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CdS – Gattuso: i giochi si stanno riaprendo, non possiamo distrarci

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Gattuso: i giochi si stanno riaprendo, non possiamo distrarci.

C’è vita anche quaggiù, Gattuso: i giochi si stanno riaprendo. Adesso non possiamo distrarci, in quello che sino a dieci giorni fa sembrava un deserto intorno.

Poi è stato piantato un fiore in quel terreno arido e il Napoli ha scoperto la sua «primavera».

«Certo che si può dire – e anche scrivere – che per la Champions ci siamo anche noi».

Rino Gattuso sa dove posare il suo sguardo, in quel panorama che ora brilla di luce propria, ha persino riacquisito i suoi colori naturali, e che induce all’ottimismo più sfrenato, anche se l’Atalanta è a dodici punti e la Roma ancora a nove.

«Si sta riaprendo il campionato. Ma noi dobbiamo prima evitare questa trappola che si chiama Lecce, e poi continuare, continuare e continuare».

Ma il Napoli è riemerso da se stesso, dalle sue inquietudini, ha rimosso dall’anima quell’eco stonato d’una notte «brava» che Insigne ha catalogato come «un casino collettivo in cui ognuno ha le proprie colpe» .

In uno stadio che Gattuso potrà vivere a modo suo. «Abbiamo ricreato entusiasmo e già questo mi sembra un bel passo avanti.

Però dobbiamo vincere, sapendo di affrontare un Lecce che gioca bene, che è capace di venire a palleggiarti in faccia, che è stato capace di restare imbattuto con Juventus e Inter.

Voglio vedere ancora e sempre la sana cattiveria che può spingerci a guardare la classifica».
Caccia al terzo successo di fila in campionat.

Il concetto è semplice, e sta dentro a quello che sembra quasi un mantra.

«A Marassi, dopo i primi venti minuti, siamo andati in difficoltà perché abbiamo smesso di muoverci.

E invece dobbiamo creare le linee di passaggio e non aver paura, trasformando una rimessa laterale degli avversari in un assedio.

E’ vietato aver paura, perdere la sicurezza, e semmai si deve sempre credere in noi stessi».

E’ impossibile andare a leggere in quella palla di cuoio che ha smesso di offrire rimbalzi irregolari,  però adesso s’intravede una luce che sa di speranza.

L’Europa League è a portata di Napoli, il resto viene avvolto nel mistero di una stagione ancora lunga,  ma fronteggiabile che può schiudere le porte della Champions.

Io ho un contratto di un anno e mezzo con delle opzioni, però il mio obiettivo è pensare a Lecce, poi all’Inter, poi alle altre partite.

Sono orgoglioso di allenare questa squadra, se la stuzzichi recepisce subito». E il resto l’ha fatto il destino, restituendo ciò che ha tolto, aggiungendo altro dal mercato allestito rivisitando se stesso,.

«Koulibaly giocherà e anche Politano può essere un’opzione; Fabian non è al 100%; Allan si allena da 4-5 giorni e lo valuterò. Ci aspetta una sfida complicata,

devo fare i complimenti a Live-
rani per quello che sa proporre
sin da quando fece il miracolo
di salvare la Ternana.

Non dobbiamo diventare nervosi, né buttarla in caciara: abbiamo tanta, ma tanta qualità ed allenare questi ragazzi mi dà piacere. E questa con il Lecce non è una partita da tre punti, vale molto ma molto di più». E’ un ponte da allungare verso una destinazione ormai nota…

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