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Zenga ricorda: “Quando mi chiusi nello spogliatoio del San Paolo e piansi per 20 minuti…

Walter Zenga, ex portiere e ora allenatore del Cagliari, ha rilasciato un’intervista a SportWeek, inserto de La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla sua esperienza in Sardegna:

ecco le parole di Zenga 


“Sono tornato in Italia e sarò il tecnico del Cagliari. Ho già preparato tutto: dagli allenamenti distanziati alla gestione delle partite in luglio o agosto. Ho allenato sei anni in Medio Oriente, lì si gioca ad agosto a 45 gradi: saprò come si fa, no? Go imparato molto da almeno sei dei miei allenatori: Sonetti, Radice, Vicini, Trapattoni, Bagnoli e Eriksson. Piangere per il calcio? Sì, quando ho perso la finale di Coppa di Romania con il Nacional e a Napoli quando il Crotone andò in B: mi chiusi nello spogliatoio per venti minuti, non smettevo più”


In una precedente intervista di Alfredo Pedullà per il CDS l’allenatore Walter Zenga. Storico portiere nerazzurro, già si era soffermato sul Napoli in particolare sul cambio di panchina, che ha visto l’esonero di Carlo Ancelotti e la sostituzione con Gennaro Gattuso.

Secondo Zenga l’attuale tecnico dell’Everton è fuori discussione, nonostante il periodo di crisi e le difficoltà vissute a Napoli nei due mesi antecedenti la fine del rapporto con Aurelio De Laurentiis.
Di seguito l’estratto dell’intervista al Corriere dello Sport di Walter Zenga nel momento in cui parla degli azzurri.
Tra Ancelotti e Gattuso
“Lasciami dire una cosa. In Italia siamo strani, soltanto noi possiamo mettere in discussione uno come Carlo Ancelotti. Mi dirai: i risultati, la crisi, tutto quello che vuoi. Ma Ancelotti è Ancelotti, non si discute. Poi io adoro Gattuso: la sua voglia e la sua carica, il lavoro centellinato. Per l’Inter non sarà un semplice impatto con il 2020″

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