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Lutto nel mondo del calcio: è morto Luciano Gaucci storico presidente del Perugia

Luciano Gaucci, storico presidente del Perugia, imprenditore romano (vicino anche all’acquisizione del Napoli sia pre che post fallimento) è morto nella giornata di oggi a Santo Domingo

Luciano Gaucci, storico presidente del Perugia, imprenditore romano (vicino anche all’acquisizione del Napoli sia pre che post fallimento) è morto nella giornata di oggi a Santo Domingo

Lutto nel mondo del calcio: nella giornata di oggi si è infatti spento Luciano Gaucci, storico nome del pallone italiano e non soltanto. L’imprenditore romano, classe ’38, dopo gli esordi nel mondo dello sport con l’ippica, è stato presidente del Perugia per tredici anni. In quello che può a tutti gli effetti considerarsi un ciclo d’oro per gli umbri.

Infatti durante le stagioni in Serie A la squadra raggiunse la semifinale di Coppa Italia 2002-2003 e la partecipazione alla Coppa UEFA 2003-2004, successiva alla vittoria della Coppa Intertoto 2003, primo trofeo importante della società. È stato anche proprietario della Viterbese (dal 1997 al 2000 con una promozione in C1), Catania (dal 2000 al 2004 con una promozione in B) e Sambenedettese (dal 2000 al 2004 con 2 promozioni dalla Serie D alla C1).  Le sue idee erano rivoluzionarie: fu uno dei primi a chiedere alla Federazione l’ammissione di una squadra femminile. Credeva molto nel valore delle donne sportive: infatti volle a tutti i costi che Carolina Morace allenasse la “sua” Viterbese. Chiamò anche il figlio di Gheddafi nel Perugia.

Lo storico e vulcanico presidente della squadra umbra da anni si era trasferito a Santo Domingo.  Trasferitosi nel centro America per via di alcune vicende giudiziarie subite in Italia. Nel suo paese, però, ha potuto fare ritorno a partire dal 2009, dopo aver patteggiato la pena di tre anni per bancarotta fraudolenta.

Gaucci fu molto vicino anche all’acquisizione del Napoli. Successe prima che il Presidente Aurelio De Laurentiis riuscisse ad acquistare il club azzurro dalla curatela fallimentare. Gaucci presentò un progetto, ma la Covisoc non glielo permise, sbarrandogli definitivamente la strada.

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