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A Napoli nasce l’idea della spesa sospesa per aiutare chi è in difficoltà

A Napoli nasce l’idea della “Spesa Sospesa” per aiutare chi non può permetterselo: iniziativa lodevole in questo momento di estrema difficoltà

A Napoli nasce l’idea della “Spesa Sospesa” per aiutare chi non può permetterselo: iniziativa lodevole in questo momento di estrema difficoltà.

E’ grande il cuore dei napoletani, oltre che l’inventiva: ancora una volta elaborano una idea per aiutare chi ha difficoltà, in un momento difficile.

Come spiega il quotidiano “Roma”, in questi giorni stanno arrivando richieste d’aiuto delle più svariate. Ma ciò che mi preoccupa maggiormente è lo stato delle famiglie indigenti che chiedono aiuto.

Per questo motivo, oltre alla rete di protezione sociale attiva con i Servizi sociali della Municipalità, abbiamo lanciato anche l’iniziativa della “Spesa sospesa”.

Nello specifico, spiega il quotidiano, si è proceduto con l’adesione di esercizi commerciali e farmacie presso i quali sarà possibile lasciare una somma in denaro da utilizzare per la spesa di chi ha bisogno. Sulla falsariga del cosiddetto “Caffè sospeso” tanto famoso a Napoli.

La proposta è stata elaborata dal presidente della Prima Municipalità di Napoli (Chiaia-San Ferdinando-Posillipo), Francesco de Giovanni.

Lo stesso De Giovanni spiega:

Il servizio svolto nella nostra Municipalità è stato affidato alla Cooperativa sociale Lilliput. Avrà la seguente modalità: le famiglie che hanno necessità di accedere al servizio possono contattare il numero 081.7426504. Il numero è attivo da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Coloro i quali sono interessati a contribuire allo svolgimento del servizio, possono lasciare una somma in danaro presso gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa oppure effettuare un bonifico bancario con la causale “Spesa solidale Municipalità I” presso la Banca Etica – filiale di NAPOLI, iban: IT47F0501803400000000126363, intestato a Lilliput società cooperativa sociale onlus”.

De Giovanni ricorda, ancora, che: mai come in questa fase è necessario porre attenzione ai più deboli. La cooperativa sarà in stretto contatto con i servizi sociali per incrociare i dati. E per far accedere al servizio coloro i quali sono già seguiti dalla rete di protezione sociale. Faccio appello al grande cuore dei napoletani per avviare una grande catena di solidarietà. Ringrazio i miei assessori e consiglieri che stanno lavorando alacremente in questi giorni per garantire il prosieguo delle attività nell’unico interesse della cittadinanza e del territorio”.

Dopo Napoli anche altre città hanno preso spunto e hanno dato il via a questa splendida iniziativa: la prima, tra le altre, è la siciliana Palermo.

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