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Paracadute UEFA: subito 70 mln ai club, altri 200 in vista dei prossimi Europei

Uefa

Paracadute finanziario dell’UEFA per fornire liquidità a tutte le società in questo periodo di crisi

L’UEFA ha deciso di scendere in campo concretamente. Infatti ha scelto di anticipare – con una sorta di paracadute economico – i compensi internazionali ai vari club. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione liquidità in questo periodo di grande difficoltà legato allo stop di campionati e coppe per l’emergenza coronavirus.

Il piano prevede il versamento immediato di denaro spettante alle società per le competizioni delle Nazionali. Dunque 50 milioni di euro andranno a quelle squadre che hanno messo a disposizione calciatori delle 39 formazioni che non hanno preso parte agli spareggi per le qualificazioni ai campionati europei.

Altri 17,7 milioni spetteranno ai club che hanno concesso i propri tesserati alle 16 Nazionali che invece hanno dovuto affrontare i play-off. Ci sono poi altri 2,7 milioni (sempre collegati agli spareggi) che invece saranno disponibili quando le sfide si saranno concluse, ovvero in autunno.

L’UEFA ha anche comunicato con quali parametri avverrà la distribuzione di altri 200 milioni di euro. Quando scatteranno i prossimi campionati europei, verranno versati 70 milioni alle società che avranno rilasciato gli atleti sia per questo torneo che per la Nations League.

Per quanto concerne i restanti 130 milioni, questi spetteranno alle squadre che concederanno calciatori alle nazionali solo per l’Europeo.

Si tratta di una boccata d’ossigeno importante per tante realtà del calcio internazionale. Infatti, a fronte di questa strategia, si stima che ci saranno circa 676 società appartenenti a 55 Federazioni differenti che incasseranno somme comprese fra i 3.200 e i 630mila euro.

L’UEFA ribadisce: bisogna cercare di concludere tornei nazionali e coppe europee

Oltre all’importante paracadute finanziario, l’UEFA ha anche fornito le direttive riguardanti la stagione 2019/2020 attualmente ferma.

Il governo del calcio europeo ha chiesto uno sforzo a tutte le Federazioni affinché riescano a completare i rispettivi tornei interni per la fine luglio. Solo così si potrebbero portare a termine le coppe nel mese di agosto.

Il presidente Ceferin però ha fornito delle indicazioni anche qualora ciò non dovesse accadere. In effetti, ci sono dei Paesi come Olanda e Belgio che sarebbero orientati verso lo stop definitivo.

In tal caso, si prenderebbero in considerazione le posizioni in cui si trovavano le squadre in classifica al momento dell’interruzione. Dunque, priorità ai meriti acquisiti sul campo e non al ranking UEFA.

Guardando alla Serie A, se non si dovesse tornare in campo, varrebbe dunque la graduatoria del 9 marzo, giorno in cui si è fermato il campionato. In questo caso, in Champions League andrebbero Juventus, Lazio, Inter (una partita in meno) e Atalanta (una gara in meno).

La determinazione delle qualificazioni all’Europa League sarebbe più complessa. La graduatoria al momento vede la Roma in quinta posizione, il Napoli in sesta, con il Milan settimo e il Verona ottavo. Gli scaligeri, però, hanno una partita in meno.

Inoltre ricordiamo che il regolamento del calcio italiano prevede che la vincitrice della Coppa Italia acceda di diritto in Europa League. Dunque si dovrebbe cercare di assegnare almeno questo trofeo.

La Lega aveva pensato di far disputare le semifinali di ritorno (Napoli-Inter e Juventus-Milan) tra il 27 e il 28 maggio. Proposta poco fattibile se si considera che gli allenamenti dovrebbero riprendere solo dal 18 maggio.

 

 

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