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Tutti uniti: “I calciatori, Gattuso e Giuntoli aiutano i dipendenti messi in cassa integrazione

GDS - Gattuso

Gattuso, Giuntoli e i calciatori aiuteranno i dipendenti del Napoli che percepiscono stipendi ordinari e che sono stati messi in cassa integrazione


Rino Gattuso, Cristiano Giuntoli e i calciatori aiuteranno i dipendenti del Napoli.

che percepiscono stipendi ordinari e che sono stati messi in cassa integrazione  a seguito dell’emergenza sanitaria. 

A riportarlo è il Corriere del Mezzogiorno.

Secondo cui tutti sono dispiaciuti per il danno economico di impiegati e magazzinieri e, per questo, sarebbero pronti a condividere tutti questi sacrificio in aiuto dei cassintegrati.

In totale si tratta di una trentina di lavoratori, di cui una quindicina che attende ancora lo stipendio di marzo o comunicazione ufficiale da parte del presidente Aurelio De Laurentiis.


L’emergenza Coronavirus da sanitaria ad economica.

 

Aurelio De Laurentiis,Presidente del Napoli, ha deciso le nuove mosse per salvaguardare la società.

Stipendi congelati per i giocatori e cassa integrazione per tutti i dipendenti amministrativi.
Queste le prime azioni del patron azzurro per attutire il colpo ed evitare che le conseguenze economiche portino altri problemi in seguito.

Il Napoli è sempre stato molto puntuale nel pagamento degli stipendi e fino all’episodio delle multe non ci sono mai stati problemi in merito.

Adesso la società ha due mesi per pagare gli stipendi congelati.

Proprio in merito alla vicenda delle multe, De Laurentiis dovrà parlarne con il capitano azzurro Lorenzo Insigne e Alex Meret.

I due giocatori sono infatti i sindacalisti e portavoce della squadra.

Si potrebbe ipotizzare che questo conto in sospeso tra il Presidente ed i giocatori possa diventare uno degli argomenti di discussione in merito al taglio degli stipendi che tutte le società stanno affrontando in questi giorni.
Se dovesse prevalere il buonsenso, rinunciando ognuno a qualche pretesa, si potrebbe davvero mettere un punto a questa storia e ricominciare da zero sarebbe davvero un atto di grande responsabilità.

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