I diritti Tv possono salvare la Serie A dal tracollo economico
I diritti Tv sono una sorta di ancora di salvezza in vista delle perdite causate dalle gare a porte chiuse per l’emergenza coronavirus
L’emergenza sanitaria italiana causata dalla diffusione del coronavirus sta già avendo i primi effetti sull’economia. Anche il mondo del calcio è destinato a risentirne, e per il momento può salvarsi dalla crisi solo grazie ai diritti Tv.
In questi giorni, il governo ha varato un decreto che, tra le altre cose, stabilisce che almeno fino al 3 aprile i match di Serie A si giochino a porte chiuse. Tutto ciò comporterà una serie di ingenti perdite economiche.
Nonostante ciò, in queste settimane il massimo campionato italiano può aggrapparsi ai ricavi provenienti dai diritti audiovisivi. Nel complesso, si tratta di profitti pari a circa 1,34 miliardi di euro. Questa somma corrisponde ad una media del 45% dei guadagni per tutte le società.
La situazione, però, potrebbe peggiorare. Infatti, se l’esecutivo dovesse decidere di prolungare la chiusura degli stadi al pubblico, il deficit sarebbe destinato inevitabilmente ad aumentare.
Innanzitutto, i club di Serie A dovranno fare i conti con i mancati incassi derivanti dal botteghino e dal rallentamento delle vendite da merchandising. Ma non bisogna dimenticare l’indotto.
Ad esempio, verranno a mancare le attività legate all’acquisto di cibo e bevande dentro e fuori gli impianti sportivi.
Match a porte chiuse: cosa potrebbe accadere se si arrivasse fino a maggio
Come anticipato in apertura, per il momento le partite a porte chiuse si giocheranno fino al 3 aprile. Ovviamente, innanzitutto per la salute pubblica e poi per l’economia, ci si deve augurare che per quella data l’emergenza sanitaria sia meno preoccupante di adesso.
Restando sul calcio, se si dovesse sancire la chiusura degli stadi fino a maggio, si andrebbe incontro a perdite ingenti. In questo caso, anche dai diritti Tv arriverebbero delle entrate limitate.
Ad esempio, verrebbero a cadere gli accordi legati alle sponsorizzazioni per la scarsa visibilità causata da sfide prive di tifosi sugli spalti.
Da non sottovalutare i mancati ricavi derivanti dal comparto di ospitalità. Prima dell’epidemia da Covid-19, si trattava di un settore in costante crescita nel quale avevano iniziato a investire diversi club del campionato italiano.
Tutti questi saldi negativi comporterebbero dei bilanci in rosso per tutte le società della nostra Serie A. Per questo motivo, è necessario che le istituzioni intervengano per evitare che ci sia un vero e proprio tracollo finanziario anche nel mondo del calcio.
Servirebbero dei provvedimenti di sostegno, considerando il business che ruota intorno al campionato alla pari del settore industriale. È compito di FIGC e Lega Serie A unirsi per porre all’attenzione del governo questa delicata situazione, per far sì che possano essere varate delle misure di appoggio finanziario al nostro sistema-calcio.
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria, laureata in scienze umanistiche presso l’Università degli Studi di Genova. Ha ideato e condotto su Liguria Web Tv la trasmissione sportiva “Genoa e Samp i colori del calcio”, ha partecipato ad Antenna Blu al programma Footgolf, canale 16 del digitale terrestre, e in molte altre emittenti genovesi. Da sempre appassionata di calcio e di sport a 360 gradi, ha iniziato presso La Settimana dello Sport (giornale sportivo di Genova) e adesso è redattrice sportiva presso CasaNapoli.net