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Lega-AIC: scontro sul taglio stipendi

Tommasi AIC

Lega-AIC: scontro sul tagliLega-AIC: scontro sul taglio stipendio stipendi

Lega-AIC: scontro sul taglio stipendi. Il taglio di stipendi ĆØ quasi doveroso, vista lā€™emergenza Coronavirus. Le casse dei club ā€˜piangonoā€™, e quindi sarĆ  difficile equilibrare pagamenti e bilanci.

Lā€™edizione odierna del ā€œCorriere dello Sportā€ fa il punto della situazione su questa soluzione, sottolineando che la Lega di Serie A e AIC sono distanti dal trovare un accordo. Il pallone non rotola piĆ¹ per colpa del Coronavirus e in ballo ci sono milioni di euro. LunedƬ andrĆ  in scena una videoconferenza tra le parti ā€“ Figc, leghe e Assocalciatori ā€“ che si preannuncia abbastanza bollente: bisogna trovare un punto dā€™incontro, ma si parte da due posizioni completamente opposte. I club vorrebbero congelare i pagamenti poichĆ© non dispongono della liquiditĆ  necessaria in un momento di impasse totale: gli stadi sono chiusi, le attivitĆ  commerciali sono ferme e le pay tv hanno bloccato lā€™ultima rata dei diritti televisivi. L’Assocalciatori si ĆØ resa disponibile al dialogo e vorrebbe agevolare i patron.

La situazione

CR7 e compagni accetterebbero una parziale riduzione dei compensi. Ma, secondo quanto filtra, non prenderebbero in considerazione una soluzione cosƬ drastica come lo stop totale dei pagamenti a marzo, aprile e forse maggio. Non lo ritengono corretto. Molti atleti, in Serie A, attendono ancora di ricevere la paga di gennaio e febbraio, mesi in cui la terza industria del Paese era tutt’altro che ferma.

Lo scontro pubblico, chiaramente, va evitato. In primis per una questione di immagine: lā€™Italia ĆØ in ginocchio, ieri sono morte 969 persone a causa dellā€™epidemia (mai cosƬ tante in un giorno) e una polemica tra proprietari miliardari e calciatori milionari assumerebbe i contorni di una farsa abbastanza sgradevole agli occhi dei tifosi.

Le parole di Gravina

Ieri sull’argomento ĆØ intervenuto anche il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: “Diverse iniziative sono state avviate, si sta cercando di trovare una mediazione tra le diverse posizioni. Noi non possiamo far finta che il calcio non stia subendo danni economici cosƬ come lā€™industria di tutto il Paese. Il tema del costo del lavoro va posto senza mortificare nessuno ma ricorrendo a delle ipotesi di sospensione o riduzioni degli stipendi”.

I giocatori sono pronti al taglio, ma bisogna quantificare la dose e accordarsi. Lā€™idea ĆØ di accettare un mese, 45 giorni. Ma non oltre.Ā  Si torna al punto di partenza: sospensione (come chiedono le societĆ ) o riduzione (come potrebbero accettare i calciatori)? La partita ĆØ aperta.

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