Umberto Chiariello – Napoli Inter al tempo del Coronavirus. “Una volta avevamo la certezza dell’inizio delle partite, ora non si sa neanche se esiste il biglietto per assistere
Umberto Chiariello – Napoli Inter
E’ cominciata la sfida tra il Napoli ed i nerazzurri per accaparrarsi la finale di Coppa Italia.
Gli azzurri partenopei nella partita di andata della semifinale di Coppa Italia prevalsero per 1 a 0 al Meazza San siro di Milano con una rete di Fabian che, con un sinistro a giro, colse il sette alla destra del portiere interista. Quella rete bastò per infliggere all’Inter una sonora sconfitta. Al San Paolo, nella imminente partita di ritorno, l’Inter dovrebbe segnare 2 gol per aggiudicarsi il confronto. Condizione alquanto difficile in questo momento visto il momento di ripresa del Napoli e la condizione tattica che Gattuso ha dato ai suoi giocatori.
Napoli Inter al tempo del Coronavirus
Umberto Chiariello, giornalista di Canale 21, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo:“La grande follia è cominciata! Napoli-Inter? Sta prevalendo l’interesse dei più forti”.
Chiariello per far comprendere appieno il senso delle sue parole tira in ballo la politica, quella di un tempo:
“La grande follia è cominciata: era prevedibile succedesse quello che sta succedendo. In Italia negli anni dove imperava la Democrazia Cristiana, il governo cadeva continuamente, durava poco perché era tutto frutto di faide. Il pentapartito si atteggiava in base a quelli che erano i rapporti di forza del momento, qual era l’unica certezza? 14:30 di domenica palla al centro, 15:30 tutto il calcio minuto per minuto. Ad oggi se uno ha voglia di andare a vedere una partita, non sa neanche se il biglietto esiste o meno”.
Umberto Chiariello – Napoli Inter
Il giornalista si pone e pone delle domande:“Napoli-Inter di giovedì, ce la possiamo andare a vedere o no? Si gioca o non si gioca? E come si gioca? Con la reciprocità di Juventus-Milan? Perché se la Juve gioca con il Milan ci sono i piemontesi sugli spalti e se gioca contro l’Inter non si gioca?”.
Infine ritiene il Coronavirus un mezzo per la prevalenza dei più forti sui più deboli:“Il Coronavirus ha un colore? Quelli che sono venuti a Lecce da Bergamo, come mai erano lì? L’interesse dei più forti sta prevalendo sui più deboli, ad ogni livello”.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.
