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Corriere della Sera – La dura sfida della ripartenza: le regole da osservare dopo il 3 maggio per la ripresa delle attività

Corriere della Sera – I tre organismi incaricati di pianificare la ripresa delle attività: il comitato diretto da Vittorio Colao, gli scienziati e i tecnici di Palazzo Chigi al lavoro

Come riportato dal Corriere della Sera, sono tre gli organismi al lavoro per pianificare la ripresa delle attività economiche in Italia dopo il lockdown. Il comitato diretto da Vittorio Colao, la comunità scientifica e i tecnici di Palazzo Chigi, alcune linee guida sono state comunque già decise e inserite nel decreto che entra in vigore martedì 14 aprile. E avranno valore quando altri imprenditori, commercianti e professionisti potranno ricominciare l’attività.

Le distanze dovranno essere rispettate e ovviamente sono ancora banditi baci e abbracci. Vengono ad essere regolamentate quelle indicazioni che fin dal principio avremmo dovuto rispettare, nella speranza che non si impenni di nuovo la curva dei contagi. Di seguito le regole principali come riportate dal quotidiano.

L’igiene nei negozi

Uffici e negozi dovranno essere puliti due volte al giorno. Prima dell’apertura e in una pausa quotidiana si dovrà provvedere al lavaggio degli ambienti e alla sanificazione. Dovranno risultare puliti anche i sistemi di areazione dei locali. Gli erogatori del disinfettante per le mani dovranno essere sistemati all’ingresso dei locali. Per gli uffici si dovrà provvedere anche a sistemare gli erogatori «accanto a tastiere e schermi touch». I negozi e gli uffici pubblici dovranno avere un erogatore accanto alle casse e per chi utilizza il sistema di pagamento con i Pos. Chi lavora a contatto con il pubblico dovrà indossare guanti e mascherine. Gli stessi dispositivi sono raccomandati negli uffici e obbligatori quando non è possibile garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro. I guanti usa e getta dovranno essere indossati anche per chi acquista alimenti e bevande.

Gli spazi interni

Orari più lunghi e ingressi scaglionati per negozi e uffici aperti al pubblico. La misura di riferimento per i locali è 40 metri quadri. In questo caso potrà «accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori». In caso di locali più piccoli dovrà essere garantito il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro. Per quelli «oltre 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita». Il calendario sarà stilato in base alle necessità dei cittadini e — se la curva scenderà — potrebbe prevedere alcune riaperture entro il 15 maggio.

Estetica e svago

Parrucchieri e centri estetici, così come i bar e i ristoranti sono in fondo alla lista delle riaperture perché ritenuti troppo a rischio contagio per la difficoltà di mantenere le distanze. Chi si occupa della cura delle persone potrà lavorare solo su appuntamento per garantire il rapporto di un lavoratore per un cliente. E dovrà sempre avere mascherine e guanti. Molto rigide anche le regole per bar e ristoranti: dovranno sempre garantire almeno un metro tra lavoratore e cliente al bancone, mentre nelle sale la distanza tra i tavoli dovrà essere di almeno due metri per garantire il passaggio in sicurezza dei camerieri.

Trasporti pubblici

Le corse di autobus e metropolitane dovranno essere intensificate perché a bordo si potrà stare soltanto seduti ma non tutti i posti potranno essere occupati per mantenere la distanza tra le persone. Ci sarà uno scaglionamento agli ingressi delle stazioni per evitare qualsiasi tipo di assembramento, così come alle biglietterie.

Venti giorni per prepararsi, ricordandosi che solo rispettando le indicazioni e limitando al massimo le uscite, si potrà debellare la minaccia del contagio.

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