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Cristiano Giuntoli ricorda il miracolo Carpi e poi rivela: “Non potevo dire di no al Napoli”

Cristiano Giuntoli intervista Sky

A cinque anni dalla storica promozione in A del Carpi, Cristiano Giuntoli ha ricordato quei momenti

Era il 28 aprile 2015 quando il Carpi entrò nella storia, conquistando una leggendaria promozione in Serie A. Uno dei principali artefici di quella cavalcata è stato indubbiamente Cristiano Giuntoli, oggi direttore sportivo del Napoli.

Da quando è approdato al club di De Laurentiis, il dirigente fiorentino è impegnato nel trattare giocatori importanti e mettere a segno acquisti di rilievo. D’altronde, le ambizioni degli azzurri sono sotto gli occhi di tutti.

Nonostante ciò, il ds non può di certo dimenticare i momenti felici vissuti a Carpi. E ne ha parlato oggi, 29 aprile, al quotidiano Il Resto del Carlino che lo ha contattato proprio per celebrare lo straordinario traguardo tagliato dalla squadra emiliana cinque anni fa.

Cristiano Giuntoli alla testata giornalistica bolognese ha rivelato che proprio nelle scorse ore ha ricevuto centinaia di messaggi e foto. Tutte, ovviamente, legate a quanto accaduto nel 2015 quando era in Emilia.

È stato contattato da tanti componenti di quel gruppo che ha fatto la storia: dall’allenatore Castori ai calciatori, passando per dirigenti e presidente.

Per spiegare quant’è stata grande quell’impresa, il ds del Napoli ha fatto una similitudine calzante: “È come se uno va a fare la spesa e prende del pane, ma nel sacchetto trova 15mila euro in contanti”.

Guardando a quel team, il dirigente toscano ritiene che con i grandi risultati raggiunti in quel periodo, sia arrivato a raggiungere un valore di mercato di circa 70-80 milioni di euro.

Per avvalorare la sua tesi, ha menzionato alcuni ormai ex componenti della rosa come Sportiello, Memushaj o Laurini. Senza dimenticare Inglese, il cui cartellino attualmente vale 25 milioni di euro.

E pensare che Cristiano Giuntoli era stato anche buon profeta l’anno precedente. Ha rivelato, infatti, che alla prima stagione in Serie B del suo Carpi aveva fatto dei calcoli promettenti.

Si era reso conto che al termine del campionato, giocando con un solo attaccante, la squadra aveva ottenuto una media di 2,10 punti a partita. E così disse al presidente Bonacini che se nell’annata successiva avessero subito almeno 10 reti in meno sarebbero planati sulla Serie A.

La reazione del patron fu ovviamente incredula, anzi, il direttore sportivo ha svelato: “Lui subito mi guardò male, ma poi…”.

L’addio di Giuntoli al club emiliano e l’approdo al Napoli

A Il Resto del Carlino, Cristiano Giuntoli ha dichiarato che cinque anni fa capì che ormai la Serie A era ad un passo in due occasioni ben precise. Ovvero quando il Carpi vinse a Vicenza e a Bologna seppur privo del centravanti Mbakogu.

Al termine di quella trionfale stagione e dei relativi festeggiamenti, per il dirigente fiorentino arrivò la chiamata di Aurelio De Laurentiis. E qui ha ammesso: “Non potevo dire di no al Napoli”.

Il direttore sportivo ha poi elogiato il suo ex presidente Bonacini, dicendo che all’epoca dei fatti è stato “eccezionale”. Infatti, anche se non fu contento di dare l’addio al suo prezioso collaboratore, comprese la grande opportunità che avrebbe avuto a Napoli.

Quindi, per la stima e l’affetto che aveva sempre nutrito nei suoi confronti, lo liberò dal Carpi senza neanche chiedergli la penale che era prevista dal suo contratto.

Cristiano Giuntoli da ormai cinque anni è nel club azzurro. Quasi sicuramente, insieme ai tifosi partenopei, sogna un’altra impresa, quella di riportare lo scudetto a Napoli dopo l’epopea di Maradona.

 

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