Assemblea Serie A per emergenza coronavirus: Il Napoli assente!
La grave emergenza per gestire il caos “coronavirus” ha fatto sì che si riunissero i vertici del calcio italiano
L’assemblea si è tenuta nel “Salone d’onore del CONI” a Roma per decidere sui recuperi della Serie A dovuti ai rinvii. Prima si è svolto il Consiglio, poi quella che da Assemblea è diventata riunione informale visto la mancanza del numero legale valido per la costituzione. In sintesi mancavano cinque presidenti per raggiungere il numero necessario. Le società sono in attesa delle decisioni del governo per questa emergenza, che dovrebbe proporre un mese di manifestazioni sportive a porte chiuse. Se si confermasse questa ipotesi, si giocherebbero tutte le partite tra sabato e domenica.
Presenti solo nove società. Nessun esponente del Napoli si è presentato
Alla riunione in Lega Calcio presenti il presidente Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo, i consiglieri federali e rappresentanti di varie società. Tra queste anche i presidenti di Lazio e Milan, Claudio Lotito e Paolo Scaroni, l’ad Giuseppe Marotta per l’Inter, il ds Fabio Paratici per la Juventus e il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni. Presenti anche i rappresentanti di Sassuolo, Atalanta, Fiorentina e Udinese.
si va verso chiusura stadi per un mese
A quanto pare l’orientamento è quello di far giocare tutte le partire a porte chiuse per un mese. Il Napoli si era dichiarato già contrario nel caso di Napoli- Inter di coppa, preferendo il rinvio a data da destinarsi. Emergono infatti ulteriori dettagli relativi alla scelta di rinviare Napoli-Inter. Molto è dipeso anche dalla volontà del patron azzurro, come racconta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport: “Il presidente del Napoli ha trascorso l’intera giornata di ieri al telefono, parlando con i vertici della Lega e con alcuni rappresentanti del Governo. L’idea che la partita si potesse giocare a porte chiuse l’ha mandato su tutte le furie. A queste condizioni non avrebbe accettato che la sfida con l’Inter si giocasse, anche perché la decisione sarebbe stata resa ufficiale soltanto stamattina, a poche ore dallo svolgimento della gara. A quel punto ci sarebbero potuti essere anche problemi legati all’ordine pubblico. Non irrilevante che, per la semifinale di ritorno di coppa Italia, il Napoli ha venduto 42.000 biglietti”.
giornalista pubblicista