione tra le parti non è da escludere, ma la situazione è al momento delicata, tanto che alcuni legali hanno ricusato il giuslavorista Bruno Piacci designato dal Napoli per l’arbitrato relativo alle multe. La ratio della richiesta ha come fondamento le linee guida per l’arbitrato internazionale. Il regolamento internazionale prevede che un arbitro non può avere più di tre incarichi nel corso di due anni, è Piacci era già stato nominato per 25 volte, compreso il caso Higuain. Nel caso dell’arbitro del Napoli, una nomina fatta così tante volte, sarebbe sintomatica di una stretta vicinanza. Ma il giudice deve essere indipendente e l’arbitro di parte deve comportarsi come un giudice. La ricusazione dell’arbitro nominato dal Napoli diluisce di più i tempi per una decisione”
Laureata in Giurisprudenza nel 2003 all’Università degli studi di Napoli “Federico II°”.
Ha conseguito l’abilitazione di Avvocato nel 2009.
Dedita alla professione forense, è una grande appassionata di calcio e del Napoli.