Gazzetta dello Sport – Europeo di calcio: si rischia di non giocarlo, con enormi perdite economiche per tutti
Gazzetta dello Sport – Europeo di calcio a rischio.
Covid-19, il virus altrimenti detto Coronavirus, minaccia l’intera umanità e sta mettendo in ginocchio la vita delle persone, le economie dei paesi, lo sport ed il mondo del calcio in particolare. In Italia le decisioni del Governo centrale sul calcio, per attenuare il numero dei contagiati da Coronavirus, sono orientate al blocco totale delle partite delle varie manifestazioni, anche se uno spiraglio esiste ed è quello di giocare con gli stadi chiusi al pubblico, in questo modo si evita il contatto tra le persone garantendo il prosieguo dei campionati, della Coppa Italia.
Non si può chiudere il calcio.
Se si dovesse decidere per la chiusura minimo di 1 mese sarebbe davvero un po’ come morire, viste le abitudini di noi italiani.
Oggi è stato ufficializzato il rinvio a data da destinarsi dell’altra semifinale di Coppa Italia, Napoli Inter che si sarebbe dovuta giocare domani sera al San Paolo di Napoli, mentre era già stata rinviata a data da definirsi Juventus Milan, il ritorno dell’altra semifinale. Sembrano una beffa questi rinvii proprio oggi che è stato stilato il calendario per la Nations League, che riguarda le nazionali, torneo che prenderà il via a settembre prossimo, della serie che conosciamo ciò che riguarda il futuro, ma del presente non v’è certezza!
– 100 giorni all’Europeo di calcio
Tra tre mesi dovrebbe avere inizio anche l’itinerante Europeo di calcio, che ogni 4 anni, alternandosi ogni 2 con i Campionati del mondo, esalta gli appassionati di calcio e li incolla a milioni dinnanzi alla TV.
Anche la Champions League è, attualmente, in bilico tra il si gioca, non si gioca, si rinvia, giochiamo a porte chiuse.
Il risultato di tutto questo è che oggi come oggi, purtroppo non ci sono più certezze di sorta.
La UEFA decide di non decidere
La UEFA ha deciso di non decidere, ha lasciato agli Stati ogni eventuale soluzione allo sviluppo dell’evento, L’UEFA si adegua.
Una buona soluzione per evitare di annotare sugli albi d’oro e negli annali “2019-20 TITOLO NON ASSEGNATO”, tipica frase del periodo belligerante tra i vari paesi, periodo che ricade nel bel mezzo della prima e seconda guerra mondiale.
Tornando all’Europeo, a fine marzo l’Italia ha due sfide importanti per mettere a punto la preparazione in vista della manifestazione: il 27 in Inghilterra e il 31 in Germania.
L’Italia in preparazione per l’Europeo
Tra fine maggio e inizio giugno, dovremo giocare con San Marino e la Repubblica Ceca.
L’Europeo non può essere rinviato, non ci sono date disponibili e neanche può essere annullato considerato che c’è un giro di denaro che supera i due miliardi e mezzo di euro.
Gazzetta dello Sport – Europeo
Giocare a porte chiuse può essere una soluzione
Giocare l’Europeo a porte chiuse? Meno 500 milioni di biglietti, più l’ indotto turistico e non è poco. Il sistema economico e il sistema calcio, sono al massimo. Un rallentamento genera immediatamente la crisi perché ci siamo imposti di andare al massimo, crescere, aumentare. Non possiamo permetterci quel bil (benessere interno lordo) proposto invano,da decenni, da economisti più attenti al posto del pil (prodotto interno lordo). Anche il calcio è al limite. Se saltano due turni di campionato si è subito al dramma sportivo.
Bisogna riflettere su ciò che abbiamo e decidere se continuare ad aumentare o gestire al meglio l’esistente, di fatto però non possiamo rischiare di perdere tutto.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.