“Porta a porta”, scontro Fontana- De Luca. Il governatore della Campania: “Aprire liberamente è atto gravemente irresponsbile”
Durante il programma “Porta a Porta“, condotto da Bruno Vespa, è andato in onda lo scontro tra il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e quello della Lombardia, Attilio Fontana
Durante il programma “Porta a Porta“, condotto da Bruno Vespa, è andato in onda lo scontro tra il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e quello della Lombardia, Attilio Fontana.
Nella trasmissione televisiva durante il confronto con Fontana, De Luca ricorda che la sua richiesta di limitare la mobilità tra le regioni d’appartenenza “non riguarda le merci, visto che le filiere alimentari già funzionano perfettamente“. La limitazione riguarda le persone.
Al collega Fontana precisa che “bisogna usare la ragione per capire le specificità dei territori. In Campania abbiamo adottato misure rigorose perchè è la Regione a maggior densità abitativa d’Italia e, nella fascia costiera, la più densamente popolata d’Europa. Siamo al livello di Singapore. Siamo l’unica regione – sottolinea – in cui non si può sbagliare sennò c’è un’ecatombe”.
LA POSIZIONE DI FONTANA
Dal canto suo Fontana replica al governatore della Campania affermando che quella di De Luca è una “posizione insostenibile. E comunque lo deciderà il governo nazionale”.
LA POSIZIONE DI DE LUCA
“Questa è una malattia terribile, questo virus ti fa vedere la morte con gli occhi. Lo voglio dire perché nelle ultime settimane è andata crescendo una banalizzazione del problema che a me pare estremamente pericolosa” aggiunge De Luca. “Probabilmente – prosegue il governatore della Campania- il virus è diventato meno aggressivo, ma stiamo parlando di un problema di enorme gravità e serietà che va affrontato con grande rigore se vogliamo evitare tragedie per il nostro Paese”.
“Abbiamo avuto un momento di grande difficoltà – ricorda De Luca – quando mancavano i dispositivi di sicurezza individuale , mancavano i ventilatori polmonari e non arrivava più nulla da Roma”.
“Sono d’accordo con Fontana che dobbiamo riaprire in tutta Italia, ma non significa aprire ovunque nello stesso modo, perchè ci sono regioni in cui non c’è neanche un focolaio di contagio e altre nelle quali il problema e’ ancora fortemente presente – spiega De Luca – Dobbiamo perlomeno limitare la mobilità che oggi è limitata ai comuni di appartenenza, alle Regioni di appartenenza”.
De Luca ricorda quanto accaduto a inizio marzo, quando “si è determinato un problema serio per la Campania e per il Sud”, perche’ “all’improvviso si sono riversati nei nostri territori decine di migliaia di giovani studenti e lavoratori, che all’improvviso sono rientrati al Sud.
Abbiamo dovuto affrontare un problema drammatico. Ridurre le corse dei treni. Attivare controlli alle stazioni di Napoli, di Roma, di Salerno.
Avevamo persone che venivano per motivi non urgenti, non di lavoro, abbiamo corso il rischio di avere un dilagare dell’epidemia di Coronavirus”.
“Questo non e’ accaduto, perché abbiamo messo in quarantena tutti quelli che abbiamo individuato. E anche in isolamento individuale. I sindaci ci hanno comunicato le persone arrivate nei comuni di appartenenza. Abbiamo fatto un lavoro di prevenzione che e’ andato bene”.
Il governatore della Campania, spiega infine l’obiettivo. “Evitare che succeda qualcosa del genere. Il rompete le righe significa liberi tutti di andare in giro per l’Italia dovunque e comunque. Questo sarebbe un atto di totale irresponsabilità”.
Redattore per Football-Magazine; Redattore per Casanapoli.
In precedenza redattore per Miglionews; redattore per ilmionapoli; redattore per forzazzurri; redattore per Veusviolive