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Ecobonus, sismabonus e solare: ecco come ristrutturare casa gratis

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Eco bonus, sismabonus e solare: Lo Stato sarebbe pronto a pagare gli italiani che vogliono ristrutturare casa.

Ecobonus e sismabonus al 110% , la proposta del Governo 

Il Governo in queste ore è al lavoro per il prossimo decreto che dovrebbe essere approvato entro la prossima settimana; con il decreto “ aprile” saranno stanziati circa 55 miliardi per fronteggiare l’emergenza Covid 19.

In particolare sarà prevista una nuova misura  che consentirà di rilanciare l’edilizia ed “imprimere una svolta epocale nelle politiche pubbliche, per far compiere all’Italia un passo da gigante nella crescita sostenibile rendendo la tutela ambientale il volano dell’economia”.

Questa misura consentirà ai cittadini di ristrutturare casa a costo zero.

Il credito di imposta potrà essere usato per adeguare un immobile alla normativa antisismica o per l’efficientamento energetico.


L’ecobonus sarà del 110%: coprirà quindi interamente il costo dei lavori e lascerà addirittura un margine del 10%.


Lo ha confermato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Ma il merito della proposta  è da attribuirsi al sottosegretario di Stato, Riccardo Fraccaro.
Che ha parlato di una “svolta epocale nelle politiche pubbliche, per far compiere all’Italia un passo da gigante nella crescita sostenibile rendendo la tutela ambientale il volano dell’economia”.

Queste le parole del sottosegretario di Stato Riccardo Fraccaro, che da quasi un anno pensava a questo tipo di iniziativa squisitamente Keynesiana ed ora rispolverata per far fronte all’emergenza Covid-19.

Le stime del Dipartimento finanze del Tesoro dovrebbero attestarsi su 16 miliardi di euro totali, come differenza tra le attuali aliquote di sgravio e il prossimo 110%.


Insomma, lo Stato ti paga il rifacimento dell’immobile e ti lascia anche una piccola mancia. Lo scrive Repubblica.


Ma la relazione illustrativa della norma prevede che “l’aumento del gettito legato agli effetti moltiplicativi dell’investimento iniziale consenta alla misura di ripagarsi praticamente da sola”.

Come riportato dal quotidiano Repubblica

Le spese per sistemare le case italiane dopo la nuova legge potrebbero salire del 30-35%.

La nuova norma incentiva la riconversione energetica e lo sviluppo del patrimonio immobiliare con forti detrazioni fiscali dilazionate su cinque anni.

La principale novità riguarda l’aumento delle aliquote di detrazione, fino al 110%, per interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici.

Da luglio, e per 18 mesi, le aliquote detraibili per gli interventi di efficientamento energetico (il cosiddetto “ecobonus” della vecchia legge) e antisismico (“sismabonus”), rispettivamente del 65% e del 50% dei lavori, saliranno al 110%.

E la detrazione al 110% varrà anche per altri lavori di riqualificazione energetica, restauro facciate o installazione di impianti fotovoltaici per produrre elettricità.

I nuovi incentivi si applicano “agli interventi effettuati dai condomini, dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, e dagli Istituti autonomi case popolari (Iacp)”,

In pratica se si decide di eseguire lavori che ricadono negli interventi considerati per un totale di 10mila euro, si riceverà alla dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% della fattura (quindi 11mila euro), da usare in compensazione per 2200 euro l’anno in cinque dichiarazioni.

È anche prevista la cessione del bonus fiscale di chi ristruttura.

Il credito sarà cedibile a terzi di ogni tipo senza limiti.

Nel caso il committente lo giri all’impresa che fa i lavori, li otterrà senza versare un euro. 

Lo sconto applicato sarà identico alla fattura (100%), poi l’impresa recupererà il credito d’imposta in cinque anni dalle sue tasse.

Se invece chi fa i lavori cederà il credito fiscale a una compagnia assicurativa, potrà beneficiare del 90% della somma per stipulare una contestuale polizza su rischi di calamità (finora quella detrazione è del 19%).

Un’opzione alternativa, prevista cambiando le norme sulla cedibilità delle detrazioni, consente a chi commissiona i lavori o all’impresa che li fa di vendere a banche o altri intermediari la detrazione, per dare liquidità immediata all’edilizia, alle condizioni commerciali applicate dalle banche o dai grandi gruppi dell’energia (Enel, Eni e Snam tra questi), e creare un mercato dei crediti fiscali a prezzi tali da coprire almeno il costo dei lavori.”


Questo quanto riportato dal quotidiano repubblica

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