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La data delle elezioni regionali continua ad essere argomento di discussione

Polemiche sulla data delle elezioni regionali. C’ĆØ chi spinge per votare a fine luglio

Polemiche sulla data delle elezioni regionali. C’ĆØ chi spinge per votare a fine luglio

In primavera si sarebbero dovuti rinnovare i consigli regionali di Liguria, Toscana, Puglia, Marche, Campania e Veneto. Tuttavia l’emergenza coronavirus ha fatto slittare le operazioni di voto. A metĆ  aprile ĆØ stato approvato il decreto legge con il quale il Consiglio dei Ministri ha rinviato le elezioni regionali in autunno. Ma la decisione ha visto parecchi scontenti.

Alcuni dei governatori uscenti, come Vincenzo De Luca, premevano affinchĆ© si votasse a fine luglio. Da un lato per raccogliere il fresco consenso dovuto alla gestione efficiente dell’emergenza. Dall’altro, ed ĆØ questo il motivo ufficiale, perchĆ© in estate il virus fa meno paura.

La data ipotizzata dal partito del voto immediato a fine luglio, di cui fanno parte De Luca, Toti, Zaia ed Emiliano, ĆØ quella del 26 luglio. CiĆ² avrebbe significato che tutta la fase propedeutica alle elezioni si sarebbe dovuta svolgere in questi mesi. La formazione delle liste e la campagna elettorale in piena emergenza ĆØ stata perĆ² scongiurata dal Governo.

L’EMENDAMENTO AL DECRETO ELEZIONI. ELECTION DAY A SETTEMBRE

Nella giornata di ieri la deputata Anna Bilotti del M5s ha presentato un emendamento al decreto elezioni di aprile, proponendo un election day a settembre. Nella data prevista per le comunali, secondo il governo, potrebbero svolgersi anche le elezioni regionali, nonchƩ il referendum costituzionali e le suppletive di Camera e Senato.

Non si ĆØ fatta attendere la replica del Governatore della Liguria Toti che invece chiede un anticipo delle elezioni regionali. “Il diritto di voto non ĆØ un diritto di cui le forze politiche possano disporre a loro piacimento. NĆ© puĆ² farlo il Governo, o nessun altro. Si puĆ² sospendere in casi eccezionali, come ĆØ giĆ  successo per il tempo necessario, ma ricordo sommessamente che le legislature regionali scadono a maggio, che il 3 giugno il Paese sarĆ  totalmente aperto, che a ottobre lo stesso comitato tecnico scientifico non puĆ² garantire che l’epidemia non abbia un nuovo picco. Pertanto o si vota a luglio o nelle prime due settimane di settembre: dopo ricominceranno le scuole, che giĆ  mi sembra abbiano sufficienti problemi nel ripartire. Sarebbe l’ora di decidere .Continuo a ritenere che il 26 luglio sarebbe una data sicura e tale da consentire una ordinata ed esaustiva campagna elettorale, ma se si vorranno scegliere i primi 10 giorni di settembre, giĆ  data limite per l’espressione di un diritto cosƬ importante, lo si faccia e la si finisca di tirare per la giacca, a seconda delle varie convenienze, un diritto che non ĆØ nelle disponibilitĆ  di nessuno, se non degli italiani“.

D’altro canto c’ĆØ chi ritiene di doverle prolungare ulteriormente queste elezioni. NĆØ fine luglio nĆØ inizio settembre. E’ la posizione di Marco di Maio, capogruppo di Italia Viva in commissione Affari Costituzionali alla Camera. “Una campagna elettorale seria non si puĆ² svolgere in agosto. In questo modo si rischierebbe di non consentire lo svolgimento di una campagna elettorale dignitosa e degna di questo nome“.

Dunque resta ancora incerta la data delle prossime regionali.

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