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Varriale: “Vergogna! Mentre Napoli è la prima città a curare i pazienti da Coronavirus con…”

Il giornalista e scrittore Livio Varriale critica il quotidiano Repubblica

Il Quotidiano, nella sua edizione on line ha  pubblicato un articolo con una foto per nulla adeguata; il giornalista Varriale attraverso il suo profilo Facebook lancia una dura accusa al quotidiano Repubblica.

Il quotidiano in questione si è reso reo – a suo dire – di aver pubblicato una immagine errata.

L’immagine in questione è stata posta a corredo di un articolo e di un titolo che nulla hanno a che vedere con Napoli.

Ecco quanto scrive Varriale sul suo profilo fb.

“VERGOGNA!

Mentre Napoli è la prima città ad attuare un protocollo medico che “cura” i pazienti da Corona Virus, Repubblica dedica questa notizia associandola alla foto del Lungomare liberato.

Per un giornale che dedica anima e vita agli immigrati, a noi napoletani ci trattano come colerosi”.

Qui di seguito l’immagine che ha fatto infuriare Varriale e che  effettivamente fa riflettere.

Il titolo dell’articolo è il seguente

“Coronavirus, l’epidemia non è arrivata dalla Cina.A Codogno i positivi erano già malati”.

E poi l’immagine della città partenopea, in particolare il lungomare.

Davvero una pessima scelta con una associazione di pensiero del tutto sballata.

Tante le polemiche sui social da parte dei cittadini napoletani.

I partenopei ancora una volta si sono sentiti tirati in ballo senza alcun motivo.

Ed in effetti proprio Napoli , in questi giorni di emergenza si è posta in prima in linea per l’emergenza Coronavirus.

Funziona la sperimentazione partita proprio  da Napoli e che è stata giustamente sottolineate da Varriale

e che sta per diventare un protocollo nazionale per estendere l’impiego di tocilizumab, farmaco anti-artrite, nei pazienti contagiati da coronavirus e in condizioni critiche.

L’oncologo Paolo Ascierto dell’istituto Pascale di Napoli ha detto:

«Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19.A Napoli, sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia. In 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate.

Ieri, iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due».

Gli ospedali Napoletani Azienda Ospedaliera dei Colli e Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale

hanno trattato due pazienti affetti dalla polmonite subentrata a seguito da contagio da Covid  con un farmaco noto come tocilizumab

solitamente usato come trattamento nell’ambito delle cure dell’artrite reumatoide.

La scelta di somministrare detto farmaco è stata fatta già nella giornata di sabato

e per la prima volta in Italia è stata resa possibile

grazie ad una collaborazione tra la Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, nella persona del direttore Vincenzo Montesarchio.

Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale”.

Virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China.

Il gruppo di lavoro ha lavorato con il team del Cotugno con Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio.

Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva.

Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso.

Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.

Sono incoraggianti i risultati dopo le prime 24 ore di somministrazione sopratutto in uno dei due pazienti sottoposti alla sperimentazione.

Analogo decorso avevano avuto i pazienti cinesi sui quali era già stato sperimentato il farmaco.

Si sta valutando se usare medesima cura per altri pazienti in situazioni critiche.

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