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Il Mattino: “Brexit, campioni a rischio”

Premier League mattino

Il focus del Mattino sull’edizione riguardante gli effetti della Brexit sul calcio inglese

La Brexit è ormai realtà. Il Regno Unito è fuori dall’Unione Europea. Il Mattino nella sua edizione odierna riporta alcuni dati interessanti. Anche il mondo del calcio non è esente dagli effetti della Brexit. Ci sarà la rivoluzione nel campionato inglese, con nuove norme che disciplineranno lo sport più amato e seguito al mondo nella sua culla.

Riduzione del numero di stranieri: i club non ci stanno

Uno dei primi effetti della Brexit in Premier League è la riduzione del numero di calciatori stranieri presenti nelle rose. I club, soprattutto quelli più prestigiosi e ricchi, tentano di ribellarsi a questa decisione.

“I club sognano di continuare a fare quello che facevano prima come se referendum e due elezioni anticipare a Londra non siano mai avvenute. Un libero mercato globale in cui chiunque abbia un contratto con uno dei suoi 20 club verrà concesso un permesso. La Fa dice di no. O meglio, potrebbe anche dare disponibilità a questa concessione ma a un patto: un aumento da 8 a 12 del numero minimo di giocatori cresciuti in casa“.

“Significa che gli stranieri diventerebbero 13 (su una rosa di 25 giocatori). Il governo vede la Brexit come un’opportunità per promuovere giovani talenti inglesi. Ma i club non vogliono vincoli di questo tipo”.

Permesso di lavoro solo per i calciatori di Nazionalità più prestigiose

“La Federcalcio inglese ammette senza problemi la possibilità di mettere sotto contratto atleti che abbiano disputato almeno il 30% di gare della propria nazionale nelle ultime due stagioni, a patto che si tratti di una squadra della top ten Fifa. Insomma, un ulteriore maniera per dividere i più ricchi da quelli meno ricchi”.

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