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Giovanni Malagò avvisa la Serie A: “Non assegnare gli scudetti è un sentimento diffuso tra la gente”

Intervistato da La Stampa, Giovanni Malagò ha manifestato i suoi timori sul futuro del calcio e dello sport

Dalle nubi sul futuro alla rinuncia all’assegnazione degli scudetti. Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha lanciato segnali importanti al mondo del calcio. La stagione 2019/2020 attualmente è ancora ferma per l’emergenza coronavirus in corso. Ovviamente, trattandosi di una pandemia, anche altri campionati sono fermi, così come le coppe internazionali.

Il dirigente romano si è soffermato innanzitutto sulle trattative in corso per cercare di far ripartire la Serie A. Ovviamente ha sottolineato di essere consapevole della “specificità del calcio” che, di conseguenza ha il diritto-dovere di provare a completare l’annata in corso.

La preoccupazione dell’imprenditore è un’altra. Da un lato è lecito cercare a tutti i costi una soluzione per terminare il campionato italiano 2019/2020. Dall’altro, però, finora nessuno ha mai “pensato a un’alternativa”.

Dunque, Giovanni Malagò ritiene che in questa fase di emergenza i vertici del calcio dovrebbero preoccuparsi maggiormente del futuro. Si deve cercare di dare stabilità (soprattutto finanziaria) all’intero movimento. A fronte della crisi economica generata dalla pandemia e dallo stop alle attività, sarebbe il caso di fare scelte complicate.

L’obiettivo dovrebbe essere quello non solo di fare del tutto per porre fine al torneo di quest’anno, ma soprattutto quello di ragionare con un progetto in prospettiva e di ampio respiro.

“Il vero problema non è l’oggi ma il domani”

Giovanni Malagò, per far comprendere ancor meglio la portata del suo discorso sul futuro, ha menzionato il volley. Nello specifico ha citato Catia Pedrini, presidente del club Modena Volley.

La dirigente ha rivelato che quasi certamente non potrà più pagare a Zaytsev l’ingaggio. Dunque, pur di tutelare la sua società dal rischio scomparsa, si è detta disposta a cedere il campione nella prossima stagione.

Dopo aver raccontato questa vicenda, il presidente del CONI ha detto che l’esempio della Pedrini è calzante perché dimostra che: “Invece di pensare al campionato o alle coppe, pensa a mettere in sicurezza il futuro”.

Quindi, tornando alla corsa del mondo del calcio alla ripresa della stagione, si è detto preoccupato non solo dall’oggi, ma in particolar modo da cosa potrebbe accadere in un domani nemmeno troppo lontano.

Proseguendo nella sua intervista a La Stampa, Malagò ha avvisato la Serie A anche sull’assegnazione dei titoli nazionali. Ha fatto capire che non gli dispiacerebbe affatto se le società di calcio si accordassero per annullare almeno quest’anno il riconoscimento degli scudetti.

A tal proposito, ha rivelato che in questa fase delicata: “È palese il bisogno di lasciare un segnale”. Anche perché il massimo esponente del CONI ritiene che questo sia un “sentimento molto diffuso tra la gente”.

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