Cds:”Mertens la popstar che piace”
L’edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma su futuro del Folletto Belga Dries “ Ciro Mertens
Tutte le strade portano a Mertens.
E in questo viaggio immaginifico, una specie di «Ciro» intorno al mondo, ora bisognerà scegliersi una vita e disegnarsela a propria immagine e somiglianza.
Palazzo Donn’Anna è un luogo dell’anima, panoramico però ancor prima mistico.
Si può restare a scrutare l’orizzonte, a lasciare che lo sguardo si perda le confine sottile e impercettibile tra il cielo e il mare, e poi comunque un giorno, non presto e neanche tardissimo, sarà inevitabile lasciarsi andare e decidere come costruire il proprio futuro, cosa privilegiare.
I soldi non sono (necessariamente) tutto, né a volte – a quelle dimensioni – aiutano a vivere esageratamente meglio.
Mertens è lì, ora soffocato dalla felicità per quei centoventi gol, per la prospettiva di scolpire nel marmo il suo nome e trasformarsi in leggenda napoletana;
ma anche la tentazione di aspettare che l’universo calcio esca allo scoperto, lusingandone (eventualmente) le aspirazioni.
ADL IN PRESSING.
Il Napoli non è solo una finestra sul Golfo, un mondo che empaticamente gli si è incollato alla coscienza, l’allegria di un tempo che non evapora mai, e De Laurentiis non s’è allontanato dall’idea di riaverlo con sé, altri due anni ancora, fino ai trentacinque che potrebbero (dovrebbero) indurre al passo d’addio o perlomeno a stabilirlo;
sul contratto da quattro milioni e duecentomila euro c’è la volontà di aggiungere un bonus per obiettivi che legittimino le ambizioni dello scugnizzo belga, per sfiorare o approdare a quei cinque milioni complessivi che rappresentano la testimonianza di una volontà precisa, legarlo al club per sempre (o quasi).
Mertens è combattuto
non ha chiesto scadenze e non ha posto ultimatum.
Se ne sta – con il proprio management – ad ascoltare gli echi di un macrocosmo, il mercato, sempre vibrante.
De Laurentiis vorrebbe tenerlo altri due anni: Dries è combattuto
L’ABITO FA IL MONACO.
L’offerta più «indecente» c’è, arriva dal Principato di Monaco, dimora per niente anonima, però i cinque milioni alla firma (a cui si aggiungerebbero gli altri dieci per il biennale) non riempiono professionalmente Mertens, che sogna anche altro, una carriera da arricchire con soddisfazioni calcistiche, eventualmente la possibilità di potersi emozionare inseguendo soddisfazioni che lascino il segno.
Il Monaco è una intrigante soluzione, non soltanto economica, che ha un suo peso ma che resta lì, appagante però a metà.
NEROAZZURRO.
La Roma è stata una fascinazione che l’ha colpito, un’ipotesi che sta evaporando tra i rivoli di una stagione divenuta complicata; ma l’Inter, invece, è una suggestione (si fa per dire) consistente, che approda sempre intorno ai dieci milioni garantiti sino al 2022, magari anche con un piccolo riconoscimento al momento del contratto, però scatena in Mertens conflitti intestini sulla opportunità di restare in Italia, di tornare sicuramente al San Paolo – e da avversario – e di «contaminare» una storia che sostanzialmente è d’amore.
E bisognerà andare dove trascinerà il cuore, che ancora non si è pronunciato.
Laureata in Giurisprudenza nel 2003 all’Università degli studi di Napoli “Federico II°”.
Ha conseguito l’abilitazione di Avvocato nel 2009.
Dedita alla professione forense, è una grande appassionata di calcio e del Napoli.