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Il Mattino- Prof. Paolo Ascierto: “Sono allarmato, non bisogna abbassare la guardia. Fidatevi dei medici!”

Il Professor Paolo Ascierto, che sta combattendo in prima linea contro il problema Coronavirus, ha rilasciato una lunga intervista a “Il Mattino”

Il Professor Paolo Ascierto, che sta combattendo in prima linea contro il problema Coronavirus, ha rilasciato una lunga intervista a “Il Mattino.”

Queste le sue parole:

ā€œSono allarmato perchĆ© mi rendo conto che le notizie confortanti sulla lotta al virus stanno facendo abbassare la guardia ai napoletani e non va bene. Io mi fido dei miei occhi. Lungo la strada che percorro dalla mia casa di Marano al Pascale incontro sempre piĆ¹ persone. Lā€™ho spiegato che non ĆØ questione di fotografie.

La prego, e prego tutti i napoletani di fidarsi di noi medici. Eā€™ vero che ci sono dei segnali positivi nella lotta al virus, ma si tratta di segnali, nullā€™altro. La fine dellā€™epidemia ĆØ ancora lontana e se non resistiamo si allontanerĆ  ancora di piĆ¹. Se proprio vogliamo dirla tutta, attualmente siamo ancora alla fase della stasi: i contagi sono uguali ai giorni precedenti. Non crescono, e questo ĆØ un dato positivo, ma non sono ancora in fase discendente.

Vi assicuro che negli ospedali non cā€™ĆØ nessuna aria di festa, si soffre, si lotta, si muoreā€¦ Non voglio essere un guastafeste che rovina la serenitĆ  di Pasqua ai napoletani ma desidero che ciascuno rifletta. CosƬ passa la tentazione di andare a fare un giretto.Ā 

“ƈ vero che ci sono dei segnali positivi nella lotta al virus, ma si tratta di segnali, null’altro. La fine dell’epidemia ĆØ ancora lontana e se non resistiamo si allontanerĆ  ancora di piĆ¹. Fase discendente dei contagi? Se proprio vogliamo dirla tutta, attualmente siamo ancora alla fase della stasi: i contagi sono uguali ai giorni precedenti. Non crescono, e questo ĆØ un dato positivo, ma non sono ancora in fase discendente. Ecco, io capisco che in questo momento ciascuno vorrebbe vivere i giorni sereni di Pasqua assieme alla famiglia o magari con tanti amici. Mi accorgo anche io che c’ĆØ aria di festa tutt’intorno ma poi mi volto e vedo una realtĆ  differente”.

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