Il Campionato del Napoli dalla A alla Z – Harakiri nel finale contro la Lazio ma netti segnali di ripresa con la Coppa Italia dietro l’angolo
Il Campionato del Napoli dalla A alla Z si apre con un altro lunedì meditativo per i tifosi azzurri che hanno fatto i conti con l’ennesimo sfortunatissimo ed incredibile ko, questa volta contro la Lazio all’Olimpico di Roma
Nonostante una prestazione in crescendo da parte di Insigne e soci, un errore clamoroso di Ospina nel finale ha regalato la palla gol ad un cinico Immobile che ha colto la ghiottissima occasione per matare ancora il ciuccio. L’asinello partenopeo si lecca le ferite ma è tutt’altro che morente, anzi: il bicchiere resta mezzo vuoto in quanto a risultato e consueti errori-orrori individuali ma la strada da perseguire è quella giusta. Tutti i dettagli del weekend e del match contro la Lazio nel Campionato del Napoli dalla A alla Z!
A come A sapè mi facevo i fatti miei
Quante volte lo avrà pensato Gattuso, o almeno noi sicuramente. E’ semplice parlare adesso, speriamo sia un po’ più complicato farlo con il passare del tempo. Si sapeva infatti che la causa Napoli sarebbe stata una bella gatta da pelare ma Ringhio ne era cosciente al massimo e lo dichiarò anche in sede di presentazione a Castel Volturno, innescando la reazione compiaciuta e divertita con tanto di occhiolino del presidentissimo De Laurentiis. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare ed i ringhio a ringhiare insomma e siamo certi che la sua sia stata la miglior scelta fatta in quel momento. E lo stesso ovviamente, vale anche per il Napoli.
B come Braccato
Torniamo alle questioni di campo in questo Campionato del Napoli dalla A alla Z e vi avviso, prendete tutti un bel maalox che ce ne sarà bisogno per arrivare fino in fondo, alla lettera Z. Sale sulle ferite, il dito nella piaga: insomma, chiamate i 90′ di Roma come volete, fatto sta che stiamo ancora soffrendo. Un po’ come Arek Milik che proprio non trovava spazi in particolar modo nel primo tempo, quando è stato costantemente braccato da quattro uomini in maglia biancoceleste appena toccava palla. La dura legge del bomber: bene ma non benissimo.
C come Caos
Al maalox aggiungete anche una camomilla, perchè con la lettera C ci avviciniamo alle dolenti note. C’è chi avrebbe scommesso in una prova da standing ovation contro la Lazio, con goleada di Immobile eppure fino all’82’ gli equilibri regnavano in campo all’Olimpico, con il Napoli che ha persino sfiorato molteplici volte il gol tenendo il possesso palla e stampando come di consueto anche la sfera sul palo. Che qualcosa però già in avvio non andasse lo si era capito al 42′, quando Mario Rui invece di spazzare regala un assist agli avversari, con una palese incomprensione tra Ospina e Di Lorenzo. Preludio a ciò che sarebbe accaduto nella ripresa. Volare subito alla D per l’estrema unzione.
D come Disastro
Minuto 82′. La gara volge ormai al termine, la stanchezza regna sovrana ma il Napoli sta gestendo bene il campo, cercando di aumentare ritmo e possesso per provare finalmente a sbloccare il risultato. Mal che vada si porta a casa un punto importante, che comunque dà morale e smuove un po’ la classifica. E invece no, ecco l’errore che stranamente era mancato e che tanto avevamo visto al cospetto dell’Inter. Infortunio clamoroso di Ospina che cede il pallone ad Immobile, bravissimo a non mollare la presa e la posizione, con Di Lorenzo che riesce a posizionarsi in rete ma che invece di spazzare via la sfera, la getta in gol. Il ciuccio è ferito ma non è morto dicevamo in avvio, ma questa volta si è fatto davvero male. Noi persino di più.
E come Edema
Si legge edema, si legge un’altra partita senza Kalidou Koulibaly. Ci eravamo preoccupati molto nelle scorse rubriche del Campionato del Napoli dalla A alla Z ma puntualmente ci pensa Gattuso in conferenza stampa a chiarire la situazione: “Gli abbiamo fatto fare un’ecografia che ha evidenziato ancora un po’ di edema: a me non piace rischiare i calciatori, contro la Lazio è indisponibile, vedremo la prossima settimana” (LEGGI LE SUE PAROLE). Ed adesso ce n’è bisogno davvero più che mai poichè in difesa c’è una vera e propria emergenza con Mario Rui out per squalifica (LEGGI I DETTAGLI). Daje K2, recupera in fretta, ti aspettiamo!
F come Filotto
Negli ultimi anni mai una classifica era stata per il Napoli così impietosa. Non so voi, ma io faccio ancora fatica a studiarla, ammirarla, guardarla: la lascio lì, sulle pagine del nostro giornale on line o sulla mia app preferita, in attesa di tempi migliori. Eh sì, alla fine siamo solo all’inizio del girone di ritorno, ci sono ancora tantissime gare da disputare e tutto è possibile. Certo che se non si inizia a vincere l’impresa diventa davvero ardua ma addà passà a nuttata e basta solo un bel filotto di successi per smuovere entusiasmo e graduatoria. Lo ha detto anche Gattuso: prendere esempio dalla Lazio e non abbattersi (LEGGI LE PAROLE DI GATTUSO IN CONFERENZA) anche perchè, dopo la Coppa Italia il San Paolo sarà pronto ad essere più infuocato che mai per accogliere Fiorentina e Juventus. Una doppia prova del nove di tutto rispetto: preparate sale, cornetti ed amuleti.
G come Gattusocontrotutti
Non solo dolenti note in questo Campionato del Napoli dalla A alla Z ma da amanti del calcio ed inguaribili romantici, è giusto osservare, soffermarsi ed analizzare anche ciò che di bello e buono c’è stato all’Olimpico. Lì, in panchina, c’è qualcuno che strappa sempre un sorriso ed un consenso spontaneo. E’ Rino Gattuso che non ha smesso di urlare ed incitare i suoi ragazzi dal primo al minuto 93, scuotendoli nei momenti più intensi e dando loro la giusta carica anche dopo il gol subìto. Ma non solo: il suo abbraccio ad Ospina è stato stupendo, un gesto semplice ma intenso, forse proprio ciò che mancava agli azzurri in questi mesi turbolenti. Ma niente spoiler, ne parleremo ampiamente tra pochissimo.
H come Hysaj
Eh sì, il calcio fa strani scherzi e mai avrei immagino che potesse succedere una cosa del genere. Mi perdonerete ma devo fare i complimenti ad Elsi Hysaj. Sì, proprio lui, fortemente criticato da tifosi ed addetti ai lavori, più e più volte vicinissimo alla cessione e con la valigia pronta sin da Dimaro. Eppure, negli ultimi big match contro Inter e Lazio per cause di forza maggiore tra defezioni, squalifiche ed infortuni si è ripreso la fascia destra a causa, con una buona prestazione in entrambe le fasi (LEGGI LE PAGELLE DI CASANAPOLI). Persino pelle d’oca con i cambi di gioco, dribbling, sombrero e cross precisi per la testa di Milik con il rinnovo nell’aria (LEGGI LE ULTIMISSIME). Inaspettato.
I come Iella
I pali. Gli errori, anzi, gli orrori individuali. Gli infortuni dei portieri. Le defezioni. I gol, paradossali, subiti sempre nel miglior momento del Napoli. Insomma, non fa bene appellarsi alla sfiga e trovare un alibi ai propri errori nella iella, ma resta lapalissiano che la Dea bendata stia guardando ben oltre l’ombra del Vesuvio. Che su Ospina riecheggiasse un alone di sfortuna poi, lo si è capito già al 13′ quando in uno scontro di gioco si fa male alla testa. Di nuovo. Qualche minuto dolorante ed accasciato e poi tutto per il meglio. Gol preso a parte, quasi.
L come Legami
Dieci mesi. E’ il lasso di tempo più o meno da luglio a maggio che compone una stagione calcistica. Quaranta settimane dove si condivide tutto: quotidianità, problemi, emozioni, stati d’animo, entusiasmi, nervosismi, fino a costruire insieme le proprie sorti. Si diventa una grande famiglia allargata, dentro e fuori dal campo ma non è scontato sia sempre così. Subentrano le peculiarità caratteriali e ci sono persone che arrivano in poche settimane lì dove altri in anni non erano riusciti ad ottenere la stessa empatia. E’ questo il caso di Rino Gattuso che da uomo spogliatoio quale è, nei primi 30 giorni della sua esperienza azzurra ha sempre avuto la parola perfetta nel momento perfetto per i suoi ragazzi. E quando le cose vanno male si continua a lavorare e soprattutto, si fa gruppo. L’abbraccio ad Ospina a fine gara è un riassunto perfetto del suo immenso valore umano prima che professionale e sportivo, così come le scuse del portiere in mixed zone (LEGGI QUI LE SCUSE DI OSPINA) ad evidenziare come ora e solo ora, il Napoli si stia comportando da squadra. Da vera squadra.
M come Meritava il gol
Nota di colore come sempre in questo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z. La palma di miglior azione del match contro la Lazio la vince il brasilianissimo Allan che al 33′ ci ha risommerso per un giro di lancette ai tempi, ancora non troppo lontani, di un Napoli scatenato che sapeva come farci divertire. In un momento di poca brillantezza, decide di fare tutto da solo: sombrero, dribbling e via, palla al piede, saltando avversari come birilli ed arrivando nei pressi della porta di Strakosha. Tutto bellissimo, tranne il tiro, ovviamente. Ma va bene così, quel fendente meritava sicuramente sorte migliore. E bravo a te, Allan, che sei sempre tra gli ultimi a mollare e tra i primi a mordere le caviglie degli avversari.
N come Noemi
Torniamo seri per qualche minuto in questo nuovo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z. Il match contro la Lazio infatti, ha visto un momento davvero speciale, che forse è passato in secondo piano rispetto alle questioni di campo. Ad accompagnare i giocatori al loro ingresso in campo c’era anche la dolcissima Noemi, che lo scorso 5 maggio fu colpita da un proiettile vagante a Napoli. La sua unica colpa è stata quella di essere in quel maledetto giorno, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nessuno dovrebbe vivere quel dramma, ancor meno alla sua età. Noemi per fortuna ce l’ha fatta e dopo otto mesi era all’Olimpico con una splendida coroncina ed un sorriso segnato dal dolore ma mai spento. E’ questo il calcio che ci piace, sono questi i momenti che resteranno ben impressi nella nostra memoria, ben oltre una vittoria o una sconfitta. Bentornata piccola Noemi!
O come Out
Mertens, Koulibaly, Malcuit, Maksimovic poi anche Younes e Meret solo per citarne alcuni. Sono gli indisponibili del Napoli che nelle ultime settimane e non solo hanno fatto penare Gattuso, rendendogli vita ancor più difficile. Un centrocampo confuso, una difesa in piena emergenza e che peggiora ogni partita tra squalificati ed acciaccati fino ai lungodegenti di lusso: la situazione in casa Napoli non è delle più semplici ma per fortuna il calciomercato con l’arrivo di Demme e Lobotka ormai chiuso, sta dando una grande mano (LEGGI LE ULTIMISSIME). C’è chi invoca il bomber che fa la differenza, chi un rinforzo al centro della difesa: insomma, il tempo c’è e non va sprecato, fatto sta che qualcosa si deve muovere. Per forza.
P come Perugia
Il tran tran della stagione azzurra e del mese di gennaio impone ad Insigne e soci settimane ricche di impegni, così come scandiscono anche gli appuntamenti sempre più frequenti del Campionato del Napoli dalla A alla Z. Domani infatti, si scende nuovamente in campo per gli ottavi di Coppa Italia: al San Paolo arriva il Perugia, gara più che alla portata dei partenopei ma come sempre da non sottovalutare. L’occasione giusta per qualche esperimento e per gettarsi alle spalle il momento no, per un cammino che potrebbe rivelarsi molto importante per l’andamento di una stagione molto particolare. Insomma, appuntamento a domani, con tutto l’ottimismo e la concentrazione che necessita il Napoli in questo periodo…scongiuri a parte.
Q come Quattro Quattro Due
Versatile, tecnico, intelligente e rapido: è questo il Napoli che porta la firma di Gattuso anche se c’è bisogno ancora di un po’ di tempo per vederne la vera identità. Qualcosa si inizia già ad intravedere in particolar modo sull’impronta che l’ex Milan vuole dare alla squadra, in primis che non sia mai doma in particolare nei momenti di difficoltà. Anche i cambi lo attestano, quando ha trasformato il suo undici in un 4-4-2 molto offensivo e mutevole al gol subito. Qualche critica però non è mancata per i cambi per molti “tardivi”: “Se la squadra fa quello che chiedo non ho bisogno di cambiare nulla” ha tuonato in conferenza stampa (LEGGI LE SUE PAROLE). Come sempre, chapeau.
R come Rinforzo
In questo nuovo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z abbiamo parlato di indisponibili, di Gattuso, di Demme, persino di Hysaj e non potevo esimermi di spendere due parole accorate per il capitano Lorenzo Insigne. Senza Mertens, con pochi palloni per Milik e con un Callejon in un periodo non brillante, deve prendersi ancora una volta sulle spalle il peso dell’attacco facendosi portavoce della grinta della squadra e non solo. Duplice il lavoro in campo, sia come terminale offensivo che in difesa, quando spesso ripiega per dare manforte ai compagni. Insomma, un elemento prezioso che quando è in forma, può mettere in difficoltà chiunque…anche il sempre fortunato Strakosha.
S come Segnale interrotto
“Gattuso telecomanda i suoi dalla panchina” si è sentito dire nella ripresa durante la telecronaca di Lazio-Napoli. verissimo. Ringhio si sbraccia ed urla per tutti i 95′ di gioco per dare indicazioni agli azzurri e manovrarli a mmò di joystick in particolar modo quando sono in confusione e non vedono la cosa più semplice da fare, il compagno più vicino smarcato o la soluzione più ovvia da chiamare in causa per innescare il contropiede. Qualcosa però evidentemente non ha proceduto in maniera fluida ed Immobile ne ha approfittato. Segnale interrotto, alla prossima.
T come Tacchetti
Chiacchierati, criticati, messi sotto la luce pungente dei riflettori all’ombra del Vesuvio. Sono loro, i tacchetti utilizzati dai calciatori del Napoli nel breve lasso di tempo dal big match contro l’Inter a quello contro la Lazio. Hanno persino rubato la scena ai super gol di Immobile, al turn over portieri in casa azzurra ed anche allo scontro in panchina Inzaghi-Gattuso: la domanda da un milione di dollari nel pre partita è stata se i partenopei avessero cambiato proprio le scarpette, evitando così scomodi scivoloni. In senso lato ed in quello letterale ovviamente. Missione ahimè riuscita a metà, almeno fino all’82’.
U come Ufficialità
Lento lento, lemme lemme, a Napoli arriva Diego Demme. L’ufficialità ce la regala il presidentissimo De Laurentiis poco prima della gara contro la Lazio, con il consueto tweet postato sui canali social partenopei che presenta l’arrivo del neoacquisto tanto atteso (LEGGI QUI LA NOTIZIA). Anche il Lipsia non è da meno augurandogli un grande in bocca al lupo per la sua novella avventura (LEGGI IL MESSAGGIO), con il giocatore che nella giornata di ieri ha fatto il suo esordio in allenamento a Castel Volturno (LEGGI IL RESOCONTO), in preparazione per un posto da titolare nello scricchiolante centrocampo partenopeo. Ad maiora!
V come Verde militare
Lo possiamo dire a gran voce nel finale di questa nuova puntata del Campionato del Napoli dalla A alla Z: ci eravamo illusi. Eh sì, perchè quando il Napoli è sceso in campo all’Olimpico con quella maglia verde militare, sembrava che fosse tutta un’altra musica. Il mimetismo, la guerra, la garra, gli occhi di tigre, il fuoco che alimenta le belle speranze di gettarsi alle spalle il periodo no proprio contro una delle sorprese della serie A erano gli ingredienti perfetti di un sabato che si preannunciava positivo. Ed invece niente: il verde militare ha lasciato posto ad un color prato rinsecchito ed all’ennesima assurda batosta. Monocromia portami via, rivoglio l’azzurro, ah.
Z come Zizzania
Non potevamo non finire questo Campionato del Napoli dalla A alla Z odierno con un po’ di polemica pepata che sempre ci piace. Non vogliamo guardare Oltremanica e neanche direzione Premier. Tanto meno verso la mole antonelliana, tra traditori e tradimenti. Ci soffermiamo però sulle parole del Corriere della Sera che svelano un ricco retroscena. Sembra infatti che Carlo Ancelotti suggerì al Presidente De Laurentiis di cedere Mertens e Callejon durante la sessione estiva di calciomercato ma il numero uno del club azzurro non gli diede ascolto (LEGGI L’INDISCREZIONE). Per fortuna, aggiungerei. Lungi da me commentare oltremodo: lascio a voi ogni considerazione in merito e rinnovo soltanto un appello. Che questa pagina sia definitivamente voltata ed ora concentriamoci solo sulle sorti della squadra azzurra raccogliendo tutti in un immenso e costante Forza Napoli!!!
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.