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Coppola: “Una curva è stata privata di strumenti per il tifo”

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Coppola: “Una curva è stata privata di strumenti per il tifo. Sembra di lottare come Don Chisciotte”

L’avvocato Emilio Coppola ha denunciato un fatto tutt’altro che banale avvenuto quest’oggi in Napoli-Lecce.

Come riportato dalla redazione di Area Napoli Emilio Coppola, avvocato che ha fatto da mediatore per il ritorno del tifo organizzato allo Stadio San Paolo scrive il seguente post sui social network.

L’avvocato Coppola denuncia  un fatto singolare e da non sottovalutare.

“Dopo aver lottato per ristabilire un pizzico di normalità, oggi dopo 2 partite fantastiche (Lazio – Juve) è stato decretato arbitrariamente che in una curva non doveva entrare nessuno strumento di tifo (striscioni tamburi) adducendo illazioni e sospetti su episodi non verificati in alcun modo”.

Episodio un pochino particolare dunque quello raccontato oggi da Coppola.

L’assenza di tifo al San Paolo sembra essere un problema più serio di quanto si pensasse.

 Onestamente, una curva senza tifo è davvero triste ed alquanto deprimente. La truppa partenopea non deve assolutamente perdere una spinta fondamentale come quella del proprio pubblico.

Il pensiero di Coppola prosegue: “Questo è l’ennesimo schiaffo che mi lascia più di qualche perplessità poiché davanti non vi sono nemici precisi e mi sembra di lottare come Don Chisciotte!”.

A Radio Marte alcuni gironi fa nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma intervenne  l’avvocato Emilio Coppola.

Da sempre tifoso azzurro, sta seguendo la vicenda riguardante la protesta del tifo organizzato.

Le parole in diretta a Si Gonfia la Rete

“I facinorosi vanno puniti, ma le curve non chiedono impunità chiedono qualcosa di diverso. Che nei settori centrali adibiti al tifo organizzato il regolamento d’uso venga applicato, ma che venga tollerato il cambio di posto e consentito a chi dirige i cori di farlo senza beccarsi una sanzione. Anche perché alla seconda sanzione scatta il daspo che va ad influire sull’aspetto personale. I ragazzi delle curve hanno chiesto un incontro che non è possibile, regolamento alla mano

. Ecco perché abbiamo investito il Comune di Napoli che però può solo sollecitare la costruzione del palchetto per i lanciacori.

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