Castellacci a Libero: “Il protocollo della Figc per la ripartenza è irrealizzabile”
Il Professor Castellacci ritiene irrealizzabili le linee guida proposte dalla Figc per il rientro in campo
Il Professor Castellacci ritiene irrealizzabili le linee guida proposte dalla Figc per il rientro in campo.
Argomento molto dibattuto in queste ultime ore è quello del rientro in campo per le società professionistiche. Nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra il Presidente della Figc Gravina e una commissione medico-scientifica per stabilire le linee guida da seguire per un ritorno in sicurezza al calcio giocato.
Alla riunione non è stata invita “LAMICA“, ovvero la Libera associazione medici italiani del calcio, di cui il Professor Castellacci è Presidente. Ai microfoni di “Libero Quotidiano” l’ex medico della Nazionale ha espresso perplessità e stupore sulla scelta di non coinvolgere LAMICA nella redazione del protocollo per il rientro in campo.
“Perché non ci hanno interpellato? Non è per fare polemica – ha detto -, ma stupisce anche me. Non perché non ci sia Castellacci, ma perché manca l’associazione dei medici che poi saranno responsabili di tutto. Sono loro che conoscono le situazioni, che stanno sul campo. Gli altri colleghi scriveranno delle linee in teoria ineccepibili, ma noi ci domandiamo: potranno essere realizzate?”.
Le Linee Guida indicate non convincono il Professore
“E’ previsto un maxi ritiro per ogni squadra, serviranno centri sportivi con foresteria: fra giocatori e staff si arriva a 60/70 persone, serviranno altrettante camere; poi le docce differenziate, a meno di non farle in camera; obbligatori saranno gli ambienti sanificati prima e dopo l’allenamento, con personale verosimilmente esterno che dovrà occuparsene e anch’esso sottoposto ai controlli. Poi ci sono i test pre-ritiro, ci vorranno controlli a tappeto su tutti. Tamponi ogni 4 giorni, analisi supplementari a chi era risultato positivo e poi guarito per capire se il virus ha intaccato l’organismo e dare l’idoneità. E tutto ciò chi lo deve fare? Il medico di squadra”.
Paura per i medici delle società di Serie C
“Ho il timore che la serie C e gran parte della B non abbiano né le strutture né le risorse per sostenere due mesi di questo tipo. E i medici? In C sono part time, campano facendo il loro lavoro e per passione vanno con la squadra”.
Libero pensatore,
Abilitato all’esercizio della professione forense
Redattore per CasaNapoli.net