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Il Mattino:“Anche Llorente, Callejon ed Ospina di notte in fila al supermercato a Napoli”

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Llorente, Callejon ed Ospina si sono riversati a fare provviste dopo il discorso del presidente Conte che aveva invitato a restare a casa

C’erano anche Llorente Callejon ed Ospina ieri notte in fila al supermercato di corso Europa, al Vomero, o meglio al confine tra Vomero, Fuorigrotta e Posillipo.

Pure i tre calciatori del Napoli si sono lasciati prendere dall’ansia e hanno dimostrato di non aver colto appieno il senso del discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ieri sera ha dichiarato l’Italia intera zona rossa per il coronavirus e ha vietato spostamenti tranne per lavoro, salute e casi eccezionali.
Crediamo che anche oggi i supermercati – in cui da qualche giorno si entra a scaglioni per rispettare il metro di distanza – saranno presi d’assalto. Confidiamo che dopo la prima sfuriata, la situazione possa tornare alla normalità.

File chilometriche ai supermercati subito dopo la diretta di Conte su Raiuno per diffondere norme di sicurezza in merito all’emergenza coronavirus, e in barba al nuovo decreto tutti in massa a fare scorte alimentari creando un affollamento quasi simile a quello dei criticatissimi giovani menefreghisti ai baretti nelle scorse sere: insomma proprio il contrario di ciò che si dovrebbe fare.

E fra le foto fuori il Carrefour h 24 di Corso Europa spuntano anche i calciatori azzurri: Callejon con la consorte Marta, e Llorente in fila insieme ai tanti napoletani.

Perché molti non hanno paura del virus, bensì temono maggiormente essere limitati nelle uscite… e di morire di fame. «La prova che non bisogna essere geni per fare il calciatore», commenta ironicamente qualcuno sui social.

Certamente azioni senza logica, Llorente,

Callejon ed Ospina in fila come gli altri

 

i supermercati saranno aperti e ci sarà modo di fare approvvigionamenti, di sicuro non verranno negati i beni di prima necessità.

Insomma, il messaggio #iostocasa doveva partire da subito per buon senso, non dal giorno dopo per paura dei controlli.

Una situazione davvero inspiegabile, e poi c’è chi guarda alla sospensione della Serie A e commenta:

«I calciatori hanno mille controlli e più di tutti dovrebbero rispettare le norme, uscire solo per allenarsi con il gruppo fidato». Ma questa notte la smentita: anche loro, come tanti, sono stati travolti dall’ ondata di follia

O magari, dato che è loro consolidata abitudine fare la spesa di notte proprio per evitare di trovarsi circondati da tifosi, è solo un caso e non si aspettavano tanta affluenza.

E di fatto anche la moglie di Ospina, Jesy Sterling, ha pubblicato nelle storie di Instagram le immagini della sua prolungata attesa e della folla fuori lo stesso supermercato. Insomma una lunga notte, tutti insieme appassionatamente a fare la spesa. Altro che decreto e stop al campionato.

Invece che in campo vediamo Llorente, Callejon ed Ospina  al supermarket.

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in conferenza stampa ieri sera ha dichiarato che l’Italia intera sarà dichiarata zona rossa a causa dell’emergenza dovuta al Coronavirus

Nella situazione critica che sta vivendo l’Italia, a causa dell’epidemia dovuta al Coronavirus, il Presidente Giuseppe Conte interviene in conferenza stampa.

Anche i vertici dello Sport hanno deciso di bloccare tutte le manifestazioni, fino al prossimo 3 Aprile.

Poiché anche se non dovesse essere passato (del tutto) questo problema, almeno si sarà capito qualcosa in più. Anche su come e dove intervenire.
Di seguito la conferenza stampa,

Spostamenti solo per lavoro, necessità o salute:

“Gli spostamenti in tutta Italia saranno possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute”, ha annunciato il premier ricordando che “vanno evitati in modo assoluto gli assembramenti per fermare il contagio”.

Stop scuole e università fino al 3 aprile:

“In tutta Italia l’attività di scuole di ogni ordine e grado e delle università è sospesa fino al 3 aprile”.

Nessuna limitazione ai trasporti pubblici:

“Per i trasporti non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare”.

Sul cambiamento delle abitudini:

“Le nostre abitudini vanno cambiate ora. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”.

Si ferma il campionato:

“Stop a tutte le manifestazioni sportive. Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo. I tifosi devono prenderne atto. Non consentiremo neppure che vengano utilizzate le palestre”
Niente restrizioni per l’estero, controlleremo gli ingressi:“Sugli effetti con l’estero non cambia nulla: gli spostamenti dei cittadini italiani avverranno sempre alle stese condizioni ma controlleremo gli ingressi in Italia”.

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