CdS – Malagò sulla ripresa: “Manca un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente”
In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport il Presidente del CONI Malagò fa chiarezza su quanto sta avvenendo in questi giorni intorno all’azienda “Calcio”
In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport il Presidente del CONI Malagò fa chiarezza su quanto sta avvenendo in questi giorni intorno all’azienda “Calcio”.
Giovanni Malagò, presidente del CONI dal 2013, ha espresso il suo parere sulla ripresa degli allenamenti e sulla ripartenza del campionato. Non sono mancati i riferimenti al suo ruolo di “consigliere” del ministro Spadafora e alle parole di Federica Pellegrini.
Riguardo la ripresa del campionato, il Presidente parte subito con un’accusa nei confronti degli addetti ai lavori. “Si sta generando un dibattito estremamente confuso e fortemente divisivo che non può portare a qualcosa di buono“.
“VOLENDO FARE UN PASSO INDIETRO…” ECCO LE SCELTE DI MALAGO’
“Senza voler fare polemica, per carità, io avrei chiuso dentro una stanza la Federcalcio, la Lega di A, l’Assocalciatori, gli allenatori, le televisioni e gli organismi internazionali e non li avrei fatti uscire finché non avessero prodotto un documento condiviso. La stessa cosa per B e Lega Pro. Quello che manca è un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente. Si parla solo di tagli degli stipendi dei calciatori, ovvero si è partiti dalla fine o quasi, di accordi in alto mare, e adesso di un protocollo medico che dovrà passare al vaglio dell’ISS»
Malagò poi fa riferimento a due fasi per la ripresa delle attività sportive
LA FASE UNO
“La fase uno sarà quella degli allenamenti. Speravo che potessero ripartire già dopo Pasqua, ma hanno convenuto che la data giusta sia il 4 maggio. Superfluo sottolineare che è imprescindibile il sacrosanto rispetto dei parametri indicati dai medici, accesso, distanze e altro. E’ necessario rimettere in moto la macchina-atleta. Non può restare ferma: ovviamente non parlo solo degli sport di squadra. Devo tutelare tutti”
LA FASE DUE
“Sullo svolgimento delle partite mi sembra di essere stato chiaro. Riguardo la fase due in ballo ci sono troppi interessi divergenti, chi ha paura di perdere la categoria, chi i soldi”
I RAPPORTI CON IL MINISTRO DELLO SPORT
“Ho parlato con il ministro Spadafora sempre nel rispetto dei ruoli. Quello che manca al calcio è un piano preciso, chiaro e convincente invece sono partiti dal taglio degli stipendi”
IL COMMENTO ALLE PAROLE DI FEDERICA PELLEGRINI
“La Pellegrini ha ragione quando dice che si parla solo di calcio trascurando gli sportivi che hanno esigenze e urgenze identiche, se non addirittura superiori”
Libero pensatore,
Abilitato all’esercizio della professione forense
Redattore per CasaNapoli.net