Il calcio a un bivio – ripartire o non ripartire! Tante squadre sono d’accordo, altre vogliono la conclusione della stagione 2019-20
Il calcio a un bivio – settimana decisiva per il mondo del calcio.
Agenda ricca di appuntamenti da parte dei vertici calcistici per concordare la ripresa delle ostilità nel calcio oppure decretarne, in qualche modo, la fine per questo 2020.
Governo informato sulle ultime vicende
Il Governo è costantemente informato sulle ultime vicende che vedono parecchie squadre di serie A non allineate con la decisione di altre, la maggioranza, che sono pronte a riprendere gli allenamenti per poi ricominciare a giocare.
I prossimi tre giorni saranno decisivi per il destino del calcio europeo.
In ballo c’è un indotto da 5 miliardi di euro e almeno 125 mila posti di lavoro…e parliamo soltanto di un pezzo della “torta”!
Oggi è prevista l’Assemblea di Lega e l’incontro tra l’Uefa e le 55 federazioni affiliate, domani l’Uefa incontrerà i Club e le maggiori Leghe continentali.
Il Ministro dello Sport Spadafora
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora si confronterà con la Federcalcio e le maggiori Leghe sul protocollo di sicurezza.
Giovedì l’esecutivo Uefa promuoverà le linee guida per far fronte all’emergenza.
In Italia Torino, Spal, Brescia, Sampdoria, Udinese, Bologna e Fiorentina spingono per la chiusura anticipata, benchè il comunicato ufficiale congiunto evidenzi “l’intenzione all’unanimità di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza”.
Solo il Governo può fermare il calcio
Mettere fine alle ostilità, dichiarare chiuso il campionato nazionale di calcio di serie A può farlo soltanto il Governo con un DPCM. In questo momento, pare che non sia questa la strada che l’esecutivo voglia percorrere in virtù anche dei dati che risultano essere positivi in questo momento: nessun contagiato da Coronavirus in Italia in questo momento.
Il Ministro dello Sport Spadafora:“Al momento non do per certo né la ripresa degli allenamenti il 4 maggio, né del campionato – ha dichiarato al Tg2 Post il Ministro – dobbiamo capire se il calcio è pronto alla ripartenza con gli allenamenti. Riprendere gli allenamenti non per forza di cose vorrebbe dire riprendere il campionato”.
Il Ministro della Salute, Speranza
Il Ministro della Salute, Speranza:“Sono un grande appassionato – ha dichiarato – ma con tutta sincerità il calcio è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci”.
Dal punto di vista medico un parere decisivo potrà venire dalla Commissione Medica del Governo, ma le polemiche purtroppo non mancano. Il professor Enrico Castellacci, presidente dell’Associazione Italiana Medici del Calcio, ritiene il protocollo di sicurezza stilato dalla Commissione Scientifica della Federazione, dalla quale era stato escluso, piuttosto oneroso.
Rodolfo Tavana, medico sociale del Torino, ha rassegnato le dimissioni dalla Commissione Medico Scientifica della Figc nonostante avesse firmato il protocollo di sicurezza.
Il calcio a un bivio, settimana decisiva per il mondo del calcio.
Nonostante la luce in fondo al tunnel
Insomma non si è ancora convinti sulle decisioni da prendere nonostante la luce si intravveda in fondo al tunnel.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.