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Tuttosport – Napoli Torino 2-1. Gli azzurri azzannano il Toro, miglior gioco dei ragazzi di Gattuso

Tuttosport – Napoli “mata” il Toro.

Napoli Torino 2-1. Vittoria netta degli azzurri checche’ ne dica il risultato.

Al San Paolo la squadra di mister Gattuso ĆØ scesa in campo con il giusto piglio ed in sintonia con quanto chiesto dal tecnico: una squadra corta, capace di aggredire il Toro e con grande intensitĆ  dei suoi da centrocampo in poi sia in fase difensiva, sia in fase offensiva.

Torino inguardabile

Sono 7 le sconfitte consecutive del Torino (1 di Coppa Italia) con 23 gol incassati e soltanto 5 segnati, ruolino di marcia che si addice piĆ¹ ad una squadra in profonda crisi, ma anche inevitabilmente condannata alla serie B che ad una squadra storicamente titolata come il Torino.

Questo momento del Toro ĆØ negativo per la incapacitĆ  della squadra a fare il proprio gioco, con una difesa colabrodo che ha giĆ  subƬto 45 gol in campionato (8 in meno del 1959 che fu la peggiore annata per i piemontesi che culminĆ² con la retrocessione in B).

Napoli risorto

D’altro canto un Napoli risorto (15 punti nelle ultime 6 di campionato) e una frenesia atletica messa in campo che non si vedeva da tempo.

I fraseggi, i recuperi sono specchio di una situazione di squadra che sta migliorando di volta in volta e che rappresenta il punto di avvio non certo d’arrivo per la squadra di Gattuso.

La partita ĆØ cominciata con il Toro che ha messo subito in atto le richieste del tecnico Longo: attaccare il Napoli per creare l’effetto sorpresa e cercare di ottenere la rete per poi gestire l’intera gara.

Belotti e Zaza

Quasi ci stavano riuscendo nei primi minuti con quei due davanti, il “Gallo” Belotti e Zaza, anche con l’apporto di Lukic e De Sivestri, ma il Napoli ha saputo difendersi per poi trovare le giuste misure e rendere inoffensive le folate in attacco dei granata.

Da quel momento in poi le cose sono cambiate con il baricentro napoletano piĆ¹ alto e Lobotka, degno sostituito Demme, ha cominciato a prendere in mano il pallino di centrocampo dettando i tempi per le ripartenze poi affidate a Fabian, a Politano sulla destra e ad Insigne sulla sinistra.

Il Torino, difronte a questo Napoli ispirato ed organizzato, non ha potuto nulla se non indietreggiare per cercare di trovare quantomeno la quadra difensiva per ridurre i danni, ma la mediana e la difesa hanno cominciato a ballare.

Brutto segno.

Manolas di testa

Al 19Ā° il Napoli passava in vantaggio: punizione dalla trequarti in prossimitĆ  del vertice destro dell’area di rigore, Insigne sfoggiava un cross perfetto di interno destro su cui staccavano sia Milik, sia Manolas.

Il greco, meglio piazzato del polacco, con un potente colpo di test di piena fronte, batteva Sirigu incapace di opporsi.

Napoli 1 Torino 0

Nella ripresa chi si aspettava un Napoli stanco per l’incontro con il Barcellona, ha dovuto ricredersi perchĆØ il secondo tempo ha rispecchiato quanto fatto nel primo tempo, con sovrapposizioni, diagonali, scatti da parte dei ragazzi e recuperi, noncuranti dello spreco di energie.

Di Lorenzo per il Napoli e per la Nazionale

Di Lorenzo sulla destra ha mostrato a tutti che la Nazionale potrĆ  contare su di lui oltre che come esterno basso di fascia anche come goleador: la prima volta ha trovato sulla sua strada un eccellente Sirigu (si parla di lui come futuro portiere del Napoli) che gli ha deviato il tiro a botta sicura, la seconda volta, a 8 minuti dalla fine, nulla ha potuto se non riprendere il pallone in fondo alla rete per il 2 a 0 del Napoli.

Visto come stava girando la partita tutti si aspettavano il terzo gol partenopeo ed invece una volata offensiva di Belotti, preciso passaggio ad Ansaldi, dal traversone di questi in area, il nuovo entrato Edera al posto di Zaza, di testa e di precisione piazzava la palla alla destra di Ospina per il 2 a 1 definitivo.

Il San Paolo ammutoliva per poco, poi perĆ² al fischio finale tutti inneggiavano ai propri beniamini che sotto le curve si trattenevano a cantare ed a ballare.

Gattuso ora potrĆ  trarre le conclusioni: ĆØ la fine di un incubo?

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