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ESCLUSIVA CASANAPOLI.NET – Ospite in studio Mino Taveri “Una squadra che allontana uno come Ancelotti ha seri problemi”

Ospite in studio durante le trasmissioni di Casanapoli.net,  il giornalista sportivo Mino Taveri. Serie A, VAR, e tutto quanto riguardi il calcio.

E’ stato ospite in studio delle trasmissioni condotte da Max Viggiani, Mino Taveri. Il giornalista volto di Sport Mediaset da anni è apprezzato per i suoi interventi sportivi.

Derby scoppiettante e veramente divertente.

Due partite in una, un derby pazzesco. L’immagine delle due squadre effettivamente come sono nella realtà. Il Milan non con tanto coraggio visto che è partito ed ha segnato ma poi si è chiuso ed ha subito l’Inter di Conte che non ha ceduto nonostante lo svantaggio di due reti. Ci chiediamo come mai una squadra si spenga come si è spenta il Milan. Avevo pronosticato che se L’inter avesse fatto gol all’inizio del secondo tempo il Milan avrebbe avuto difficoltà ed effettivamente il Milan ha dimostrato una fragilità che neanche la cura Ibrahimovic ha saputo sanare.

Juve, secondo stop di fila. Sarri è realmente da Juve?

Situazione curiosa: critichiamo una squadra prima in classifica, prima agli ottavi di Champions e in semifinale. Il problema è che hanno preso un allenatore che non era la prima scelta della Juve, non ha scelto gli acquisti e pur essendo stato preso per farla giocare bene, la squadra non sta giocando come ci si aspettasse. Sarri avrebbe voluto ad esempio un centrocampista centrale come al Napoli o al Chelsea circondato da giocatori che aggrediscono alto gli avversari. Ma questi giocatori non ci sono nella Juve a disposizione dell’allenatore.  Il paradosso è che Ronaldo è il meno adatto al gioco di Sarri. Ronaldo, Douglas Costa e lo stesso Higuain non sono i giocatori che c’erano a Napoli e Pjanic non è Jorgihno. Ecco perchè non può funzionare.

Una partita brutta il Napoli l’ha vista col Lecce e qualcuno dice “Ci risiamo“. E’ così?

Bisogna capire se si è mai usciti dal tunnel per la verità. La partita con la Juve la si può anche aprire e chiudere in un momento, come è accaduto al Milan durante il derby. Sono quelle partite in cui qualunque squadra tu sia le cominci in un modo però poi possono venire fuori dei problemi. Il Napoli ha fatto la partita della vita, evidentemente hanno colto nel migliore dei modi il momento. -Come una coincidenza astrale?- Può darsi! Non voglio rubare il lavoro al nostro astrologo però è chiaro che è quella partita che sembrava aver fatto dimenticare i problemi che ci sono al Napoli. però è stato solo un episodio perché poi prendere tre gol in casa dal Lecce è un episodio gravissimo per una squadra che deve risalire.

Le partite si perdono, può succedere però poi bisogna vedere come e perchéInutile nascondersi: ci sono problemi extra campo, non si può scappare. Una squadra che allontana uno come Ancelotti ha seri problemi.

Stiamo parlando di uno dei più grandi allenatori del mondo. Ce l’hai in casa, e sarebbe potuto arrivare chiunque, ma allontanare Ancelotti è chiaro che qualcosa si è rotto. Non si può fare finta di niente. Un Presidente che mette le multe ai propri giocatori, i giocatori che rifiutano di andare in ritiro. Che attendono il rinnovo del contratto o che comunque non sanno cosa succederà. Non si può scappare da tutto questo, per essere al top, ad alti livelli, il rapporto tra la società e la squadra deve funzionare perfettamente. Non può esserci malumore, non è possibile che un giocatore come Insigne venga fischiato e poi osannato o che un giocatore come Mertens non si sa se rimane. Se si pagano oppure no delle multe di centinaia di migliaia di euro. E’ evidente che non tutto il male del Napoli sia in campo. 

Riguardo il rigore non concesso sul fallo a Milik. Anche secondo te l’atteggiamento giusto sarebbe stato di andare a rivedere al VAR, concedere il rigore e nel caso redarguire il giocatore per aver accentuato la caduta?

Non ci sono dubbi che sarebbe stata la cosa giusta da fare. Qui bisognerebbe fare un ulteriore passo avanti e non so se lo faranno mai i vertici arbitrai: capire cosa si dicono arbitro e VAR nei microfoni. Tutte le azioni sono comunque verificate, il VAR non ti richiama: quando ci sono queste occasioni anche se on lo dicono al VAR stanno riguardando. Dopo poi ti avvisano che magari c’è qualcosa da rivedere. Il fatto che avvisino che si dovrebbe rivedere, già dovrebbe far pensare l’arbitro, fargli venire dei dubbi. Questa supponenza, questa sicumera come diceva Totò, è anche indisponente! Vai a rivedere poi se sei sicuro nel caso confermi la tua decisione. In ogni caso non è questione di vergognarsi di rivedere le proprie decisioni: qui la questione è fare in modo che le cose vadano bene. 

In ogni caso io non posso pensare che per il rigore avuto con leggerezza durante la prima giornata, si arrivi ad una compensazione con tanti episodi contro. 

Alla fine l’arbitro è stato fermato per un turno ma Milik ha comunque ricevuto una multa per simulazione.

La multa a Milik è la logica conseguenza del rapporto di gara: lui ha visto la simulazione e l’ha scritto nel referto. In ogni caso questo atteggiamento è punito dal Giudice Sportivo con l’ammenda e l’ammonizione. Non possono togliere la multa altrimenti dovrebbero togliere l’ammonizione. Ovviamente sembra una beffa.

Gattuso ha preso il Napoli al settimo posto e oggi siamo undicesimi… non ha fatto lui la squadra ma qualche domanda viene spontanea!

Se prendi Gattuso e vinci lo scudetto vuol dire che hai due jolly ma non è così automatico. Quando si cambia l’allenatore ci sono i contraccolpi che possono essere positivi e negativi. In ogni caso si cambia: cambia il rapporto la conoscenza dei giocatori, occorre ambientarsi. Il Napoli non ha semplicemente cambiato allenatore… lo ha cambiato in corsa e poi è Napoli non è una piazza facilissima e negli ultimi anni è stata abituata molto molto bene. Ha contestato lo scudetto alla Juventus in maniere evidente, ha avuto un gioco molto gradevole. Quindi è chiaro che le cose non stanno andando benissimo, ma nemmeno in maniera drammatica se vogliamo, ha battuto la Lazio e la Juventus. Però bisogna aspettare: se hai puntato su un allenatore non puoi pretendere che in 7 partite le cose cambino radicalmente, nessuno ci sarebbe riuscito. Se avessero preso Guardiola, oggi il Napoli non sarebbe secondo.

 

 

 

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