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GDS- Incontro Lega e FIGC: sul tavolo le ipotesi di taglio degli stipendi ai calciatori e l’elaborazione di un Totocalcio 2.0

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Incontro LEGA e FIGC: sul tavolo della discussione il taglio agli stipendi dei calciatori, l’elaborazione di un totocalcio 2.0, e diverse ipotesi per riprendere il campionato

Incontro LEGA e FIGC: sul tavolo della discussione il taglio agli stipendi dei calciatori, l’elaborazione di un totocalcio 2.0, e diverse ipotesi per riprendere il campionato.

Come riporta “La Gazzetta dello Sport“, la Lega e la FIGC stanno discutendo in merito ai possibili tagli agli stipendi dei calciatori. Il monte stipendi complessivo della Serie A, come sottolinea la rosea, ĆØ pari a 1,3 miliardi di euro.

Il ragionamento ĆØ questo: se i calciatori non si allenano e non giocano non devono essere pagati. Per questo motivo spuntano due ipotesi. La prima ĆØ di non pagare gli stipendi per il periodo di tempo non lavorato. La seconda ĆØ di richiedere uno sconto proporzionale.

Chi guadagna fino a 100mila euro potrebbe avere un taglio differente da chi, invece, ne guadagna fino a 500 mila. Allo stesso modo chi guadagna oltre 1 milione di euro sarĆ  soggetto a dei tagli piĆ¹ consistenti fino ad arrivare a una decurtazione percentuale del 30%.

Il governo, come continua ancora “La Gazzetta dello Sport”, potrĆ  riconoscere uno strumento legislativo valido a intervenire. Oppure se riconoscerĆ  la facoltĆ  dā€™intervento in una delle leggi giĆ  in atto, potrĆ  essere sufficiente una linea concordata tra Lega e Figc.

Continua la rosea:

Lā€™obiettivo della riunione di ieri voluta da Gravina era “allineare il mondo del calcio in merito allā€™analisi dei danni provocati dallā€™emergenza Covid-19, per poi trasmetterla al CONI”.

In parole povere quantificare le perdite. Che nella stima della Federazione (vengono presi in considerazione tre scenari: ripresa, ripresa a porte chiuse, stop) restano piĆ¹ basse di quelle presentate dalla Lega di A, che calcola anche quelle derivate dai diritti tv.

NEL BREVE PERIODO:

“La Figc ha presentato uno studio distinguendo le “prioritĆ  da sottoporre in tempi stretti al Governo”, dalle proposte da presentare in un secondo momento, in una fase di “auspicata ripartenza“.

Le prime servono per “fronteggiare la crisi di liquiditĆ  nel breve periodo”, che vanno dal riconoscimento dello stato di crisi del settore alla proroga sulle concessioni dā€™uso degli impianti sportivi, con la sospensione dei canoni di locazione. Fino al permesso di utilizzare due giardinieri per ogni impianto in modo da mantenere i campi in buone condizioni: al contrario servirebbero dopo investimenti piĆ¹ pesanti.”

A MEDIO-LUNGO TERMINE

Le seconde sono misure strutturali a medio lungo termine sulle quali la Figc puĆ² intervenire autonomamente. Si tratta del “prolungamento della fine di questa stagione a dopo il 30 giugno; il rinvio del pagamento degli emolumenti fiscali; contributivi e assicurativi; il riallineamento della scadenza dellā€™art. 85 delle Noif (adempimenti Covisoc), lā€™adeguamento degli adempimenti delle Licenze Nazionali (es. fideiussioni e modalitĆ  ripianamento carenze patrimoniali) e la rinegoziazione a termine dei contratti sportivi e amministrativi di primo livello”.

In termini meno tecnici verranno posticipati i pagamenti di tasse, licenze nazionali e le verifiche stesse sui bilanci dei club per lā€™iscrizione al campionato. Rinviate le verifiche Covisoc, la commissione di vigilanza sui conti delle societĆ , e la possibilitĆ  di presentare garanzie bancarie, molte delle quali in scadenza 30 giugno.”

LE ALTRE MISURE:

Tra le proposte che la Figc suggerirĆ  al governo cā€™ĆØ quella che riguarda la revisione del Decreto DignitĆ . In particolare nella parte in cui cancella la pubblicitĆ  sulle scommesse sportive. Le societĆ  vorrebbero vedersi concessa una liberatoria. A luglio scorso dopo la definitiva entrata in vigore del divieto, lā€™AGCOM, lā€™AutoritĆ  per le garanzie nelle comunicazioni, segnalava possibili perdite di 100 milioni di euro all’anno.

Il settore della pubblicitĆ  per giochi e scommesse ĆØ infatti uno dei principali produttori di gettito per diversi club. Altre modifiche riguardano la legge sui diritti tv, la semplificazione per chi vorrĆ  investire nei nuovi stadi, la legge sul professionismo sportivo. Infine l’introduzione di un Totocalcio 2.0, i cui introiti non andrebbero allo stato ma ai club.

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