Tuttosport – Diego Armando Maradona dalla Mano de Dios a Pibe de Oro, il passo fu breve
Tuttosport – Diego Armando Maradona
La domenica senza calcio è come portarsi alle labbra un bicchiere dove manca l’acqua, è come immergere un cucchiaino nel barattolo di cioccolata senza che all’interno ve ne sia. Insomma la domenica senza calcio è di una bestialità immonda.
Andiamo avanti
Purtroppo la paura del Coronavirus impone a tutti noi di restare in casa per evitare il contagio, tutti gli italiani per decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano, sono costretti al distanziamento sociale.
La speranza è che la strategia adottata possa dare i risultati che ognuno si aspetta. La vittoria in questa guerra contro la pandemia da Covid-19.
Il Gol più bello
Se il calcio non c’è allora ricordiamo quanto in passato abbiamo applaudito a scena aperta e, volendo fare una graduatoria delle cose più belle viste, non possiamo non tirare in ballo la chicca: la rete di Maradona contro l’Inghilterra nei quarti di finale dei campionati mondiali del 1986 in Messico, il 22 giugno.
Praticamente Dieguito danzò con il pallone, come per incanto attaccato al suo piede sinistro, sull’erba dell’Azteca creando una delle cose più memorabili mai viste sui campi di gioco.
Argentini contro inglesi
La partita tra argentini ed inglesi durante questo mondiale, nasce in un momento storico importante per entrambi i paesi: 4 anni prima gli inglesi avevano sconfitto, non in una partita di calcio, ma in una guerra combattuta sul serio per chi mantenesse il protettorato delle isole Malvinas, geograficamente posizionate a Sud dell’Argentina.
Tuttosport – Diego Armando Maradona
I giovani soldati argentini, senza alcuna esperienza di guerra e senza mezzi, erano stati ammassati nell’isola a protezione, schierati contro soldati inglesi armati di tutto punto con armi all’avanguardia capaci di conquistare il territorio in poco tempo.
Gli argentini furono sbaragliati.
Maradona contro l’invasore delle Falkland
Memore di quanto e volendo soffermarci solo sul calcio, Maradona entrò in campo con lo sguardo fiero dell’Indio contro l’invasore.
L’Argentina passò in vantaggio con una furbata del Pibe de Oro che con la Mano de Dios,
come lui stesso la chiamò molti anni dopo, superò Shilton in uscita senza che arbitro e guardalinee si accorgessero minimamente di quel pallone che era stato indirizzato con la mano verso la rete avversaria (il VAR non esisteva a quel tempo).
L’intera America del Sud gioì per quel vantaggio sugli odiati inglesi.
Maradona dopo la Mano de Dios
Dopo pochi minuti, però, Diego Armando Maradona volle farsi perdonare dal mondo intero
per questo modo furbo di intendere il calcio, e la bellezza con cui intese guadagnarsi la scena mondiale, fece rabbrividire anche gli inglesi.
Quello smacco non poteva considerarsi da Dio del calcio, quella rete che avrebbe potuto significare vittoria, sarebbe stata una vittoria di quelle senza sapore, una vittoria senz’anima.
Diego allora volle essere più che originale, volle creare la favola segnando un gol che, come considerato da tutti, è stato il gol più bello della storia del calcio mondiale.
11 secondi per inventare il mito
La cronistoria ci rimanda ad un momento in cui Diego prese il pallone e in 11 secondi alla fine dell’azione,
ebbe l’ardire di superare come birilli mezza squadra inglese, da centrocampo fino all’area di rigore,
facendo poi rotolare il pallone dentro la porta difesa da Shilton che nulla potè per evitare il gol, essendo egli stesso stato superato in dribling dal Dios del calcio.
Ricorda Peter Reid, centrocampista inglese:“Avevo provato a rincorrerlo all’inizio, ma dopo il primo scatto era già imprendibile”.
Tuttosport – Diego Armando Maradona
La porta nel mirino
Il primo movimento, quello a centrocampo dopo il passaggio di Henrique, permette all’argentino napoletano di mettere già nel mirino la porta avversaria.
Con una corsa a mo’ di lepre con alle spalle il cacciatore, Diego attirava a se, pur senza farsi raggiungere, chi provava a contrastarlo,
Butcher era l’unico a provare a seguirlo fino alla fine. “Quando vidi Shilton uscire mi resi conto di non avere praticamente spazio per tirare e quindi decisi di dribblare anche lui”.
“Dopo aver segnato, sentii la botta di Butcher che tornava su di me, ma la gioia per il gol cancellò il dolore”, avrebbe detto successivamente lo stesso Maradona.
Il gol più bello dei mondiali
John Barnes, giocatore di quella nazionale inglese dirà:“Quel giorno fui spettatore privilegiato del gol più bello dei Mondiali. Per noi fu doloroso, ma non lo dimenticherò”.
Diego Armando Maradona, colui che prima toccò il cielo con una mano, e poi diventò immortale con il suo sinistro.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.