Anche in Francia sperimentano il Tocilizumab: la terapia del prof. Ascierto dà ottimi risultati
Anche in Francia hanno iniziato la sperimentazione, per combattere il Coronavirus, con il Tocilizumab, il farmaco per l’artrite, come suggerito da Ascierto, con ottimi risultati
Anche in Francia hanno iniziato la sperimentazione, per combattere il Coronavirus, con il Tocilizumab, il farmaco per l’artrite, come suggerito da Ascierto, con ottimi risultati
L’ospedale Foch, a Suresnes, in Francia, sta sperimentando da alcune settimane il Tocilizumab. Questo farmaco di solito usato in reumatologia. E’passato alla cronaca come la cura Ascierto: dal nome dell’oncologo del Pascale di Napoli che per primo lo ha sperimentato con successo in Italia.
Anche in Francia i primi risultati dello studio, ancora in corso, sono estremamente promettenti. Lo dice il giornale “France Inter“. Il quotidiano pubblica un’intervista a Felix Ackermann, direttore del dipartimento di medicina interna del Foch Hospital.
Il medico spiega:
“Posso farvi l’esempio di un paziente di 68 anni che è arrivato al pronto soccorso con una richiesta di 6 litri di ossigeno per respirare più o meno correttamente. Dopo poche ore il suo flusso del fabbisogno di ossigeno è aumentato a 12 litri. Gli abbiamo iniettato due dosi di Tocilizumab. Dopo sette giorni dal secondo trattamento il paziente è stato dimesso dall’ospedale. Perché il trattamento abbia effetto deve essere usato nel momento preciso in cui i pazienti ricoverati vedono peggiorare le loro condizioni. Non ci troviamo dinanzi a una cura miracolosa, il farmaco non cura tutti, ma si rivela una pista“. La cura serve soprattutto per decongestionare le terapie intensive.
Inevitabile la soddisfazione dell’Istituto dei tumori di Napoli che per primo ha sperimentato il farmaco ottenendone dall’Aifa l’avvio della sperimentazione.
Il prof. Paolo Ascierto accoglie con moderato ottimismo i promettenti risultati che arrivano dalla cittadina francese. Però insiste, come è giusto che sia, in quello che è diventato il suo costante ritornello. L’invito a non abbassare la guardia. Soprattutto in un momento delicato come questo: “Mai come in questa fase occorre non abbassare la guardia. Anche se i numeri in Campania sono buoni non possiamo dire di essere usciti dalla fase 1. I numeri al nord sono ancora elevati.
Certo da noi sono sempre meno i pazienti in terapia intensiva e anche il numero dei morti sono calati, ma dobbiamo comunque mantenere alto il livello di allerta. Bisogna fare molta attenzione. Il virus ancora circola. Nella fase due tutti quei presidi che sono stati utilizzati, devono essere utilizzati ancora di più. Penso alla mascherina, ai distanziamenti, al lavarsi la mano. Questo, in attesa del vaccino che non arriverà prima del prossimo anno, è l’unico modo che abbiamo per proteggere noi stessi e gli altri”.
Redattore per Football-Magazine; Redattore per Casanapoli.
In precedenza redattore per Miglionews; redattore per ilmionapoli; redattore per forzazzurri; redattore per Veusviolive